Il Fatto di domani. Giorgia difende la famiglia, ma la sua. Reddito di cittadinanza, la metà dei percettori non avrà più nulla

Di FQ Extra
12 Settembre 2023

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IN FDI È IL GIORNO DI ARIANNA. LA PREMIER DIFENDE IL SUO CERCHIO MAGICO. 40 minuti per serrare i ranghi e mostrarsi più forte delle critiche. Giorgia Meloni ha parlato stamattina all’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia per denunciare le “continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi. Fango gratuito perfino sui familiari”. Un evento che si è tenuto a porte chiuse: i giornalisti sono stati invitati a uscire poco dopo l’inizio. Davanti ai delegati la premier ha avuto gioco facile a difendere la scelta di nominare sua sorella Arianna al vertice dell’organizzazione del partito, perché a suo dire è stata “sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella” nonostante la lunga militanza sotto la fiamma tricolore. Eppure, quando doveva attaccare il vignettista del Fatto Natangelo sosteneva che la sorella era stata colpita nella sua intimità di privata cittadina. All’uscita del vertice difese d’ufficio anche da Fabio Rampelli, che ha negato di far parte di una corrente, e Giovanni Donzelli. Sul Fatto di domani torneremo sul tema del familismo della nuova destra al potere con una mappa di potere e influenze. Sotto la lente non ci sarà solo Giorgia, ma anche gli altri big di partito. Complimenti alla premier oggi sono arrivati dal ministro-cognato Francesco Lollobrigida: “Molto brava. Persona preparata. Dimostra di essere un ottimo presidente di partito”. Sul governo nel frattempo è piovuta un’ultima grana: il Tribunale di Napoli ha ordinato l’immediato reintegro di Stéphane Lissner nell’incarico di sovrintendente del San Carlo di Napoli. A marzo l’esecutivo lo aveva dimesso per decreto per fare posto all’ex ad della Rai Carlo Fuortes, introducendo un vincolo sull’età oggi giudicato illegittimo perché “contra personam”.


UN NUOVO CONFLITTO DI INTERESSI TARGATO CASELLATI: LA FIGLIA LUDOVICA FIRMA UN PROGRAMMA IN RAI. I conflitti di interessi restano all’ordine del giorno per Meloni e il suo governo. Innanzitutto l’indagine sulla gestione di Visibilia da parte di Daniela Santanchè, su cui sono emersi oggi nuovi elementi. Secondo le ultime risultanze delle indagini sarebbero almeno due i dipendenti che avrebbero lavorato pur essendo in Cassa integrazione (finora era noto un caso), e tre quelli che avrebbero “effettivamente percepito erogazioni salariali” dall’Inps per la Cig Covid. Per i pm di Milano, i responsabili di Visibilia, tra cui Dimitri Kunz D’Asburgo compagno della ministra del Turismo, sarebbero stati consapevoli di queste irregolarità, come emergerebbe da alcuni messaggi. Il secondo caso riguarda un’altra maggiorente del centrodestra, Maria Elisabetta Alberti Casellati e in particolare sua figlia. Il nome di Ludovica Casellati, figlia della ministra delle Riforme, è comparso in Rai come firma di una trasmissione a scopi promozionali collegata di Linea Verde e pagata interamente da sponsor esterni. Si chiama Linea Verde Bike e propone itinerari ciclabili in Italia. Il programma va in onda nella fascia oraria curata da Angelo Mellone, nominato dal governo e vicino a Fratelli d’Italia. Ludovica Casellati risulta ideatrice ma ha sostenuto di non ricevere compensi per questa attività. Il problema, però, è che è titolare di almeno un paio di attività legate all’universo del cicloturismo. Dal 2013 è direttrice del portale turistico Viagginbici.com, mentre nel 2018 ha fondato una catena di alberghi di lusso che offrono servizi agli amanti delle due ruote. Sul Fatto di domani approfondiremo la questione e parleremo di nuovo dei conflitti di interesse di Casellati.


REDDITO, “METÀ DEI PERCETTORI NON AVRÀ PIÙ NULLA”. “Per i nuclei familiari numerosi l’Assegno di inclusione può arrivare a superare quanto percepito col Reddito di cittadinanza”, la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone continua a tirare acqua al suo mulino su un tema, quello della povertà, che ha aperto una profonda ferita dopo che il governo ha depennato il Rdc. Tanto che il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli, parla di “un anno di lavoro (di Meloni) contro il Paese reale” in un lungo post dove elenca le misure che hanno fatto arretrare l’Italia. Uno dei capitoli riguarda il Reddito di cittadinanza “depotenziato, con conseguente contrazione della domanda interna e una macelleria sociale per risparmiare qualche milione di euro in favore della social card”. Perché non bisogna dimenticare che l’addio alle misure di contrasto alla povertà arrivano in un momento in cui tutti gli indicatori economici danno il nostro Paese in piena frenata economica. Sul Fatto di domani, basandoci su un report di Alleanza contro la povertà, scatteremo una foto sul mondo degli ex percettori del Rdc da cui si evince che la metà della platea sarà esclusa dai nuovi strumenti e vedremo anche che la categoria più colpita è quella dei lavoratori poveri, per i quali il reddito era un’integrazione necessaria per arrivare allo stipendio minimo per sopravvivere. Un documento che cozza con i buoni auspici di Calderone. Leggerete anche un racconto della scrittrice siciliana Veronica Tomassini, ex percettrice del sussidio di cittadinanza. Ci occuperemo anche delle parole di Mattarella (per i “morti sul lavoro non stiamo facendo abbastanza”) e del fatto che, governo dopo governo, misura dopo misura, la situazione peggiora di anno in anno. Nelle ultime 24 ore, per dire, altre due vittime.


GUERRA, LA VERSIONE DI PUTIN: “NEGOZIATI? PRIMA KIEV DEVE REVOCARE LA LEGGE CHE LI VIETA”. IL CARDINALE ZUPPI IN CINA PER “TESSERE LA DIFFICILE TELA DELLA PACE”. A chi tocca fare il primo passo per sedersi al tavolo delle trattative, tra Mosca e Kiev? Al forum economico orientale che si svolge a Vladivostock, il presidente russo Putin replica alle frasi del segretario di Stato Usa, Antony Blinken; durante un’intervista all’emittente Abc News, Blinken aveva detto che Kiev tratterebbe, se Mosca mostrasse interesse per la diplomazia: “Ma per ballare il tango bisogna essere in due”, aveva concluso il funzionario americano. Per Putin la realtà è questa: “Se gli Stati Uniti ritengono che l’Ucraina sia pronta per i negoziati, allora facciano annullare il decreto del presidente dell’Ucraina che li vieta”. E aggiunge: “Mi chiedono se siamo disposti a fermare le ostilità. Ma come possiamo farlo se l’altra parte conduce una controffensiva?”. Sempre restando nell’ambito della politica americana, il presidente russo ha preso le difese di Donald Trump che sarebbe “perseguitato” dalle inchieste giudiziarie: “Quello che sta accadendo negli Stati Uniti oggi, è positivo. Dimostra il marciume del sistema politico americano che non può reclamare il diritto di insegnare la democrazia ad altri. Tutto quello che accade a Trump è una persecuzione motivata politicamente”. Parlando di politiche aggressive, Putin ricorda i carri armati russi spediti a Budapest nel 1956 e a Praga nel 1968: “L’Unione Sovietica si comportava da colonialista” sottolineando però che gli Stati Uniti oggi commettono lo stesso errore. Prospettive di dialogo. Il cardinale Zuppi domani partirà per la Cina. L’intenzione è quella di “cercare di tessere la difficile tela della pace che è un dono per tutti e che tutti devono trovare”. Si tratta dell’ultima tappa dell’inviato del Vaticano, dopo i colloqui avuti a Mosca e Kiev. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulla visita del dittatore nord coreano Kim Jong-un in Russia, accolto dal presidente Putin per discutere di scambi commerciali e rifornimenti di armi, e di come la guerra stia influenzando anche il clima elettorale negli Stati Uniti, con gli scontri tra il Gop e i democratici. Kevin McCarthy, lo speaker repubblicano della Camera, ha annunciato l’apertura di un’indagine formale contro il presidente Joe Biden per avviare l’impeachment, in relazione a presunte complicità con gli affari esteri del figlio Hunter.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Messina Denaro si aggrava: sospese le cure. È probabile che il superboss non rientrerà in cella nel carcere di Preturo dell’Aquila, dove è stato rinchiuso in regime di 41 bis fino all’8 agosto. Le sue condizioni di salute si sono aggravate molto negli ultimi giorni, sarebbe andato in coma per la reazione di farmaci somministrati per la terapia del dolore: si è ripreso dopo una rimodulazione delle medicine. La figlia, che è stata riconosciuta e ha preso il suo cognome, lo ha raggiunto al capezzale.

In Libia 5 mila vittime e 10 mila dispersi. L’impatto della tempesta Daniel ha sconvolto la Cirenaica libica: si contano provvisoriamente 5200 decessi, con 700 persone letteralmente sepolte nel fango. La Croce Rossa internazionale afferma che il bilancio è purtroppo destinato ad aumentare. Sarebbero infatti più di 10 mila le persone di cui si sono perse le tracce.

Marocco, 2800 morti: il re rifiuta l’aiuto francese. Continua a salire il bilancio delle vittime dopo il terremoto che ha colpito il paese nordafricano: sarebbero 2.862 i morti con ancora tantissime persone da soccorrere. Intanto, la diplomazia marocchina ha comunicato che accetterà gli aiuti di “quattro Paesi amici” ovvero Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti, mentre non ha risposto alla proposta francese.

Ryanair, nuove minacce: dopo la Sardegna a rischio anche le rotte siciliane. Michael O’ Leary, amministratore delegato della compagnia di volo low-cost irlandese, afferma che è pronto a tagliare “un 10% di voli domestici dalla Sicilia”. È il secondo “schiaffo” in risposta alla norma sul caro voli contenuta nel decreto omnibus del governo, definito dall’ad “decreto stupido e idiota”, dopo la comunicazione della soppressione di numerose rotte da e per la Sardegna degli scorsi giorni. In più, questa volta, O’ Leary tira in ballo l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) che a suo dire avrebbe fornito consigli falsi e inaccurati.

Scomparsa di Kata, indagate 5 persone. La Procura di Firenze ha notificato l’avviso di garanzia a cinque persone, nell’ambito dell’indagine sulla bambina di 5 anni scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze. Tra loro ci sono lo zio materno e materno della scomparsa. Tre dei cinque indagati sono stati filmati dalle videocamere di sorveglianza mentre uscivano dall’Astor con due trolley e un borsone, mentre altri due occupavano altre due stanze della struttura. Si ipotizza che Kata possa essere stata rapita per vendetta o per il racket degli alloggi nello stabile.


OGGI LA NEWSLETTER FATTO FOR FUTURE

Il piano dell’Enel: centrale elettrica e discarica nel Parco d’Abruzzo

di Lilli Mandara (Pescara)

Un progetto da 500 milioni di euro rischia di distruggere per sempre il parco d’Abruzzo sulle Mainarde, al confine col Molise, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza dell’orso bruno marsicano: Enel Green Power vuole realizzare un sistema di pompaggio con una nuova stazione elettrica da 300 mw in grandi caverne sotterranee artificiali tra i laghi della Montagna spaccata e Castel San Vincenzo, utilizzando l’area del Parco come discarica di inerti.

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