Una corsa contro il tempo per non chiudere. MicroMega, rivista di politica, cultura, scienza e filosofia diretta da Paolo Flores d’Arcais, “una testata di sinistra illuminista” che ha sempre combattuto la destra ma che con le sue analisi ha dato fastidio anche a sinistra, dopo 38 anni chiuderà i battenti se entro domenica 8 ottobre, non verranno raggiunti 5 mila abbonamenti. Ad annunciarlo lo stesso Flores. Partiti da quota 500, ieri pomeriggio gli impegni di abbonamento sono arrivati a 3.713 (per aderire: www.micromega.net). Un bel numero, ma ancora non basta. “È una cifra incoraggiante e promettente, che ci dà coraggio, ma la campagna continua e non bisogna assolutamente deflettere dal ritmo degli ultimi giorni. Il traguardo resta 5 mila. Se poi riusciamo a superarlo, meglio ancora, perché ci permetterà di respirare e mettere in campo nuove iniziative, su digitale e podcast”, spiega Flores d’Arcais.
La crisi del bimestrale, su cui hanno scritto praticamente tutti, da Umberto Eco a Norberto Bobbio, è iniziata alla fine del 2020, quando il gruppo Gedi è stato acquisito dagli Agnelli-Elkann. “La prima cosa che hanno fatto è stato chiudere MicroMega. Poi hanno venduto i giornali locali e da ultimo l’Espresso. Siamo di fronte a un progetto di dismissione che va in controtendenza rispetto alla filosofia del gruppo fondato da Carlo Caracciolo e portato avanti da Carlo De Benedetti”, sostiene il direttore.
Dopo una breve chiusura, MicroMega ha riaperto nei primi mesi del 2021 (“mi sono dovuto inventare editore”, racconta Flores), con la scelta di non andare più in edicola a causa dei proibitivi costi di distribuzione: la versione cartacea di MicroMega, che resta centrale, si può trovare solo in libreria o riceverla in abbonamento. Dall’uscita dal gruppo Gedi, rivela Flores nel suo appello, la rivista perde tra i 10 e i 15 mila euro al mese, non ci sono altre risorse e da due mesi i redattori non vengono pagati.
“Se entro la mezzanotte di domenica prossima raccoglieremo almeno cinquemila impegni (di chi condivide la linea della rivista, ma anche di chi ritiene sia una presenza necessaria nel panorama culturale italiano), andremo avanti. Se volete abbonarvi, non aspettate, fatelo subito, il fattore tempo è cruciale”, si legge sul sito. Se MicroMega sopravvivrà, Flores la prossima estate passerà la mano: una volta compiuti 80 anni lascerà la guida all’attuale condirettore Cinzia Sciuto.