MELONI DOMANI A CAIVANO: PAURA PER LE CONTESTAZIONI (E PER LE DOMANDE DEI GIORNALISTI). “Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei”. La mamma di una delle ragazzine stuprate a Caivano, per bocca del suo avvocato, ha nuovamente invocato l’intervento della premier, cui aveva già chiesto aiuto per fuggire da Parco Verde. Meloni sarà lì domani dove, ha annunciato in un’intervista al Sole24Ore, “bisognerà riaprire la palestra, i centri che fanno un lavoro importante di educazione e socializzazione”. La visita sarà blindata, ma al momento è previsto un punto stampa (cosa diventata molto rara, dopo quello di Cutro dove la presidente perse le staffe davanti ai giornalisti). Chissà se risponderà anche a domande sul suo compagno e la sua uscita televisiva, a proposito delle donne che non devono bere per non incappare nei “lupi”. Giambruno oggi ha provato a difendersi dalla valanga di critiche che l’ha sommerso, ribadendo il suo punto di vista: “Se avessi detto qualcosa di sbagliato, avrei chiesto scusa, ma non è così e non esisterà mai un giorno in cui sarà un politico o un collega a dirmi cosa devo dire”. Sul Fatto di domani, leggerete in proposito le parole molto dure della scrittrice Dacia Maraini. Tornando a Caivano, il timore di Palazzo Chigi è anche quello di eventuali contestazioni: sui social sta montando la protesta dei campani contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza (lunedì scorso la manifestazione e gli sconti con la polizia), e non mancano le minacce a Meloni. Ieri alla manifestazione c’erano appena 200 persone, segno che il quartiere ha paura. All’incontro di domani sarà presente anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il quale chiederà alla presidente “finanziamenti per i servizi, per le infrastrutture di trasporto, per le scuole, per le attività dei Comuni”. Ripristinare la legalità senza investire un euro è un’illusione, ma c’è chi sa che la vicenda adesso è tutta politica: la Regione, presieduta da Vincenzo de Luca (secondo il quale a Parco Verde servirebbe “un anno di assedio militare”), si è detta pronta a “eseguire i lavori di ristrutturazione e ad assicurare la gestione diretta delle attività sportive e culturali che possono essere sviluppate nella struttura”.
DAL REDDITO DI CITTADINANZA ALLA NUOVA PIATTAFORMA: IL MALESSERE RESTA MA LA MINISTRA NEGA: “NON C’E UNA BOMBA SOCIALE”. “Siamo alla vigilia di una bomba sociale? No, assolutamente no, perché i numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile”. Così dichiara la ministra per il Lavoro Marina Calderone. Il governo Meloni ha stabilito che il Reddito di cittadinanza non era una misura di sostegno accettabile, ignorando le denunce dei sindacati e il malessere sociale, soprattutto nelle regioni del Sud, che è derivato da questa scelta. Per far fronte alle critiche, la maggioranza presenta la sua soluzione e fa sapere che da venerdì primo settembre sarà possibile inoltrare la domanda per il “Supporto per la formazione e il lavoro” (Sfl), il nuovo strumento per gli occupabili che escono dal Reddito di cittadinanza. Una iniziativa che, in teoria, camminerà di pari passo con la nuova piattaforma “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa” (Siisl). La ministra Calderone, a margine della presentazione della piattaforma nella sede centrale dell’Inps, ha tenuto a dire che non si tratterà di “un click day e non c’è un problema di esaurimento delle risorse. Le persone potranno fare domanda e si attiveranno i processi. Il 60% dei soggetti usciti, in quanto occupabili, dalla platea del Reddito di cittadinanza tra luglio e agosto hanno già una politica attiva in corso”. Secondo Calderone con la piattaforma Siisl “mettiamo in rete il mondo del lavoro: le regioni, il ministero, l’Inps, i centri per l’impiego, le agenzie private per il lavoro, gli enti per la formazione” per avere “il luogo di incrocio tra domanda e offerta di lavoro e di formazione”. Sul Fatto di domani leggeremo maggiori particolari su queste novità e sull’ennesimo capitolo del lavoro che diventa opprimente nell’ambito della vigilanza privata. Dopo Mondialpol e Sicuritalia, Cosmopol è il terzo operatore del settore a finire nel mirino della Procura di Milano, con numerose testimonianze di dipendenti che hanno ricevuto minacce e intimidazioni.
LA SCUOLA FIRMATA VALDITARA: UN DISASTRO ANNUNCIATO. Ancora pochi giorni e la campanella suonerà di nuovo in tutta Italia. Nonostante i proclami del ministro Valditara, però, i problemi si ripresenteranno come ogni anno. A cominciare dall’organico del corpo docente, gravemente sottodimensionato: il concorso per i 70mila docenti necessari non s’ha da fare, non per ora. E tra precari e supplenze, gli istituti si ritroveranno ancora una volta sguarniti e le classi continueranno a essere pollai in cui infilare il maggior numero di studenti. Che, tanto per cambiare, sono alle prese pure col caro-libri: secondo i dati di Assoutenti, infatti, quest’anno scolastico assistiamo a un rincaro dell’8-10% del prezzo dei manuali scolastici. Il ministro dell’Istruzione e del Merito non ha voluto ascoltare nessuno, è andato avanti con il paraocchi e la situazione sarà, come leggerete sul Fatto di domani, disastrosa come e peggio degli altri anni.
GUERRA, L’UCRAINO PODOLYAK: “CONFLITTO SI SPOSTA IN RUSSIA, È INEVITABILE”. BORRELL(UE): “SOSTEGNO ALLA CONTROFFENSIVA”. DOPO IL FUNERALE DI PRIGOZHIN, WAGNER ANNUNCIA : “CHI VUOLE TROVARE UN LAVORO SCRIVA ALLA NOSTRA ‘AGENZIA TURISTICA’”. La Russia colpisce la capitale Kiev con una raffica di missili, provocando due morti, le truppe di Zelensky danno il via all’ennesimo raid con i droni sugli aeroporti nemici, determinando la chiusura di tre scali. “La guerra si sta spostando sempre più verso il territorio della Russia, e non può essere fermata”, ha scritto sulla piattaforma X-Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, commentando gli attacchi dei droni contro l’aeroporto russo di Pskov, aggiungendo: “Gli inviti a evitare qualsiasi attacco sul territorio legale della Russia appaiono strani, e continuano a incoraggiare Mosca a continuare la sua aggressione”. Sullo stato della controffensiva, la novità la comunica il ministro degli esteri Kuleba agli alleati francesi, durante la visita ufficiale a Parigi: “La conquista del villaggio di Robotyne, nell’oblast di Zaporizhzhia, da parte delle forze armate ucraine apre la strada verso sud, verso la Penisola di Crimea”. Territorio, quest’ultimo, annesso nel 2014 dalla Russia, in risposta alla rivoluzione di Maidan che spostava l’Ucraina verso l’Occidente. Sulla Crimea, Zelensky ha fatto dichiarazioni negli ultimi giorni, sostenendo che se le truppe riusciranno ad avvicinarsi ai confini amministrativi della penisola, si potrebbe pensare ad intavolare una soluzione politica con Mosca. A livello diplomatico, oggi si è tenuta in Spagna, a Toledo, una riunione informale dei ministri della Difesa Ue; ha partecipato anche il ministro Crosetto. Borrell, l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera, conferma il sostegno a Kiev anche nella controffensiva e 5 miliardi l’anno di supporto economico. Il premier ungherese Viktor Orban fa il guastafeste: all’emittente conservatrice americana Fox dice: l’Occidente dovrebbe “raggiungere un accordo con la Russia sulla nuova architettura che garantisca la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina, ma non la sua adesione alla Nato”, e poi si spende per l’amico Donald Trump, in corsa per la nomination repubblicana in vista delle elezioni americane nel 2024: l’unica via d’uscita, per Orban, rispetto al conflitto tra Kiev e Mosca, è il ritorno di Trump al potere. In Russia torna a farsi sentire il Gruppo Wagner. Dopo appena un giorno dal funerale in forma privata, a San Pietroburgo, nel suo ex capo, Pigozhin, sul canale Telegram della compagnia militare privata è apparso un annuncio di reclutamento, con il quale si invitano gli aspiranti a contattare il call center. Requisito principale: una buona forma fisica. “Ragazzi, chi vuole trovare un lavoro deve rendersi conto che già ora è necessario raccogliere un pacchetto di documenti per l’assunzione”, recita l’annuncio. “Vi invitiamo a rivolgervi all’agenzia ‘turistica’ WAGNER GROUP©”, prosegue il messaggio fornendo un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica. Questo annuncio farebbe pensare che il Cremlino ha già trovato il sostituto dello “chef di Putin”: così era soprannominato Prigozhin prima di entrare in rotta di collisione con il presidente russo. Sul Fatto di domani leggeremo le ultime novità che riguardano il conflitto, e aggiornamenti sulla crisi libica.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Suicidio Ruffino, indaga la procura di Milano: ipotesi abuso di mercato. In collaborazione con la Consob, gli inquirenti indagano sulle omesse comunicazioni al mercato o sui ritardi nelle comunicazioni da parte di Luca Giuseppe Reale Ruffino, ex numero uno di Sif Italia e dal 7 marzo scorso presidente di Visibilia Editore, morto suicida il 5 agosto. L’ipotesi è abuso di mercato: Ruffino avrebbe dovuto comunicare, nel corso degli ultimi mesi, il superamento di soglie rilevanti e da marzo (con la nomina a presidente) avrebbe dovuto fornire puntuali dossier su vendite e acquisti.
Gabon, i militari estromettono il presidente Bongo. Il generale Brice Oligui Nguema viene acclamato da centinaia di militari come il nuovo “presidente” a Libreville, la capitale del Gabon. Intervistato dal quotidiano francese Le Monde, alla domanda se il colpo di mano fosse stato preparato o sia frutto dell’esito delle elezioni presidenziali, che hanno confermato Ali Bongo al potere, il generale risponde parlando di “malcontento” nel paese e ricordando la “malattia del capo dello stato”, un incidente cerebrovascolare dell’ottobre 2018 che lo ha lasciato indebolito. Dopo Mali e Niger, il colpo di stato in Gabon mette in difficoltà gli interessi francesi nel Sahel.
Venezia80 al via: film, divi e premi (meritati). Si è aperta oggi, con il Leone d’oro alla carriera alla regista 90enne Liliana Cavani, l’edizione numero 80 della Mostra del cinema. Tra le opere in corcorso, “Comandante” di Edoardo de Angelis con Pierfrancesco Favino. Sul giornale di domani le ultime dal red carpet.
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Violenza sulle donne, Zanella: “Dai proclami ai fatti: quanti soldi il governo stanzierà in manovra?”
di Federica Di Martino
“La legge di bilancio sarà la misura di quanto si vuole effettivamente lavorare”. Alla vigilia di quella che sarà una manovra d’autunno (quasi) lacrime e sangue – a detta dello stesso governo –, la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, teme che a farne le conseguenze sarà, ancora una volta, il contrasto alla violenza sulle donne, di cui pure in quest’ultimo periodo chiunque ha notato l’urgenza.
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