“Meloni e Salvini fanno a gara a chi è più cattivo”: quando vuole Elly Schlein sa essere efficace fermo restando che il cattivismo di cui lei parla, nelle intenzioni di una destra che passa il tempo a invocare Dio e a sbaciucchiare rosari, è altra cosa rispetto a quelle cosucce chiamate umanità, misericordia, pietà, compassione, carità cristiana riducendosi a mera questione di sondaggi elettorali.
Niente di personale, dunque, che volendo potrebbe essere una buona linea difensiva per il leader leghista imputato a Palermo per aver costretto nell’agosto 2019 i naufraghi ad arrostire per giorni a bordo della Open Arms. Mentre in questi giorni le immagini dei disperati che vagano per le strade di Lampedusa e Porto Empedocle alla ricerca di acqua e cibo sembrano piuttosto ispirate a una pedagogia di governo afflittiva per chi non rispetta le regole. Con il sottinteso del così imparano a invadere i nostri porti illegalmente (ma pure: colpiscine cento per educarne centomila).
Per fargli passare la voglia di imbarcarsi è stato predisposto un programmino di accoglienza fondato sulla moltiplicazione dei Centri per il rimpatrio (Cpr) dove gli stranieri irregolari potranno essere trattenuti fino a 18 mesi (togliamo pure il fino a). Tecnica raffinata per sbatterli in una galera che ha tutto della galera tranne il nome. E se le “anime belle” della sinistra denunciano una strategia fondata sul sopruso e l’intimidazione anticostituzionale per il partito cattivista è manna dal cielo. Quegli strilli non sono forse la certificazione politica di quella svolta promessa e finalmente applicata, nota come dottrina della pacchia è finita? Una stretta che, infatti, ha fatto subito registrare una piccola ma significativa crescita dei consensi di FdI e Lega nei sondaggi.
Dal che si deduce che con una campagna di spot adeguatamente intollerante e feroce (quella che macina like, copie e voti nella stagione del generale Vannacci) un antico disastro può trasformarsi in una nuova opportunità. La medesima ondata di sbarchi che per l’opposizione sentenzia l’inettitudine del governo Meloni, per il governo Meloni è la croce su cui inchiodare la sinistra dell’accoglienza (“Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”, sentenzia la premier). Del resto chi c’era accanto a Giorgia nel constatare l’invasione di barche e barchini nel porto lampedusano? La dolce Ursula con quello sguardo allarmato mille volte più eloquente della comiziante Marine. È la campagna elettorale europea bellezza.