Meno di 48 ore è durata la promessa di patrocinio al Lazio Pride – che si terrà l’8 luglio a Latina – da parte di Matilde Celentano (FdI). La sindaca aveva infatti garantito il sostegno istituzionale alla manifestazione, per poi ritirarlo neanche due giorni dopo. La vicenda ha inizio il 24 giugno sul palco dello stadio Olimpico di Roma, quando Tiziano Ferro ha lanciato un appello a partecipare al Pride che si terrà nella sua città natale. “Caro Tiziano, raccolgo volentieri la sua richiesta e le anticipo che il Comune di Latina concederà il patrocinio al Lazio Pride”, aveva risposto la prima cittadina in una lettera rivolta al cantante. Immediata la levata di scudi dei settori conservatori e Pro Vita, che hanno interpretato la mossa come “un atto gravissimo e un tradimento per tutti gli elettori. Una sconcertante sudditanza psicologica del sindaco, che ha ceduto ai ricatti morali di Tiziano Ferro”. Sotto pressione, la sindaca è tornata sui suoi passi. Quella di Celentano è la seconda marcia indietro sul Pride che si verifica nel Lazio quest’anno. La prima era stata quella di Francesco Rocca, presidente della Regione, che dopo aver concesso il patrocinio al Roma Pride lo aveva ritirato. “Sono fatti gravi, passi indietro delle istituzioni che dovrebbero garantire la tutela dei cittadini”, afferma Valeria Campagna, capogruppo Pd a Latina, che nel caso della sua città vede “una testimonianza della scarsa autonomia di cui gode la sindaca” e invita a scendere in piazza con ancora più convinzione per promuovere la cultura dell’inclusione e delle differenze. Questa vicenda ricorda che non si pensa mai “alle libertà che una città non si può prendere. In modo particolare se chi governa non può permettersi di avere coraggio”, commenta Graziano Lanzidei, coordinatore di POP – Provincia di Latina. Forse la sindaca avrebbe dovuto ascoltare più attentamente le parole di Tiziano Ferro, che nel suo appello raccomandava di “diventare quello che volete, non ciò che gli altri vi impongono”.
Prima sì, poi no: sindaca di Latina ritira patrocinio al “Pride Lazio”