Il Forum Diseguaglianze e Diversità è cresciuto molto negli anni, in termini di idee, competenze e capacità di avanzare proposte. Questa sua caratteristica, quella di un think tank orientato al sociale, si è vista molto bene all’opera ieri in un’assemblea nazionale partecipata, che ha discusso, con tempi “svizzeri” per circa otto ore anche di una proposta politica avanzata nell’introduzione da uno dei due coordinatori, Fabrizio Barca: entrare nella campagna elettorale delle Europee, non certamente presentando liste o candidati, ma costruendo un “libro/piattaforma” che sia il “metro” per giudicare i programmi di partiti e candidati. Questo coordinamento, formato da otto associazioni (Fondazione Basso, ActionAid, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus Cooperativa sociale, Fondazione di Comunità di Messina, Legambiente, Uisp) di diverso peso e formato ma tutte rilevanti, che ha ormai una miriade di gruppi di lavoro, schede di analisi e proposte, una rete di professori ordinari e associati, giovani ricercatori e ricercatrici, attivisti sociali, si concentra molto sui temi ma continua ad agire avendo in testa una ipotesi politica.
Barca nella sua introduzione, a nome del Coordinamento nazionale, la definisce l’idea di un “partito della giustizia sociale e ambientale” che oggi non esiste e fatica a nascere. E quindi il Forum si muove attorno all’idea di una “coalizione sociale innovativa” come “convergenza di classi sociali, aspirazioni e interessi territoriali diversi”. Il Forum si propone di costruire “ponti”, e lo fa infatti partecipando a reti e altri forum sui singoli temi – le politiche abitative, il welfare universalistico, il Patto per l’assistenza ai non autosufficienti, la povertà energetica, la campagna per il reddito, quella per l’eredità universale, solo per citare alcuni dei temi più importanti su cui ieri si è discusso – ma un appiglio importante è certamente la recente manifestazione organizzata dalla Cgil e da oltre cento associazioni lo scorso 7 ottobre. “Che sbocco urgente dare a quell’accordo?” si è chiesta l’assemblea che nella fase conclusiva ha tenuto una discussione più complessiva avendo come ospiti una dirigente della stessa Cgil, Serena Sorrentino, una economista come Francesca Bria che è anche membro del Cda Rai in “quota” Pd, e un osservatore attento dei partiti di sinistra come Antonio Floridia.
La risposta alla domanda, in parte, l’ha offerta la stessa Cgil, che nella sua assemblea generale tenuta ieri ha deciso di convocare al più presto quelle 100 associazioni per decidere come proseguire la mobilitazione, estendendola. Il Forum certamente ci sarà, puntando molto a una diffusione territoriale e a una mobilitazione su temi specifici, ad esempio la sanità pubblica. E avendo cura alla comunicazione: anche animando, notizia rivelata ieri all’assemblea, la rubrica fissa sul Fatto a firma di Sottosopra, nom de plume che da oggi sarà al servizio del Forum.