Sindaco

Nardella dirigente in aspettativa: la sua ditta vince gare in Regione

La General Beverage fa affari con la Toscana - Contattato dal Fatto, lo staff del sindaco non vede anomalie

26 Maggio 2024

Dario Nardella non è solo sindaco di Firenze uscente e candidato dem alle Euopee. Nonostante il polverone sollevato da un servizio delle Iene di un paio d’anni fa, Nardella è ancora dirigente in aspettativa della General Beverage, colosso della distribuzione di cibo e bibite attivo soprattutto nel mercato delle mense e delle macchinette automatiche che affollano uffici e luoghi pubblici. Tutto lecito, ma con un tema di opportunità: anche dopo l’inchiesta che ha svelato l’incarico privato del sindaco, la “sua” azienda ha fatto affari d’oro con una controllata della Regione Toscana, ente a sua volta guidato dal Pd col governatore Eugenio Giani. Un cortocircuito di conflitto di interessi.

Nardella, si diceva, è assunto dal 2014 in General Beverage. Dopo due mesi dalla firma del contratto, si era messo in aspettativa per candidarsi sindaco a Firenze e da quel momento non è mai stato operativo nella ditta, col vantaggio però che i contributi da dirigente sono andati a carico del Comune, come prevede la legge. Quando Le Iene raccontarono dell’incarico, Nardella si difese precisando di aver accettato il lavoro quando ancora non aveva in mente di correre alla guida di Firenze. Fatto sta che da allora, come confermano oggi fonti vicine al sindaco, non ha rinunciato all’incarico, ignorando le proteste delle opposizioni. Non solo. Nel 2023 General Beverage ha chiuso un contratto da 425.558,74 euro più Iva con l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu), ente controllato dalla Regione Toscana, per la “fornitura di bevande e impianti per la distribuzione a consumo libero presso le mense a gestione diretta di Firenze, Pisa e Siena”. Il bando è valido per due anni, perciò General Beverage continuerà a fornire le mense degli atenei fino al 2025.

Contattato dal Fatto, lo staff del sindaco non vede anomalie: “L’Ardsu è un’azienda regionale. Il Comune e la Regione sono due enti completamente distinti e il sindaco non ha alcun potere politico/istituzionale, e men che mai ha la possibilità di influire su un bando di evidenza pubblica emanato da un altro ente. Quindi non c’è alcun conflitto di interessi né alcun profilo di inopportunità”. Certi che Nardella non abbia interferito in alcun modo sul bando, l’inopportunità politica prescinde però dall’eventuale interessamento del sindaco per la vicenda, nel momento in cui l’azienda della quale è dirigente in aspettativa vince gare pubbliche nella sua Regione. Lo staff di Nardella sottolinea anche un altro punto: “L’azienda aveva già vinto in precedenza questi bandi. La General Beverage fornisce la Ardsu da una ventina d’anni, molto prima del contratto con Nardella, ed è azienda leader del settore in tutta Italia, con un fatturato di circa 60 milioni e rapporti di fornitura con circa 70 Università”. Proprio per questo, e in virtù dei floridi affari, l’azienda avrebbe potuto rinunciare alla Toscana evitando ogni ambiguità. Non è andata così, né dopo l’assunzione di Nardella né dopo che l’incarico è diventato di dominio pubblico.

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