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“Io ho scoperto un nuovo tour operator… Aldo Tour…”. Ci aveva preso gusto Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova arrestato il 7 maggio per corruzione insieme all’imprenditore Aldo Spinelli, al governatore della Liguria, Giovanni Toti e al suo capo di gabinetto in Regione, Matteo Cozzani (gli ultimi tre ai domiciliari). Agli atti dell’inchiesta della Procura di Genova ci sono documentati almeno 22 soggiorni a Monte Carlo per lui e, nella gran parte delle volte, per la modella e valletta delle tv locali, Tamara Musso (estranea all’inchiesta).
Tutto, o quasi, pagato da Spinelli, che metteva a disposizione della coppia limousine, aerei privati, carte di credito e conto fiche al Casinò. Anche perché, stando alle conversazioni intercettate finite nelle informative depositate della Guardia di Finanza, quelle rare volte che Spinelli chiedeva all’ex manager portuale di anticipare, calava il gelo. “Devi dare la tua carta, paghi, ti prendi la tua camera, poi io te li rendo”, spiega l’imprenditore a Signorini il 23 gennaio 2022, prima di uno dei weekend organizzati del Principato. “Come?”, gli replica Signorini. “Sta tranquillo – dice Spinelli – lo fa anche il mio amico se no non gli danno la camera (…) te la puoi permettere giusto?”. Signorini “annuisce”: “Il fatto è che… ‘sai tra amici”. Bloccata la camera, Spinelli ribadisce a Signorini: “Poi a te ci penso io!… a te ti do tutto indietro!… adesso bisogna che te la paghi”.
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Natale, Capodanno, il ponte del 2 giugno, perfino il capodanno cinese. Le avventure di Aldo e Paolo somigliano a quelle dei personaggi interpretati da Massimo Boldi e Christian De Sica nei cinepanettoni anni 2000. Alla fine del 2022, per la coppia Signorini-Russo l’imprenditore organizza, in prima persona, perfino un soggiorno a Las Vegas. “A Las Vegas tu vai lì (…) e sembra di essere a Venezia – racconta Aldo a Signorini il 2 ottobre 2022 – io quando Trump non era presidente degli Stati Uniti, mi aveva accreditato in tutti i suoi casino… e di lì, dove vado vado Paolo non ho bisogno di portarmi i soldi, hai capito? E mi fanno ospitalità tutto gratis”.
Il lavoro per organizzare il viaggio a Las Vegas impegna molto Spinelli, che fa tutte le telefonate in prima persona. Il 4 dicembre 2022, ad esempio, attraverso una società di noleggio auto con conducente di Genova, prenota “un trasporto all’aeroporto di Malpensa (…) per quattro persone più bagagli”. Il volo costa, invece, 3.918,56 euro a persona anche se, notano gli investigatori, il 29 novembre, presso l’agenzia di viaggi, Signorini e Musso pagano rispettivamente solo 2.400 euro e 1.900 euro con la carta, aggiungendo del contante. Nota la finanza: “Al riguardo (…) non è stata acquisita alcuna evidenza circa il prelievo di denaro contante dai rapporti bancari riconducibili alla coppia Signorini-Musso”. Non solo: il 3 dicembre Musso riceve sulla propria Postepay una ricarica di 799 euro. La coppia, spiega la Gdf, avrebbe fruito “di una gratuita permanenza (…) in ragione della messa a disposizione, da parte di Aldo Spinelli, di cospiscui fondi (500.000 dollari)”. “Cambiamo tutti i soldi che vogliamo.. ce ne ho una da 500, una da 300, una da 150, una da 75…”, assicura Spinelli a Signorini, in riferimento alle carte di credito. “Un albero di Natale”, commenta il manager.
In extremis, tuttavia, il soggiorno negli Usa salta a causa dell’improvvisa scomparsa della suocera di Signorini. Per il disappunto di Musso, tra l’altro (“gli fa schifo Monte Carlo, adesso. Capisci?”, confida il manager portuale all’imprenditore).
Le fotografie agli atti scattate dagli investigatori durante i loro appostamenti, sta di fatto, documentano passo passo queste vicende. Come quelle pubblicate qui sopra, risalenti, al 24 febbraio 2023, si vedono Signorini e Musso, trolley al seguito, essere accolti dall’autista di Spinelli. Per ripagare l’imprenditore di cotanta gentilezza, da una telefonata del 15 dicembre 2022, secondo gli investigatori, emerge che Tamara “stesse dipingendo una tela da donare ad Aldo Spinelli, a nome della coppia, come regalo di Natale”, il cui soggetto “sarebbe stato il porto di Genova”. “Ma poi abbiam pensato che è meglio di no perché sennò uno pensa che sei tu che guardi un’area da chiedere al Demanio”, ha quindi detto, scherzando, Signorini a Spinelli.