La velocità della crisi climatica rischia di far saltare la nostra capacità poterla persino pensare. Così, di fronte all’aumentare delle emergenze estreme, sostiene l’antropologa statunitense Adriana Petryna nel libro “Lavoro d’orizzonte. Ai confini della conoscenza nel vortice del cambiamento climatico” (DeriveApprodi), due sono gli atteggiamenti ricorrenti: o il catastrofismo, o l’adozione di vecchi schemi che […]
Petryna (Usa): “Tra catastrofismo e vecchi metodi c’è una terza via: i lavoratori dell’orizzonte”
La professoressa di Antropologia presso l’University of Pennsylvania ci indica come un'alternativa terza e nuova mentalità sono possibili: "Lavorare per creare orizzonti e nuovi modi, inediti ed efficaci, per contrastare la crisi climatica"
Tra alluvioni e siccità: l’acqua o è troppa, oppure troppo poca
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