Da un racconto apocrifo di Alexandr Neverov. Quella mattina il cameriere mi annunciò che un generale russo insisteva per vedermi. Entrò un vegliardo allo stesso tempo solenne e sordido: aveva la maestà della corporatura, della barba, dei bei lineamenti incavati, ma la sua giubba era logora, lucida, lercia di grasso. Si presentò: “Generale Sokovnin”. Disse […]
Scongiurare la morte e permettersi il lusso di quello che ci manca
22 Ottobre 2023