L’intervista

Caso Carini-Khelif, Lenny Bottai: “Il genere è un tema serio, ma non c’entra. Il ritiro qui è politico”

Il livornese - “Khelif ha vinto solo 4 gare su 40 prima del limite: non è così devastante”

2 Agosto 2024

Palestre popolari e pugni pesanti, il livornese Lenny Bottai si è sempre diviso tra il ring e la militanza. Alle spalle ha titoli italiani e internazionali, in bocca parole mai banali. Prima di commentare il caso Khelif, sente il dovere di una premessa: “La questione dell’identità sessuale nello sport sta emergendo, è un fatto serio. È molto più comune che atleti uomini facciano la transizione e chiedano di gareggiare con le donne rispetto al contrario. Io sono assolutamente contrario. Intendiamoci: ogni persona deve avere diritto alla sua identità sessuale; un uomo deve essere libero di amare chi gli pare, e se si vuol far chiamare Stefania, si deve chiamare Stefania. Ma un uomo biologico deve fare sport con gli uomini, questo è sacrosanto. Qui però parliamo di una cosa completamente diversa.

Perché?

Perché Imane Khelif non è una transessuale. È nata donna e ha vissuto tutta la vita come donna. Viene da un paese, l’Algeria, dove il cambio di sesso non è nemmeno consentito. Eppure è stata insultata, trattata come una ladra. Hanno strumentalizzato la sua storia per ragioni politiche.

Una persona comune vede una persona con il suo corpo e si chiede come sia possibile che competa con un’atleta tanto diversa.

Da pugile e istruttore ne ho viste e conosciute tantissime di donne così mascoline, con una fisicità così prorompente. Ma Khelif gareggia da anni con le donne, vincendo e perdendo. È stata sconfitta più volte e su 40 vittorie solo 4 sono arrivate prima del limite. Non è che abbia un pugno devastante.

L’anno scorso però è stata esclusa dai Mondiali.

I livelli di testosterone sono endogeni, non sono alterati dall’esterno, altrimenti sarebbe un caso di doping. Da quello che ho letto e capito parlando con un amico scienziato, Khelif potrebbe soffrire della sindrome di Swyer (un disturbo dello sviluppo sessuale, ndr), questo spiegherebbe l’anomalia nella mappa dei cromosomi che hanno causato l’esclusione dai Mondiali. Ripeto: biologicamente è una donna, ha sempre combattuto, vinto e perso con le donne, il Cio l’ha riammessa per questo.

Da pugile, crede che il pugno che ha colpito Carini era così forte da causare il ritiro?

No. Credo abbiano pesato i condizionamenti dall’esterno. Forse è stata una scelta politica o forse psicologica.

La premier Meloni è andata a consolarla e ha pubblicato l’immagine su X.

Preferisco non commentare.

Il Cio poteva gestire la vicenda diversamente?

Come dicevo, nello sport c’è molto dibattito sui cambi di sesso degli atleti, ma lei non è una ragazza che ha fatto una transizione. Con chi dovrebbe combattere oggi? Cambiasse sesso di riferimento, sarebbe un precedente a favore di chi vuole questo. Non so con quale spirito continuerà il torneo. E se dovesse perdere, come è già successo?

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