CINQUE OPERAI UCCISI DA UN TRENO SUI BINARI: COSA NON HA FUNZIONATO. IL CORDOGLIO DI MATTARELLA: “MORIRE SUL LAVORO È UN OLTRAGGIO ALLA CONVIVENZA”. Sono stati travolti da un convoglio che viaggiava a 160 km orari – velocità consentita – mentre erano impegnati nella sostituzione di alcuni binari sulla tratta Torino-Milano, a pochi metri dalla stazione di Brandizzo: sono morti così, poco prima di mezzanotte, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43, Saverio Giuseppe Lombardo, 52, Giuseppe Aversa, 49, e Kevin Laganà, 22 anni. Erano operai della società Sigifer di Borgo Vercelli, nel Vercellese. La Procura di Ivrea, che indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, per ora a carico di ignoti, dovrà capire cos’è accaduto. Tra le prime ipotesi formulate, quella di un errore di comunicazione, quindi umano: il macchinista del convoglio non sarebbe stato a conoscenza della presenza degli operai anche perché, ha reso noto nel pomeriggio Ferrovie dello Stato, “i lavori – secondo procedura – sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”. Anche Rete ferroviaria italiana e il ministero delle Infrastrutture hanno avviato proprie indagini interne. Un incidente sul lavoro gravissimo, in ogni caso, che ha scatenato reazioni politiche e sindacali. Si è recato sul posto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha parlato delle morti sul lavoro come di un “oltraggio ai valori della convivenza”. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha annunciato che “Domani si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture”. Ventiquattro, invece, le ore di sciopero indette dall’Usb. Dall’inizio dell’anno, sono già 450 i morti sul lavoro: una strage silenziosa che la politica, ancora una volta, ignora. Oggi ha perso la vita anche un operaio che lavorava ai cavi dell’alta tensione a Castel di Sangro, nell’aquilano. Sul Fatto di domani, oltre alle novità dell’inchiesta, potrete leggere il reportage di Gad Lerner da Brandizzo e un’intervista all’ex procuratore di Torino, Raffaele Guariniello che, tra le tante, coordinò anche le indagini sul disastro della Thyssen Krupp nel 2007.
STUPRO DI CAIVANO, LA VISITA DELLA PREMIER MELONI CHE AMMETTE: “UN FALLIMENTO DELLO STATO”. BATTIMANI E CONTESTAZIONI: “VERGOGNA; HAI TOLTO IL REDDITO”. “Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo, vuol dire che qui si è consumato un fallimento da parte dello Stato nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono”. È una delle dichiarazioni della premier Meloni a conclusione della visita a Caivano, dove ha promesso che il ghetto sarà bonificato, ricevendo contestazioni per aver abrogato il reddito di cittadinanza e qualche applauso. La trasferta alle porte di Napoli, della presidente del Consiglio, arriva in seguito all’inchiesta sugli abusi sessuali subiti a più riprese da due cugine di 10 e 12 anni. Meloni ha preso parte, nella scuola “Francesco Morano” di Caivano, al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Prima di raggiungere la scuola del Parco Verde – la zona è apparsa ripulita per l’occasione – Meloni si è intrattenuta circa 40 minuti con il parroco di frontiera, Don Maurizio Patriciello, che le aveva rivolto l’invito a mostrarsi nel ghetto per dare un segnale da parte delle istituzioni. Dall’incontro con Patriciello è scaturita la promessa di recuperare il centro sportivo, che, ormai abbandonato, è stato teatro delle violenze sessuali di gruppo. “Entro la primavera del 2024 il centro sportivo tornerà ad essere funzionante” ha detto don Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto promesso dalla premier: “Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire – ha concluso il parroco – ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute, sapremo anche fischiare”. Sul Fatto di domani leggeremo i nostri reportage sulla visita di Meloni e una intervista a Roberto Fico.
MENO LAVORO, PIÙ POVERTÀ: L’AUTUNNO CALDO DI MELONI. Per la prima volta, dopo sette mesi di crescita, a luglio il mercato del lavoro italiano ha iniziato a frenare: i dati Istat registrano un calo mensile degli occupati (-73mila), che ha colpito gli uomini più delle donne, e di un contemporaneo aumento di disoccupati (+37mila) e inattivi (+14mila). Il numero degli occupati scende a 23 milioni 513mila, pur rimanendo superiore di 362mila a quello di luglio 2022. Tra coloro che hanno perso il lavoro, ci sono 62mila precari e 7mila a tempo indeterminato. Su base mensile, il tasso di disoccupazione è salito al 7,6%, contro il 6,4% dell’area euro. E purtroppo non si è verificato un alleggerimento della pressione sui consumatori: a fronte di un lieve calo dell’inflazione (5,5% su base annua contro il +5,9% di luglio), il carrello della spesa rincara ancora del 9,6% anno su anno. Come vedremo sul giornale di domani, sono numeri che, inevitabilmente, peseranno sulle discussioni interne alla maggioranza in vista della Manovra finanziaria d’autunno, sulla quale sono già evidenti parecchi malumori.
GUERRA, GLI UCRAINI VERSO MELITOPOL, IL PRESIDENTE ZELENSKY: “ABBIAMO BISOGNO DI 160 F-16”. PUTIN INCONTRERA ERDOGAN IL 4 SETTEMBRE A SOCHI. MOSCA LODA LE RELAZIONI CON LA COREA DEL NORD. Le forze armate ucraine stanno facendo progressi in direzione di Novoprokopivka, il villaggio oltre Robotyne, in direzione di Melitopol: lo ha dichiarato un portavoce militare di Kiev. La cattura di Robotyne è uno dei pochi successi della controffensiva, dato che ha permesso di sfondare una prima linea di difesa russa. L’obiettivo di Kiev è quello di arrivare fino al Mare d’Azov, interrompendo così le linee logistiche e di comunicazione di Mosca, con le truppe a Kherson e in Crimea. Il presidente Zelensky torna a chiedere i caccia da combattimento agli alleati, ed il numero dei jet sale ancora. Il leader ucraino ha sostenuto che ne servono 160 in tutto, rispetto ai “50 o 60” già promessi, che dovrebbero essere operativi entro l’inizio del 2024. “In totale, abbiamo bisogno di circa 160 caccia per avere una forza potente che non dia alla Russia la possibilità di dominare lo spazio aereo”. Sul piano diplomatico, confermata la notizia che il presidente turco Erdogan incontrerà l’omologo russo Vladimir Putin, a Sochi, lunedì 4 settembre. Tema principale, come sbloccare la crisi del grano dopo che Mosca è uscita dal precedente accordo per far partire le navi dai porti del Mar Nero. Intanto, la Russia ormai non fa mistero dei suoi rapporti con la Corea del Nord, che definisce “un vicino molto importante”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolinea questa relazione dopo che ieri gli Stati uniti hanno denunciato che Mosca si appresta a ricevere armi dal regime di Kim Jong-un. Non manca l’ironia ai russi per commentare le dimissioni del ministro della difesa inglese, Ben Wallace. Al suo posto il premier Sunak ha nominato Grant Shapps, che guidava il dicastero della Sicurezza energetica; per alcuni osservatori Shapps ha scarsa esperienza per sostituire Wallace. “Diciamo addio al personaggio responsabile della contaminazione radioattiva delle terre ucraine attraverso la fornitura di proiettili all’uranio impoverito al regime di Kiev. L’agente 006 ha lasciato senza gloria il campo di battaglia”, ha scritto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, su Telegram. Sul Fatto di domani leggeremo ulteriori particolari sul conflitto.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
La Russa Jr. e l’indagine per la presunta violenza sessuale: analisi su due cellulari in base a 25 parole. La Procura di Milano ha individuato 25 parole per procedere alle ricerche dei contenuti all’interno di due cellulari che erano nella diponibilità di Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato, indagato per violenza sessuale assieme a Tommy Gilardoni. La denuncia è stata presentata da una ex compagna di liceo di La Russa Junior, incontrata lo scorso maggio in un locale milanese. l’Apophis. Il pm Rosaria Stagnaro, che coordina le indagini con l’aggiunto Letizia Mannella. ha chiesto di estrapolare le chat tra il giovane e una ventina di persone. Le operazioni di estrazione dei contenuti da analizzare cominceranno il 6 settembre.
Napoli, ucciso dopo lite per il parcheggio di uno scooter. Giovanbattista Cutolo, 24 anni, musicista, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, ieri notte, vicino piazza Municipio. Secondo i dati raccolti dagli investigatori, la vittima aveva avuto un diverbio con un ragazzo per uno scooter parcheggiato male. Cutolo era in compagnia della fidanzata quando è stato ucciso. La Squadra mobile ha fermato un sedicenne per vagliarne la responsabilità.
Omicidio Saman, rientra in Italia il padre accusato del delitto. Un aereo delle forze aeree italiane riporterà in Italia questa notte Shabbar Abbas. Il governo pachistano ha concesso l’estradizione dell’uomo, accusato dell’omicidio della figlia Saman, avvenuto in Italia, a Novellara, nell’aprile 2021.
La Cedu condanna l’Italia: violati i diritti di una bimba nata con la Gpa. La piccola “è stata tenuta fin dalla nascita in uno stato di prolungata incertezza sulla sua identità personale”, “i tribunali italiani hanno fallito nell’adempiere all’obbligo di prendere una decisione rapida per stabilire il rapporto giuridico della bimba con il padre biologico”, facendo di lei un’apolide: con queste motivazioni la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato il nostro Paese a risarcire la bambina, nata in Ucraina con la Gestazione per altri.
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