Una lunga lista di associazioni ha firmato una lettera indirizzata a Thomas Bach, presidente del CIO Losanna, per portare all’attenzione del Comitato Olimpico l’assoluta confusione e l’approssimazione con la quale continua ad essere gestita la vicenda della pista da bob per i Giochi Olimpici invernali 2026, dopo l’annunciata rinuncia a costruire lo Sliding Center di Cortina da parte del Presidente del CONI Giovanni Malagò, il 16 ottobre, in occasione dell’Assemblea annuale del CIO a Mumbai.
Decisione ragionevole e di buon senso se si considera:
– l’impossibilità di realizzare la pista entro le scadenze stabilite
– i costi esagerati per la costruzione
– i costi insostenibili per la gestione dell’impianto, a carico del Comune di Cortina,
– e soprattutto l’insostenibilità ambientale del progetto mai sottoposto alle valutazioni ambientali VAS, VIA e VIncA.
Tale decisione, se accolta con sollievo dalle Associazioni ambientaliste e dagli abitanti di Cortina, ha tuttavia suscitato polemiche da parte del sindaco, del Presidente della Regione Veneto e del mondo dell’imprenditoria turistica e industriale bellunese, veneta e nazionale.
Ora man mano che i giorni passano, cresce la confusione e non si placano le polemiche. Il Presidente della Regione Veneto non si rassegna ancora alla perdita delle gare di bob a Cortina e chiede una redistribuzione di tutte le competizioni del Programma Olimpico.
Il Presidente della Regione Piemonte, forte del sostegno del ministro degli Esteri, chiede che le competizioni di bob siano trasferite nella pista di Cesana TO 2006, la cui riqualificazione costerebbe 35 milioni. In pratica tutte le ipotesi prospettate prima della dichiarazione di Mumbai (Cesana-TO – Innsbruck – Saint Moritz) ritornano all’ordine del giorno e vengono sostenute alternativamente dalle varie autorità competenti con argomentazioni estemporanee e con grossolane imprecisioni od omissioni circa le ipotesi di spesa, salvo altrettante smentite totali o parziali che creano disorientamento.
L’ultima dichiarazione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dopo la cabina di regia del 5 dicembre ha spiazzato tutti, compreso il ministro dello Sport Andrea Abodi, rilanciando l’ipotesi di Cortina, con un progetto ridimensionato, che è ancora allo studio, mentre mancano a oggi ( 7 dicembre) 792 giorni all’inizio dei Giochi.
Le polemiche continuano malgrado la recenti dichiarazioni – l’ultima due ore prima della Cabina di regia del 5 dicembre – in cui il presidente del Cio insiste per lo spostamento delle competizioni all’estero, su una pista esistente e funzionante.
Tutto questo assurdo tira e molla sta danneggiando l’immagine del CONI e soprattutto del CIO.
Ormai non c’è più tempo per realizzare la nuova pista di Cortina e neppure per riqualificare quella di Cesana. Le chiediamo pertanto di risolvere questa imbarazzante situazione confermando la scelta di una sede già esistente fuori dall’Italia.
Italia Nostra Nazionale – Presidente Antonella Caroli
Italia Nostra Consiglio Regionale Veneto – Presidente Adriano Marchini Italia Nostra Sezione di Belluno – Presidente Giovanna Ceiner Mountain Wilderness Italia – Presidente Adriana Giuliobello
Comitato Civico di Cortina d’ Ampezzo – Presidente Marina Menardi Gruppo promotore Parco del Cadore – Portavoce Mirta Da Pra Ecoistituto del Veneto Alex Langer – Presidente Michele Boato Peraltrestrade Dolomiti – Portavoce Giovanna Deppi