Violenza e politica, un’accoppiata che rimanda agli anni di piombo. Ma come la mettiamo quando la violenza entra in Parlamento, com’è accaduto con l’aggressione al deputato M5S Leonardo Donno? Abbiamo girato la domanda a Mario Capanna, protagonista del ’68 da leader del Movimento studentesco a Milano. Lo ha intervistato Antonello Caporale su FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez in edicola da domani. Nell’inchiesta “Menatori della Repubblica”, FQ MillenniuM ricostruisce la storia delle risse in Parlamento dal Dopoguerra. Ecco un breve estratto dell’intervista.
Stavamo parlando del movimento studentesco, dei moti liberatori di piazza, dei cazzotti come cifra di quella piroetta democratica che è stato il ’68..
Sa che le dico? Sono convinto che se ci fosse stato il web ci saremmo giocati il Sessantotto.
Solo chi è nato alla metà del XX secolo può dirlo.
Se fosse esistito il telefonino ci sarebbero stati i tazebao? Mi dica? Le assemblee sarebbero state così coinvolgenti, dense, fantasticamente partecipate?
Il Movimento che ha anche mostrato una rilevante vivacità muscolare.
I nostri primi atti furono nonviolenti.
Poi però…
Poi però la forza vitale del movimento ha dovuto fare i conti con la violenza cieca della polizia, dello Stato.
La sinistra ha perso, la destra ha vinto. La storia sta dicendo questo.
La storia non si fa contando solo l’ultima frazione dell’ora, altrimenti dovremmo dire che la Rivoluzione francese è stata una truffa. Il nostro movimento ha fatto avanzare la coscienza sociale, quella definita di classe. Ha conquistato diritti, ha promosso idee, innovato i rapporti sociali.
Ignazio Benito Maria La Russa, presidente del Senato. Un pit stop?
È il residuo passivo delle inadempienze della sinistra. Ha lasciato campo largo alle destre che hanno raccolto l’insoddisfazione, le difficoltà di vivere, la fatica di vivere di intere generazioni.
Che fare? Ricorda Lenin?
Mettere da parte il confronto muscolare. La destra ha bisogno dei muscoli forza motrice del suo pensiero. La sinistra no. Fa male a raccogliere l’opzione “rissa”.