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EXTRA PROFITTI, MOODY’S CONTRO LA TASSA. LE BANCHE ITALIANE SCELGONO IL PROFILO BASSO. I mercati sembrano aver assorbito il colpo: le borse europee oggi hanno guadagnato tutte intorno all’1%. I titoli bancari continuano il rimbalzo (sempre intorno al +1%). Ma ai numi tutelari del capitalismo finanziario la tassa italiana sugli extra profitti ancora non va giù. Mentre il quotidiano di riferimento di quel mondo, il Financial Times, scrive che la tassa mina la credibilità dell’Italia, Moody’s suona l’allarme e valuta che il provvedimento è “credit negative”, cioè ridurrà la propensione al credito delle banche (che finiranno a pagare circa il 15% del loro utile 2022) e quindi il reddito netto dei consumatori. Fitch invece stima gli introiti tra 3 e 5 miliardi e dice che l’imposta straordinaria non influirà sui rating. A due giorni dall’annuncio del governo, si è tenuto il consiglio di presidenza dell’Associazione bancaria italiana. Nessun comunicato a fine seduta, tantomeno critiche: la confederazione degli istituti di credito non vuole creare strappi con l’esecutivo prima di leggere nero su bianco la norma. Il decreto omnibus oggi è stato firmato dal presidente Mattarella e sarà presto in Gazzetta ufficiale. Sul piano politico, vanno registrate le voci fuori dal coro che si levano da due esponenti del Pd al Parlamento europeo. Alessandra Moretti e Irene Tinagli. La prima ha dichiarato in tv: “Prima di tassare i profitti mi aspetto che un governo serio faccia una lotta senza quartiere all’evasione fiscale”. La seconda in un’intervista alla Stampa non smentisce la sua formazione di economista liberale (è stata consulente del governo Monti e candidata della sua formazione Scelta civica) e sostiene che la norma sia “una trovata di comunicazione politica” a conti fatti inefficace. Sul Fatto di domani vedremo cosa pensa il gruppo di dirigente del Pd di Schlein di queste posizioni, ma registreremo anche le divisioni in seno alla destra, tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Salvini ha difeso la misura dalle critiche: “Non siamo in Urss, sono liberale, ma se fai miliardi di euro di margini senza dare ai risparmiatori una parte è giusto che un governo eletto dagli italiani intervenga”. Parole simili dal ministro delle Imprese Adolfo Urso.
SALARIO MINIMO, MELONI&C. LO BOCCIANO: DOMANI L’INCONTRO (IN SALITA) TRA GOVERNO E OPPOSIZIONI. Irene Tinagli è contraria alla tassa sugli extraprofitti bancari, ma almeno promuove il salario minimo a 9 euro l’ora sostenuto dalla segretaria dem Elly Schlein. La proposta delle opposizioni per contrastare il lavoro povero (l’unico a defilarsi è stato Matteo Renzi) sarà discussa domani a Palazzo Chigi, ma il negoziato parte in salita. Ieri Meloni ha stroncato la misura nel suo videocommento per i canali social “gli appunti di Giorgia”. Secondo la premier il salario minimo per legge rischierebbe di affossare ulteriormente gli stipendi, perciò punta sul rafforzamento della contrattazione collettiva. Abbiamo mostrato sul Fatto di oggi perché si sbaglia. Oltretutto, nel 2019 Fratelli d’Italia voleva il salario minimo. La posizione della premier è ripetuta oggi dai grossi calibri della maggioranza e del governo, con Tomaso Foti (FdI) e la ministra del Lavoro Marina Calderone. Peccato che i negoziati tra le parti sociali non abbiano evitato le paghe da fame (sottoscritte anche dalla Cgil): come quelle dei vigilantes intorno ai 4 euro l’ora; oppure quelle dei panificatori, delle colf e dei vetrai. Giuseppe Conte ha accusato la premier di non aver ancora capito il senso del salario minimo e di diffondere fake news. Elly Schlein ha lanciato il sospetto che il governo voglia far fallire il salario minimo con un dialogo di facciata. In ogni caso, a Palazzo Chigi le opposizioni saliranno al gran completo: Conte accompagnato dall’ex ministra del Lavoro del lavoro Nunzia Catalfo; Schlein con la responsabile dem al Lavoro Maria Cecilia Guerra; Calenda insieme a Richetti; per i rossoverdi ci saranno Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni; +Europa parteciperà con Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. Dalla parte del governo, con Meloni ci saranno i vicepremier Salvini e Tajani, oltre alla ministra del Lavoro Marina Calderone. Sul Fatto di domani vi racconteremo i preparativi all’incontro di domani sul salario minimo e faremo un viaggio in Romagna, dove le conseguenze dell’alluvione sono ancora più drammatiche per chi ha perso il Reddito di cittadinanza.
VACANZE CON IL TRAFFICO: “LAVORI IN CORSO” SULLE AUTOSTRADE D’ITALIA PURE A FERRAGOSTO. Bollino rosso “fuoco”, sulle autostrade d’Italia per il prossimo fine settimana. È il weekend che apre al Ferragosto e al rito delle vacanze di massa. Ci si aspetterebbe che le società che gestiscono la viabilità sospendessero i lavori e i cantieri in attesa che il traffico si attenui. Ma non è detto che i vacanzieri in automobile saranno liberi da ruspe e cordoncini che limitano la carreggiata. Sul Fatto di domani troverete la fotografia dei “lavori in corso” lungo le autostrade d’Italia. La situazione è già critica nel Nordest, con il traffico in queste ore particolarmente intenso in direzione Trieste. Un piccolo antipasto della giornata di sabato. Autostrade Alto Adriatico prevede il transito di circa 200 mila veicoli: migliaia di turisti affolleranno le vie verso i lidi veneti e del Friuli Venezia Giulia; altri vacanzieri andranno oltreconfine, verso le coste della Slovenia e della Croazia. La Polizia di Stato ha messo in guardia: bollino nero sulle strade italiane per la mattina di sabato 12 agosto; rosso per venerdì 11 e domenica 13. Lunedì 14 agosto si commemorano i 5 anni dalla tragedia autostradale del Ponte Morandi: sulla storia del crollo e le sue responsabilità abbiamo prodotto un podcast di inchiesta di Marco Grasso, disponibile su tutte le piattaforme.
NIGER, I GOLPISTI FANNO IL GOVERNO. L’ECOWAS OPTA PER LA DIPLOMAZIA. RITRATTO DI VICTORIA NULAND, DA KIEV A NIAMEY. Due settimane dopo aver deposto il presidente Bazoum, il 26 luglio, i militari golpisti di Abdourahamane Tiani hanno formato il loro governo (misto fra civili e militari con 20 ministri). Nelle stesse ore nella capitale della Nigeria, Abuja, si è tenuta la riunione dell’Ecowas per valutare la situazione. I leader hanno deciso di dare priorità ai negoziati, accantonando quindi l’opzione militare che rischiava di scatenare una guerra in tutta l’Africa occidentale. Secondo al Jazeera, i golpisti vorrebbero un allentamento delle sanzioni per facilitare l’afflusso di medicinali e rifornimenti e il ripristino del funzionamento della rete elettrica. L’Ue è allineata e si dice pronta a valutare sanzioni. Sul Fatto di domani, oltre alla cronaca, leggerete un ritratto della vice segretaria di Stato Usa Victoria Nuland, nota alle cronache almeno dal 2014, quando ha gestito la prima crisi ucraina, e che la settimana scorsa ha provato a intervenire in Niger incontrando i golpisti, senza risultati.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Guerra in Ucraina, la Polonia ammassa 10 mila soldati al confine con la Bielorussia. Kiev rispedisce al mittente la proposta di Papa Francesco di un incontro Zelensky-Putin negli Emirati Arabi e Washington non fa una piega. Il ministro degli Esteri di Kiev, Kuleba, tuttavia, non esclude negoziati attraverso “una mediazione da parte di terzi”. Sul campo, la controffensiva di Kiev è nel pantano e Kiev si affida sempre più ai droni. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di averne abbattuti 13, verso la Crimea e verso Mosca. La Polonia ha annunciato che invierà fino a 10 mila soldati al confine con la Bielorussia.
Morto a 48 anni il consigliere Rai Riccardo Laganà. Un attacco cardiaco ha causato la notte scorsa la morte di Riccardo Laganà, consigliere del CdA Rai eletto dai dipendenti. Aveva solo 48 anni. Nel 2015 aveva costituito l’associazione Rai bene comune, solo qualche giorno fa, Riccardo Laganà, in una intervista al Fatto, aveva espresso preoccupazione per la lottizzazione della tv pubblica e auspicato una riforma radicale del servizio.
Ecuador, ucciso il candidato presidente Fernando Villavicencio. Fernando Villavicencio, giornalista e attivista politico di 59 anni, candidato alle elezioni presidenziali, è stato ucciso dopo un comizio a Quito, capitale dello Stato. Sarebbero stati ben 40 i colpi esplosi contro di lui mentre saliva in auto, scortato dalla sua sicurezza. Il presidente ecuadoriano in carica, Guillermo Lasso, ha dichiarato lo stato di emergenza e condannato l’atto. La gang Los Lobos ha rivendicato l’omicidio. Il che confermerebbe la ricostruzione per cui i responsabili dell’assassinio sarebbero i cartelli del narcotraffico, contro cui Villavicencio si scagliava denunciando la corruzione del suo paese e collusione in seno alle forze dell’ordine.
Autopsia Luca Ruffino, presidente Visibilia: nessuna malattia terminale. Il presidente del gruppo Visibilia, Luca Ruffino, morto suicida a Milano lo scorso 5 agosto, non aveva nessuna patologia grave. Sono questi i primi rilievi arrivati dopo l’autopsia effettuata presso l’Istituto di medicina legale a Milano questa mattina.
De Giovanni, l’amore è un incidente (di comunicazione). Lui, lei e quei messaggi fatali. Sul giornale di domani un giallo inedito dello scrittore Maurizio De Giovanni.
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