Il Fatto di domani. Caso Sangiuliano, battibecco Meloni-Boccia: “La mia idea di donna è all’opposto”. Lei: “Dilettante”. Ucraina, Zelensky annuncia “un piano per la pace entro novembre”. Festa del Fatto, Crosetto: “L’industria delle armi vive il suo miglior momento”

Di FQ Extra
7 Settembre 2024

BOCCIA-SANGIULIANO, MELONI: “HO UN IDEA OPPOSTO SU COME LE DONNE DEVONO FARSI LARGO”. L’IMPRENDITRICE: “DILETTANTE”. L’EX MINISTRO: “DENUNCIO, NON SONO RICATTABILE”. All’indomani delle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, arriva il battibecco a distanza tra Meloni e Maria Rosaria Boccia, la “non consulente” che con il suo stillicidio di rivelazioni e smentite ha scosso il governo, fino al tormentato passo indietro del numero uno del Collegio romano. In mattinata, durante il Forum di Cernobbio, la premier ha risposto stizzita alla domanda di Luciano Fontana (direttore del Corsera) a proposito dell’ex amante di Sangiuliano: “Non credo di dovermi mettere a battibeccare con questa persona, ma la mia idea su come una donna debba guadagnarsi spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa persona”. A stretto giro è arrivata, come di consueto, la replica via Instagram dell’imprenditrice di Pompei: “Questa persona è proprio una dilettante!”, dice in un post geolocalizzata a Cernobbio, per non lasciar dubbi sul fatto che si riferisse alla premier, con una foto di Berlusconi. La stessa postata nella notte da Francesca Pascale. In un’intervista a La Stampa, Boccia aveva accusato la premier di atteggiamenti sessisti. Intanto, Sangiuliano annuncia sulle pagine del Messaggero le prossime mosse: portare in tribunale la sua accusatrice e tornare in Rai. Sul piano legale, Sangiuliano promette di incassare “milioni e milioni di risarcimento”, rimarcando di non essere ricattabile. La denuncia sarà depositata all’inizio della prossima settimana, ha annunciato il legale dell’ex ministro, prefigurando il reato di estorsione per Maria Rosaria Boccia. Intanto, Sangiuliano dichiara di volersi “disintossicare per un po’, in attesa del ritorno a viale Mazzini dove è in aspettativa ma assunto a tempo indeterminato. Sul Fatto di domani il nuovo capitolo della telenovela.


UCRAINA, ZELENSKY ANNUNCIA UN PIANO DI PACE E RINGRAZIA MELONI PER IL SOSTEGNO. MA BORRELL: “PERCHÈ L’ITALIA FERMA GLI ATTACCHI IN RUSSIA CON LE SUE ARMI?”. A Cernobbio è intervenuto anche Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha annunciato “un piano di pace” pronto per novembre, da presentare “al presidente Biden, ai candidati Trump e Harris, e ai leader del G7”. Prima si era intrattenuto in un bilaterale con Giorgia Meloni. Il leader di Kiev ha espresso soddisfazione per l’incontro ringraziando “Giorgia e il popolo italiano per il loro sostegno a una pace giusta”. La premier ha ribadito la posizione del governo: sostegno a Kiev ad oltranza, “in difesa dell’interesse nazionale”, perché “se saltano le regole di diritto internazionale avremo una moltiplicazione delle crisi e il caos”. Parole apprezzate dal commissario Paolo Gentiloni, “perfettamente in linea con la posizione Ue”. Plauso anche da Borrell, che domanda a Meloni: “perché non permette all’Ucraina di utilizzare le armi per colpire le basi russe nel territorio russo?”. Sull’uso delle armi italiane in territorio russo, il governo è fermo sul No. Altri vincoli arrivano dagli Usa: il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha rifiutato di consentire a Kiev attacchi in profondità sul suolo russo, perché non sarebbe la svolta nel conflitto. Washington, tuttavia, ammonisce l’Iran sulla consegna di missili balistici alla Russia, bollandola come “un’escalation drammatica nel sostegno”. L’Iran nega e condanna l’invio di armi sia a Mosca che a Kiev, una scelta “disumana perché porterà a un aumento delle vittime e a un allontanamento dal cessate il fuoco”. Sul campo, proseguono gli scontri. Kiev rivendica di aver colpito con i droni un deposito di munizioni in una regione russa confinante. Mosca invece ha annunciato la conquista della località di Kalinovo, nel Donetsk. Sul Fatto di domani, la cronaca dal campo e della diplomazia.


FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO, CROSETTO: “L’INDUSTRIA DI ARMI VIVE IL SUO MIGLIOR MOMENTO”. BERSANI: “RENZI E IL CAMPO LARGO? TROVIAMO ALTRE FORZE, LA POLITICA NON SI MISURA A ETTARI”. Il tema della guerra tiene banco anche alla festa del Fatto Quotidiano, dopo la giornata d’apertura con il boom di presenze. Dal palco della casa del Jazz a Roma, il ministro della Difesa Guido Crosetto (a colloquio con Antonio Padellaro e Peter Gomez) ha elogiato le mosse della premier e ricordato il momento di grazia dell’industria della Difesa. “Stanno vivendo il miglior periodo degli ultimi anni, al momento la domanda è molto più alta dell’offerta. Hanno ordini già programmati per i prossimi tre-quattro anni”, ha detto il ministro, ricordando i ritardi accumulati in Europa per per via della tutela americana sotto l’ombrello della Nato. Secondo Crosetto, “l’Onu sarebbe da rifondare per restituirle democrazia, non è possibile che comandino sette nazioni”. Contro il ministro è andata in scena la contestazione dei pacifisti, con urla e mugugni quando il dibattito virava sull’Ucraina. Prima di Crosetto, sul palco è salito Pierluigi Bersani (rivedi il dibattito con lui) per discutere di premierato e Autonomia, le grandi riforme auspicate dal governo. Ma l’ex leader del Pd, ora dalla parte di Schlein, non si sottrae ad un giudizio su Renzi e all’apertura del centro sinistra verso Italia Viva. In passato le sinistre sovente soi sono alleate al centro, ma con personalità che “non pretendevano di dirigere il traffico”, ha dichiarato Bersani. Per nulla ottimista sil campo largo: “La politica non la misuri a ettari, poi si finisce sul metro quadro. Le forze ci sono, vanno trovate”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Gaza, Israele bombarda una scuola nel nord della Striscia: otto morti, 15 feriti. L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver preso di mira un centro di comando di Hamas che operava all’interno del complesso scolastico Halimah al-Saadiyah, giustificando l’attacco come una risposta alla presunta presenza di terroristi. L’edificio ospitava gazawi senza casa, sfollati con le loro famiglie, secondo l’agenzia palestinese Wafa.

Uccisa dal marito davanti ai tre figli a Pesaro, aveva raccontato le violenze di lui senza denunciare. Il 54enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio della moglie. Ana Crisina Correia Duarte, 38 anni, è stata uccisa al culmine di una lite, alla presenza dei tre figli minori. Dopo il femminicidio, l’uomo ha cercato di fuggire ma i carabinieri, allertati dai vicini di casa, lo hanno scovato nascosto in un terreno vicino. L’arma del delitto, un coltello a serramanico. L’uomo é stato trasferito nella Casa Circondariale “Villa Fastiggi” di Pesaro, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

Venezuela, circondata e isolata l’ambasciata argentina dove hanno trovato asilo sei oppositori di Maduro. I dissidenti sono rifugiati nella sede diplomatica, a Caracas, da marzo. Pedro Urruchurtu, il coordinatore internazionale di Vente Venezuela, il partito guidato da María Corina Machado, ha affermato su X che agenti della Direzione delle azioni strategiche e tattiche (Daet) della Polizia nazionale bolivariana (Pnb) e del Servizio di intelligence bolivariano (Sebin), insieme ad “agenti incappucciati e armati, circondano” l’edificio. L’ex-deputato Omar Gonzalez ha riferito che la fornitura di elettricità alla residenza è stata interrotta, e che attualmente è in funzione un piccolo impianto di emergenza. Clarin ricorda che da agosto, il Brasile si occupa della custodia delle sedi diplomatiche di Perù e Argentina in Venezuela, nonché della rappresentanza dei loro interessi e cittadini nel Paese caraibico, in seguito all’espulsione dei membri di entrambe le legazioni.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.