Dal 9 settembre la Scuola di cittadinanza del Fatto ha perso il suo direttore. La scomparsa improvvisa del Prof. Domenico De Masi ha lasciato a tutti un vuoto incolmabile, ma anche lo stimolo a proseguire il percorso da lui iniziato (e già impostato anche per il futuro). La Scuola fondata appena un anno fa, e oggi intitolata proprio a lui, costituisce un tassello importante del piano industriale della Società Editoriale Il Fatto.
Siamo nati per informare e con il nostro giornale e il nostro sito, lo stiamo facendo da 14 anni, così come più recentemente con il nostro mensile, i nostri libri e la nostra televisione, insomma con tutto il settore editing con cui abbiamo arricchito la nostra offerta informativa. Abbiamo arricchito poi il nostro impegno nel sociale creando la Fondazione Umanitaria che realizza progetti e raccoglie fondi grazie a una comunità ormai fidelizzata intorno al marchio il Fatto Quotidiano. Infine, l’ultima creatura, proprio la Scuola. Domenico De Masi era profondamente affascinato da quella che chiamava “la nostra galassia” fatta di contenuti, prodotti e rami aziendali che ruotavano intorno al Fatto; realtà aziendale, la nostra, che fatica ogni giorno come tante altre realtà per superare la crisi del mercato editoriale e tutte le conseguenze che derivano dal quadro macroeconomico messo continuamente in discussione e soprattutto in crisi dagli avvenimenti su scala mondiale e dalle politiche nazionali e internazionali poco rigeneranti.
La Società editoriale Il Fatto ha sempre risposto alle crisi, investendo, rilanciando convintamente, credendo in un piano di sviluppo costruttivo più che alle ristrutturazioni. Alla base la libertà da qualsiasi condizionamento e l’indipendenza. Domenico De Masi ha sempre condiviso la forza dirompente di un giornale come il Fatto che ha permesso di fare informazione nel modo più libero possibile. Ogni tanto questa libertà viene travisata, strumentalizzata e veniamo tacciati erroneamente (o appositamente) come informazione di parte.
Questa divagazione solo per ricordare quando fondammo la Scuola del Fatto con Domenico De Masi, quanti commenti uscirono circa la nascita di una Scuola che “aveva un obiettivo solo politico”. De Masi di fronte a queste cose era abituato a ridere. Talmente era convinto della libertà e indipendenza del Fatto e del suo lavoro che non riusciva minimamente a dedicare tempo a chi sostanzialmente sparava a prescindere senza sapere dove colpire.
Ho avuto il privilegio di interagire con lui fino all’ultimo e di promettere che il suo lavoro verrà portato avanti. Difficile sostituire con una sola persona un uomo e professionista come lui. Per questo motivo si è optato per un organo collegiale, dunque un consiglio scientifico. A me l’onore di presiederlo come elemento di garanzia e continuità nell’ambito del percorso industriale di SEIF.
I componenti del consiglio scientifico della Scuola del Fatto sono stati tutti scelti ponderando la loro indiscussa esperienza e condivisione delle linee guida definite da Domenico De Masi oltre a una duratura collaborazione professionale e stima reciproca con il fondatore della Scuola.
Il consiglio scientifico sarà composto da: Carlin Petrini, gastronomo, sociologo, scrittore e attivista italiano, fondatore dell’associazione Slow Food e dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche con sede a Pollenzo; già docente della Scuola del Fatto. Pasquale Tridico, economista italiano. Dal 2019 è professore ordinario di Politica economica e docente di Economia del lavoro presso il dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre, dove è anche direttore del centro di ricerca di eccellenza Jean Monnet Labour, Welfare and Social Rights. Già docente della Scuola del Fatto. Tomaso Montanari: professore ordinario di Storia dell’Arte moderna presso l’Università per Stranieri di Siena, della quale è l’attuale rettore. Normalista, è presidente della Fondazione Museo Ginori, e presidente onorario dell’Istituto per gli studi Filosofici di Napoli. Già consulente scientifico e docente della Scuola del Fatto. Assunta Del Santo: sociologa e depositaria delle volontà scientifiche del professor De Masi di cui era moglie. Elisabetta Fabiani: assistente storica del professor De Masi, figura indispensabile per l’organizzazione e per lo sviluppo futuro della Scuola che ha costruito assieme a lui. Luca Sommi: docente di Linguaggi del giornalismo, televisione e nuovi media all’Università degli studi di Parma. Già docente della Scuola del Fatto e collaboratore del prof. De Masi.
Entro fine novembre verranno deliberati i corsi 2024/2025 già in parte delineati dal prof. De Masi, con la convinzione che la nostra comunità di studenti prosegua con noi il percorso iniziato verso una nuova avventura.
* Presidente e amministratore delegato Seif