“Il terrore psicologico era la parte peggiore della prigionia”, ha raccontato Ofir Engel, di 18 anni liberato durante lo scambio prigionieri. “Uno dei momenti più difficili è stato quando ci hanno spostati da un luogo all’altro nel buio totale e intorno a noi c’era solo il fragore delle bombe. Ci dicevano che saremmo rimasti lì […]
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Ritorno al kibbutz di Beeri: “Ridateci subito gli ostaggi”
L’attesa - “Abbiamo seminato il grano: bisogna ricominciare a vivere”