SARDEGNA SI ASSOTTIGLIA IL VANTAGGIO DI TODDE, E LA DESTRA CHIEDE IL RICONTEGGIO. IN ABRUZZO SFILANO I BIG DELLA DESTRA (CHE ORA TREMA). Il candidato di Fratelli d’Italia e sindaco di Berchidda, nel sassarese, Andrea Nieddu, ha formalizzato una richiesta di accesso agli atti delle elezioni regionali di domenica scorsa in Sardegna. L’istanza è stata presentata agli uffici del tribunale di Tempio Pausania, sede della commissione elettorale circoscrizionale per Gallura. Per poche decine di voti il sindaco di Berchidda non risulta tra i 60 consiglieri regionali eletti, pur essendo tra i più votati con 2.067 preferenze. Mentre Giuseppe Conte ci tiene a dire che ci sono ancora 1.600 voti di scarto per la Todde, dopo gli 800 attribuiti al photofinish al rivale Truzzu, uscito sconfitto dalla tornata di voto. Il problema è che dopo giorni dalle elezioni, mancano all’appello ancora qualche decina di sezioni da scrutinare e le ultime schede verranno assegnate lunedì, ossia oltre una settimana dopo la chiusura delle urne. Una situazione che sa dell’incredibile, degna di un paese sudamericano. Sul Fatto di domani approfondiremo la questione e vedremo anche cosa sta succedendo in Abruzzo, dove si voterà tra pochi giorni: questa settimana 11 pezzi grossi del centrodestra sono sbarcati in diverse città della regione, per cercare di tirare la volata al candidato di FdI, Marsilio.
STUDENTI IN PIAZZA CONTRO BOMBE E MANGANELLI. SCHMIT (PSE): “POLIZIA VIOLENTA, STO CON MATTARELLA”. La giornata si apre con una standing ovation per il candidato Pse alla commissione Ue, Nicolas Schmit, presente al congresso del gruppo europeo che si svolge a Roma. Il motivo? La sua dichiarazione pungente su ciò accaduto a Pisa giorni fa: “Come accade a Pisa si reprime la libertà dei nostri giovani di manifestare in sicurezza. Io sto con il presidente Mattarella con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento. Dobbiamo stare insieme contro l’estrema destra”, ha detto Schmit. E questo nel giorno in cui gli studenti sfilano di nuovo a Roma, Milano, Firenze, ma anche nella stessa Pisa dove sono stati manganellati dalla polizia. 5 mila giovani che hanno scandito slogan contro la strage a Gaza e contro il pugno duro degli agenti, che il 23 febbraio hanno ferito 17 persone, per lo più minori: “Pisa in piazza contro le bombe e le manganellate”, hanno scandito gli studenti. Sul giornale di domani un rendiconto dal nostro inviato, ma leggerete anche un report sul reparto celere della polizia.
CROSETTO E GLI ACCESSI ILLEGALI: COSÌ IL POTERE POLITICO METTE I GIORNALISTI SOTTO PRESSIONE. Oltre 500 gli accessi abusivi eseguiti nelle banche dati, secondo la procura di Perugia, dal finanziere Pasquale Striano, in servizio alla procura nazionale antimafia. Il magistrato Antonio Laudati indagato per lo stesso motivo. Così come alcuni giornalisti. Si allarga l’inchiesta sulle operazioni sospette (Sos) segnalate dalla Banca d’Italia e la cui visione è consentita ad alcune persone dell’antimafia. Inchiesta innescata da una denuncia di Guido Crosetto. Il ministro della Difesa aveva presentato un esposto dopo la pubblicazione su Il Domani dei compensi della sua precedente attività professionale, quando non aveva incarichi di governo. Sul Fatto di domani ulteriori particolari sull’indagine e in particolare ricostruiamo tutte le volte in cui i politici hanno messo sotto accusa i giornalisti per il loro lavoro.
STRAGE DI CIVILI A GAZA, LA BBC: GLI ISRAELIANI HANNO SPARATO E UCCISO. Nel giorno in cui le autorità palestinesi danno notizia del decimo bambino morto per malnutrizione e disidratazione, le Nazioni unite lanciano l’allarme sulla situazione nella Striscia, dove sempre più persone muoiono di fame, oltre alla strage compiuta dagli israeliani: oltre 30 mila vittime, tra cui molte donne e bambini. “A Gaza si muore di fame e il responsabile è Netanyahu”, ha detto Philippe Lazzarini, il Commissario generale dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. “La carestia è indotta ed è facile tornare indietro: basta aprire i valichi, ha aggiunto”. Oggi gli aerei Usa hanno lanciato aiuti umanitari. Nel frattempo la squadra di verifiche della britannica Bbc, ha messo un punto sulla strage di civili effettuata a nord della Striscia, quando dei convogli carichi di aiuti alimentarti sono arrivati sul posto. Visionando filmati e immagini satellitari, nonché con interviste negli ospedali dove sono stati trasportati i feriti, i giornalisti hanno tratto la conclusione che è stato l’esercito di Tel Aviv a falciare la gran parte delle 112 vittime e delle centinaia di feriti. E a colpi di arma da fuoco. Sul giornale di domani un approfondimento, ma anche un punto di costa sta accadendo al fronte ucraino, sempre più sbrindellato.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Agnelli-Elkann, annullati parte dei sequestri. Torino, annullati in parte i sequestri della Gdf nell’indagine sull’eredità Agnelli: il Riesame accoglie i ricorsi dei legali di Elkann e Ferrero.
L’inviato cinese in missione in Europa. A un anno dalla prima missione, l’inviato cinese per l’Eurasia Li Hui è di nuovo partito per l’Europa. Obiettivo: “”creare consenso per fermare la guerra e aprire la strada ai colloqui di pace”. Strano perché di recente il ministro degli Esteri cinese Wang Yi aveva detto che “le condizioni attuali non sono quelle giuste per un negoziato”. D’altronde del piano di pace cinese in 12 punti non si parla più da un bel po’ e la partecipazione di Pechino ai colloqui negli scorsi mesi è stata piuttosto evasiva, come attesta l’assenza dei diplomatici cinesi a Copenaghen e Malta. Il viaggio di Li sembra quindi piuttosto preparare l’annunciata visita di Xi jinping in Europa.
Dal campo alla scena, parla l’ex campionessa Piccinini. Il nostro Alessandro Ferrucci intervista Francesca Piccinini, l’ex campionessa di volley tra i protagonisti di “Pechino-Express”.