“GUERRA IN UCRAINA, IL PAPA: “BASTA SPESE MILITARI, PROVVEDERE AI BISOGNI UMANITARI”. LA RUSSIA BOMBARDA LA PIAZZA DI CHERNIHIV, 7 MORTI E 117 FERITI. CONDANNA DELL’ONU: “RAID ATROCE”. Papa Francesco torna a “bacchettare” i potenti della terra, chiedendo una inversione di rotta rispetto al conflitto tra Mosca e Kiev. In occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, Bergoglio su Twitter ha scritto un messaggio per incoraggiare “a deporre le armi, a ridurre le spese militari per provvedere ai bisogni umanitari, a convertire gli strumenti di morte in strumenti di vita”. Il Vaticano ha in corso una missione diplomatica condotta dal cardinale Zuppi, che è stato sia a Mosca che Kiev, e dovrebbe recarsi a Pechino per raccogliere il sostegno cinese ad una risoluzione dello scontro che, come raccontava ieri il New York Times, ha già fatto 500 mila vittime tra morti e feriti sui due fronti. A dispetto dell’appello del Papa, le bombe continuano a cadere: i russi hanno centrato la piazza centrale della città di Chernihiv, bilancio provvisorio 7 morti – tra cui un bimbo di 6 anni – e 117 feriti. Decretati tre giorni di lutto cittadino. Kiev parla di “atto terroristico”, Mosca replica di aver colpito una struttura dove si svolgeva una riunione di specialisti in droni da combattimento delle forze armate ucraine. Sul Fatto di domani leggeremo una analisi dell’ex generale Fabio Mini sul tema della controffensiva ucraina impantanata e sul cambio di passo di una parte dei media italiani che oggi parlano in modo esplicito della necessità di un accordo tra il presidente Zelensky e lo “zar” Vladimir Putin per trovare una via d’uscita al massacro, soluzione che appariva esecrabile sino a qualche settimana fa.
ALLUVIONATI CONTRO GOVERNO E REGIONE: UNA ROGNA NELLE MANI DI FIGLIUOLO. “Ci chiediamo quando verrà stanziata una cifra dignitosa a disposizione dei nuclei familiari colpiti, dal momento che 120 milioni di euro risultano essere troppo pochi. La drammaticità della situazione impone uno stanziamento adeguato e immediato”: come abbiamo scritto sul giornale di oggi, gli alluvionati della Romagna non hanno intenzione di fare sconti, né al governo né alla Regione. Nella lettera che hanno inviato al presidente della Repubblica e che è stata pubblicata ieri dal Resto del Carlino e dal Corriere di Bologna, hanno sottolineato come – a fronte di una stima di nove miliardi di anni – ne siano stati stanziati appena 4,5, per di più spalmati sui prossimi tre anni e vincolati alla ricostruzione più urgente indicata dal commissario Figliuolo: le infrastrutture. Questo, secondo loro, escluderebbe le famiglie (che finora hanno ricevuto tremila euro, e neanche tutte quelle colpite dall’alluvione) e pure le imprese. “Risarciremo tutto, al cento per cento. Ma non possiamo dire che lo faremo in tre mesi perché è materialmente impossibile. Prenderemmo in giro la gente”, ha messo le mani avanti in un’intervista il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami. La lettera è l’ennesimo bubbone esploso nelle mani del generale (e di Meloni), che vede avvicinarsi la data del 24 agosto, giovedì prossimo, quando a Bologna si terrà una riunione tecnica per decidere gli interventi più urgenti. Sul Fatto di domani vedremo, però, che l’incontro potrebbe rivelarsi una beffa.
CALCIO, ADDIO A CARLO MAZZONE, IL TECNICO CHE LANCIÒ TOTTI E ALLENÒ BAGGIO. Si è spento a 86 anni Carlo Mazzone, per molti Sor Carletto, storico allenatore di serie A, capace di sedere su 1.278 panchine ufficiali. Coronò la sua carriera allenando la Roma e lanciando un giovane Francesco Totti. Fu fondamentale anche sulla panchina del Brescia per il pallone d’oro Roberto Baggio e per Joseph Guardiola che, a sua volta divenuto allenatore del Barcellona in Spagna, gli dedicò la vittoria della Champions League nel 2009. Una intera vita quella di Mazzone dedicata al calcio, prima come giocatore, con la carriera chiusa ad Ascoli (che nel 2019 gli ha intitolato la tribuna est dello stadio “Cino e Lillo Del Duca”) e poi come allenatore, dove conserva ancora il primato delle panchine in Serie A, con 792. Romano verace, riesce a raggiungere la guida della Roma, nel 1993, allenandola per tre stagioni fino al 1996. Sua l’importante intuizione di lanciare tra i titolari Francesco Totti. Iconica la sua corsa sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta, dopo il goal del pareggio del 3-3 del Brescia, il 30 settembre 2001. Ha chiuso la carriera da allenatore a Livorno nel 2006.
LAVORATORI STAGIONALI: IL REDDITO DI CITTADINANZA NON C’ENTRAVA, LE DIFFICOLTÀ DI REPERIRLI RESTANO E LA DESTRA DICE Sì A 40MILA EXTRACOMUNITARI. Fino a pochi mesi fa, il tema ricorrente del governo e di buona parte del mondo dell’informazione era questo: gli imprenditori, i datori di lavoro, non trovano personale, ed è tutta colpa del reddito di cittadinanza voluto dal Movimento Cinque Stelle. La maggioranza ha tenuto il punto, annullando la misura di sostegno. Da lì, tutti a raccontare come c’erano le file per chiedere le assunzioni, di qualsiasi impiego si trattasse. Eppure, ecco la “sorpresa”: dal mondo dell’occupazione sono spariti di nuovo gli stagionali. Qualche imprenditore si lamenta ancora, ma questo tipo di informazione ormai è buono – se va bene – per le pagine o i telegiornali locali. Sulle testate nazionali, sui principali network, la polemica ‘reddito di cittadinanza uguale poca voglia di lavorare’ non è più necessaria perchè Giorgia Meloni ha risolto la questione. La realtà è diversa: il bollettino Anpal (L’Agenzia che coordina le politiche del lavoro per le persone in cerca di occupazione e la ricollocazione delle persone disoccupate) di agosto informa che non è cambiata affatto la difficoltà di reperimento di personale da parte delle aziende. Inoltre, le associazioni delle imprese agricole continuano a sottolineare la mancanza di forza-lavoro e la Coldiretti ringrazia il governo di destra per il via libera – chi l’avrebbe mai detto – all’ingresso di 40mila stranieri extracomunitari impegnati nel lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Sulla Gazzetta ufficiale si trova il testo del decreto legislativo che integra i flussi proprio in occasione dell’avvio delle campagne di raccolta delle mele e della vendemmia. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulla questione degli stagionali che resta aperta, nonostante la maggioranza faccia finta di nulla.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Morto l’imprenditore Roberto Colaninno: da Olivetti alla scalata (con debiti) a Telecom fino alla Piaggio. È morto a 80 anni Roberto Colaninno, l’imprenditore mantovano protagonista di una lunga storia professionale che l’ha visto amministratore delegato della Olivetti, per poi passare alla proprietà di Telecom, ottenuta nel 1999 con una offerta pubblica d’acquisto ostile. La società verrà di fatto riempita di un enorme carico debitorio pari agli attuali 38 miliardi di euro, indebolendo la sua competitività sul mercato. Più recente, nel 2008, la sua avventura alla testa di una cordata di imprenditori per preservare Alitalia, sotto la regia berlusconiana. Ha concluso la sua carriera come presidente e amministratore delegato del gruppo Piaggio.
Rimini, arrestato per violenza sessuale su 14enne un educatore di Comunione e liberazione. Il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per un uomo di 52 anni, educatore e responsabile della Gioventù Studentesca “Don Giussani” a Reggio Emilia, accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni. I fatti sarebbero avvenuti durante un ritiro spirituale in preparazione alla scorsa Pasqua. Gioventù Studentesca è l’organizzazione giovanile del movimento cattolico Comunione e liberazione. La stessa organizzazione ha espresso in una nota “dispiacere e costernazione” precisando che già alcune settimane fa era avvenuta la sospensione dell’uomo, non appena era stata segnalata la vicenda e l’avvio dell’indagine.