Il Fatto di domani. Polveriera Medioriente: Israele, Iran e Libano si provocano a vicenda. Meloni si autopromuove: la propaganda estiva alla vigilia delle ferie in Puglia

Di Il Fatto Quotidiano
6 Agosto 2024

PRONTI ALLA GUERRA, “L’IRAN SPOSTA I LANCIAMISSILI”. MOSCA “CONSEGNA LE ARMI A TEHERAN” MA PUTIN “INVITA A NON SPARARE SUI CIVILI”. Nuova giornata di tensione in Medioriente, con l’annunciato conflitto tra Israele, Iran e Libano che sembra avvicinarsi sempre più. Stamattina il Wall Street Journal ha svelato che Teheran ha spostato lanciamissili e condotto esercitazioni militari. Secondo il New York Times, la Russia avrebbe già consegnato all’alleato iraniano sistemi di difesa aerea e radar, anche se il presidente Putin – riporta la Reuters – ha chiesto alla guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, di rispondere in modo moderato all’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sconsigliando di attaccare i civili israeliani. Nel nord di Israele oggi hanno ripreso a suonare le sirene, in seguito al lancio di razzi e droni dai confini col Libano: la risposta di Tel Aviv (un razzo intercettore a sud di Nahariya) ha provocato 7 feriti tra gli stessi israeliani. Quattro, invece, i combattenti di Hezbollah che sono rimasti uccisi in un attacco israeliano nella città di Maifadoun. Nel pomeriggio alcuni aerei da combattimento israeliani hanno sorvolato a bassa quota Beirut rompendo la barriera del suono poco prima del discorso del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il quale ha poi specificato che l’incertezza sulla data della ritorsione costituisce “parte della punizione” per Israele. La Casa Bianca si aspetta, dunque, “due ondate di attacchi” contro Israele, una lanciata da Hezbollah e l’altra dall’Iran e dalle altre milizie sue alleate nella regione. Il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha spiegato: “L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza”. Insomma, il Medioriente è una polveriera e il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, oggi ha rinnovato l’appello ai connazionali presenti in Libano a lasciare il Paese. Sul Fatto di domani vi daremo conto degli ultimi sviluppi dal campo – Cisgiordania compresa: le forze israeliane hanno ucciso sei persone in due raid separati nell’area di Jenin – e capiremo, con l’aiuto di un esperto, quali sono gli scenari possibili.


LA PROPAGANDA ESTIVA DI GIORGIA MELONI: SI PROMUOVE A PIENI VOTI E RIVENDIVA LE SUE SCELTE DI MADRE. Subito prima di partire per la Puglia, meta anche quest’anno delle vacanze agostane con l’ex compagno, Andrea Giambruno, la premier ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Chi, in edicola da domani, nel quale fa il punto (a modo suo) dei suoi due anni di governo. “Il mio bilancio personale è che non avrei potuto fare di più – dichiara –. Quello politico è che stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti: avevo promesso che avrei lasciato l’Italia in condizioni migliori di come l’avevo trovata e questo obiettivo finora l’ho raggiunto”. La presidente del Consiglio sostiene che adesso la crescita dell’Italia sia “superiore a quella degli altri principali Paesi europei. Abbiamo raggiunto il massimo storico di occupazione e abbiamo l’inflazione più bassa tra i Paesi del G7. Gli sbarchi di immigrati irregolari sono a meno 60% rispetto all’anno precedente e abbiamo avviato riforme attese da decenni. Quella sul premierato, quella della giustizia, l’autonomia differenziata, la riforma del fisco che era attesa da cinquant’anni”, sentenzia Meloni, che poi apre una lunga parentesi personale sulla sua maternità e sulla scelta di portare con sé in Cina la figlia Ginevra: “Se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro”. Come se fosse tutto così semplice. Infine un passaggio sui Berlusconi, Marina e Piersilvio: “Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi, e non li considero persone ostili”. Sul giornale di domani analizzeremo le bugie, gli attacchi e la propaganda della premier.


CONCORDATO BIENNALE, PER FARE CASSA IL GOVERNO OMAGGIA GLI EVASORI. In vista della legge di Bilancio d’autunno, con la procedura d’infrazione per deficit eccessivo e i fiato sul collo della Commissione europea, il governo le prova tutte per far cassa: anche premiare quelle categorie dove si nascondono i probabili evasori (secondo gli Indici sintetici di affidabilità fiscale). Chi sottoscriverà il concordato fiscale voluto dal viceministro delle Finanze Maurizio Leo, tra autonomi e partite Iva, godrà di sostanziosi sconti sulle tasse: all’incirca del 70 per cento, sulla differenza tra il reddito dell’anno prima e quello pattuito con il fisco. Già erano circolate indiscrezioni, confermate dal testo del secondo decreto correttivo approdato in Gazzetta ufficiale solo il 5 agosto, benché approvato in Cdm il 26 luglio. Il concordato con il fisco – il cui sponsor è il fedelissimo di Giorgia Meloni – concede solo a partite Iva e forfettari (cioè autonomi fino a 85 mila euro l’anno) la possibilità di siglare un’intesa con l’Agenzia delle Entrate: per un biennio, il contribuente pagherà le tasse non in base agli effettivi guadagni, bensì sulla base di quanto preventivato dall’Erario. In teoria, lo scopo è fare emergere il nero in quei settori dove l’economia sommersa domina. Nei fatti, l’ennesimo regalo agli evasori. Sul Fatto di domani vi racconteremo tutti i dettagli.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Usa, Kamala Harris ha scelto il suo vice Tim Walz. Sessantenne governatore del Minnesota – uno stato del cruciale –, sposato con due figli, ex docente di storia ed ex membro della Guardia nazionale, è un veterano della politica, avendo servito al Congresso per 12 anni, prima di essere eletto alla guida del suo Stato per due volte. La campagna di Trump l’ha già bollato come un “radicale di sinistra”.

Olimpiadi, cacciato l’allenatore di Jacobs. E anche la Senna resta molesta. A Rana Reider, allenatore di Marcell Jacobs e Andre De Grasse, è stato oggi ritirato l’accredito per accuse di abusi sessuali ed emotivi. Secondo il Times il suo accesso ai Giochi è stato revocato dal Comitato Olimpico Nazionale canadese dopo che tre donne hanno intentato causa contro di lui presso un tribunale della contea di Broward, in Florida. L’altro elemento paradossale a Parigi oggi è stato ancora una volta la Senna: gli allenamenti in programma sono stati annullati (la quinta sessione sospesa) perché l’acqua è stata ritenuta “non adatta per nuotare”, ma le gare si faranno. Infatti, secondo le dichiarazioni del Comitato organizzatore, la Senna è tornata “balneabile” in pochissimo tempo.

Scudo ai governatori, FdI chiude la porta a Salvini. “Non credo che la soluzione sia dare scudi a chi svolge importantissime funzioni a garanzia di tutti i cittadini”: lo ha detto stamane il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon a proposito della proposta lanciata ieri dal leader del Carroccio.

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