“Quando frequentavo l’Accademia, per molti insegnanti il teatro era sofferenza, elucubrazione, tormento; poi per fortuna ne ho trovati altri che ci hanno spiegato il ‘gioco’. Hanno inquadrato il palco come liberazione dai costrutti mentali”. Giovanni Scifoni i suoi costrutti li ha liberati, ha sedimentato le lezioni e permesso ai germogli attoriali di cercare il sole. […]
L'intervista
Giovanni Scifoni: “Il mio grazie va a Poli e Proietti. Anche se non è stato semplice…”
Schermo e palco - Fra teatro e tivù: “Odio la sregolatezza senza genio”
23 Marzo 2024