OLIMPIADI, LA PUGILE CARINI ABBANDONA L’INCONTRO CONTRO KHELIF. LA POLITICA STRUMENTALIZZA PERSINO IL RING. Erano giorni che i politici italiani di centrodestra, ministri compresi, sparavano ad alzo zero contro il match di boxe tra l’italiana Angela Carini e Imane Khelif, l’avversaria algerina ipersessuale, bollata erroneamente come transessuale. L’incontro di stamattina è durato appena 46 secondi, il tempo per Carini di incassare qualche colpo e dichiarare il ritiro. “Ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state – ha spiegato poi in lacrime l’atleta partenopea –. Mi alleno con mio fratello, ho sempre combattuto con uomini, ma ho sentito troppo dolore oggi”. Sicuramente, come ha sottolineato il suo ct, la pressione intorno non le ha fatto bene: dai ministri Abodi, Salvini e Roccella ai titoli de La Verità e de Il Giornale, dal presidente del Senato La Russa a Don Patriciello, sono state molte le voci che, nei giorni scorsi, hanno gridato allo scandalo perché il Cio ha ammesso un’atleta intersex. In realtà, come è stato spiegato, Imane Khelif è una donna iperandrogina, cioè produce in eccesso ormoni maschili. Questo non le ha impedito di gareggiare per molti anni, piazzandosi in realtà non proprio ai massimi livelli mondiali. La polemica è nata lo scorso anno, quando è stata esclusa dai Mondiali di boxe per aver fallito i test di verifica del sesso. Criteri diversi quelli adottati dal Comitato olimpico. Oggi, subito dopo il ritiro di Carini, la politica si è di nuovo scatenata, a partire dalla premier Meloni che si trova a Parigi: “Non era una gara ad armi pari”. E dall’Italia si è mosso La Russa, “pronto ad abbracciarla a Palazzo Madama”. Insomma, come vedremo sul Fatto di domani, quello che doveva essere un evento sportivo è diventato un caso di strumentalizzazione politica.
ISRAELE UCCIDE PURE IL CAPO MILITARE DI HAMAS. A TEHERAN I FUNERALI DI HANIYEH, L’IRAN PREPARA RAPPRESAGLIE. Il blitz è avvenuto il 13 luglio, ma l’Idf ne ha dato notizia oggi: Mohammed Deif, capo militare del movimento palestinese, è stato ucciso in un attacco nella zona di Khan Younis. Il ministro della Difesa israeliano Gallant ha definito l’uccisione “un passo fondamentale per sradicare Hamas”. L’annuncio è giunto non a caso nel giorno dei funerali di Ismail Haniyeh, il capo politico dell’organizzazione ammazzato l’altra notte in un raid a Teheran. Secondo il New York Times, un ordigno sarebbe stato introdotto di nascosto due mesi fa nell’abitazione dove si trovava. Nella capitale iraniana, in migliaia hanno partecipato ai funerali e la Guida Suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, ha pregato sulla bara di Haniyeh. A Beirut, contemporaneamente, si sono svolte le esequie di Fuad Shukr, il comandante di Hezbollah ucciso due giorni fa: Israele “ha oltrepassato la linea rossa – ha detto il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah –. L’aspirazione di Netanyahu è che Hamas gli dica: ‘Vieni, ecco gli ostaggi e le armi’. Questo non accadrà. Non ci arrenderemo, né a Gaza, né in Libano, né in Yemen”. La tensione va, dunque, crescendo: alti funzionari iraniani hanno incontrato rappresentanti delle milizie alleate in Libano, Iraq e Yemen per discutere di potenziali rappresaglie contro Tel Aviv. Gli Usa hanno mobilitato nell’area mediorientale 12 navi da guerra. Sul giornale di domani tutti gli aggiornamenti dall’area e l’analisi del rischio escalation.
L’ESTATE BOLLENTE DELLE FERROVIE: NUOVI DISSERVIZI, MA SALVINI RIMANE FUORI DALLE STAZIONI. Le immagini di oggi ritraggono Matteo Salvini accanto al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intenti a osservare lo stato di avanzamento dei lavori in Piazza dei Cinquecento, il piazzale antistante alla stazione Termini in rifacimento da ottobre 2023. Scatti surreali, se si pensa alle condizioni in cui continuano a viaggiare i passeggeri. Anche oggi la circolazione è stata rallentata tra Firenze e Roma, per un guasto alla linea all’altezza di Orvieto. Come abbiamo raccontato, nei prossimi giorni scatteranno cantieri per interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria e opere di messa in sicurezza che bloccheranno a macchia di leopardo molte tra le principali direttrici ferroviarie dell’alta velocità e anche altre tratte locali. I 5S hanno chiesto che il ministro dei Trasporti riferisca in Aula, ma nel frattempo Salvini ha convocato per domani un tavolo sul trasporto aereo e ha “ribadito a Fs e alle società coinvolte che è necessario massimo impegno per offrire un servizio all’altezza”. Sul Fatto di domani continueremo a occuparci dello scandalo trasporti e di ciò che invece sta facendo il ministro.
LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE
Autonomia, Grillo e processo costituente: intervista a Giuseppe Conte. “Si è concluso il Consiglio nazionale, si avvierà il processo costituente e sarà rivoluzionario”. Queste le prime parole del leader del Movimento a margine del Consiglio nazionale. Sul giornale approfondiremo con lui tutti i temi sul tavolo.
Scambio di 24 prigionieri Russia-Usa, liberi il reporter Usa Gershkovich e il dissidente Kara-Murza. L’amministrazione Usa ha accettato un maxi-scambio di prigionieri con Mosca. Dovrebbe ritornare oggi stesso in patria Ewan Gershkovich, il giornalista del Wall Street Journal condannato in Russia a 16 anni per spionaggio. Liberato anche il dissidente Vladimir Kara-Murza. “Abbiamo negoziato il rilascio di 16 persone dalla Russia, tra cui cinque tedeschi e sette cittadini russi che erano prigionieri politici nel loro stesso Paese – ha affermato il presidente Usa, Biden –. Alcuni di loro erano trattenuti ingiustamente da anni. Tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili. Oggi la loro agonia è finita”.
Toti torna libero e attacca i pm. Dopo 86 giorni di custodia cautelare, la gip di Genova Paola Faggioni ha accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il presidente dimissionario, accusato di corruzione e finanziamento illecito. In un post sui social, Toti ha subito mandato messaggi ai colleghi: “Spero colgano queste vicende come un campanello che suona per ricordare l’inerzia di troppi anni”.