Il Fatto di domani. Escalation Ucraina: a Kiev arrivano le mine antiuomo made in Usa, Putin aspetta Trump. Violenza sessuale, Valditara cita dati che non esistono

Di Il Fatto Quotidiano
20 Novembre 2024

OK USA, DOPO I MISSILI ALL’UCRAINA ARRIVANO LE MINE ANTIUOMO. CON L’ARRIVO DI TRUMP, PUTIN “APERTO AI NEGOZIATI”. Un allarme lanciato dall’Ambasciata degli Stati Uniti su un non meglio precisato possibile “attacco aereo” ha portato alla chiusura di diverse altre rappresentanze diplomatiche occidentali a Kiev, tra cui quella italiana. L’Ucraina ha criticato la decisione: “La minaccia di attacchi è purtroppo una realtà quotidiana per gli ucraini da più di mille giorni”, ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri, invitando gli occidentali a non alimentare la “tensione”. Sul fronte diplomatico, intanto, secondo l’agenzia Reuters Vladimir Putin sarebbe disponibile a discutere di un cessate il fuoco con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. “Il presidente ha ripetutamente e coerentemente dichiarato la sua disponibilità al contatto e ai negoziati” ma “nessuno scenario di congelamento del conflitto ci andrebbe bene”: lo ha specificato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Intanto Lloyd Austin ha confermato che l’amministrazione Biden ha approvato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina: “Kiev ha bisogno di cose che l’aiutino a rallentare” la Russia, ha detto il capo del Pentagono. Secondo il Guardian, Kiev avrebbe lanciato per la prima volta missili Storm Shadow di fabbricazione britannica contro obiettivi all’interno della Russia. “La posizione dell’Italia non cambia, non viene modificata, rimane vincolata al caposaldo del diritto internazionale”, ha dichiarato oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’ambito di un question time alla Camera. Sul Fatto di domani seguiremo gli sviluppi della guerra e della sua paventata escalation.


VIOLENZE SESSUALI, VALDITARA RITORNA SULLE POLEMICHE CON AFFERMAZIONI NON VERIFICABILI. “Non ho mai detto che il femminicidio è colpa degli immigrati. Ho detto che nel nostro Paese è in atto un fenomeno di aumento delle violenze sessuali e che a queste violenze sessuali contribuisce anche, è importante l’anche, la marginalità e la devianza conseguenti a una immigrazione irregolare”. A due giorni dal videomessaggio trasmesso durante la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, il ministro dell’Istruzione è tornato sulle polemiche che lo hanno travolto, ribadendo però il concetto: secondo Valditara, visto che alle violenze partecipano gli immigrati per “quasi il 50%, con una percentuale di immigrazione complessiva dell’8% circa, se andiamo a guardare i dati, sono in gran parte fenomeni legati all’immigrazione clandestina, irregolare”. Al ministro oggi è arrivata la solidarietà della premier Meloni e di gran parte del centrodestra, dopo alcune scritte e alcuni simboli anarchici comparsi sui muri del ministero. Sul giornale di domani analizzeremo le parole di Valditara, alla luce del fatto che né il Dipartimento di Pubblica sicurezza, né l’Istat – nello stilare i report periodici sulle violenze sessuali e i loro autori – forniscono, per esempio, la distinzione tra stranieri regolari e clandestini. Qui il commento di Selvaggia Lucarelli.


SCIOPERO DI MEDICI E INFERMIERI CONTRO LA MANOVRA: “ADESIONE ALL’85%, PRONTI ALLE DIMISSIONI DI MASSA”. Adesione alta, fino all’85% secondo i sindacati, per la protesta di medici, dirigenti, infermieri e professionisti sanitari. La mobilitazione contro la Manovra, giudicata “deludente”, è stata organizzata dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, dall’organizzazione dei medici Cimo Fesmed e dalla sigla degli infermieri Nursing Up. Oltre un milione le prestazioni che potrebbero essere saltate: come i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza. Lo scontento è montato per via della riduzione degli stanziamenti rispetto alla somma annunciata dal governo. Per gli infermieri, ad esempio, nel 2025 è previsto un aumento delle indennità pari a soli 7 euro netti. Risorse “insufficienti”, secondo i sindacati, sono state stanziate per i rinnovi dei contratti, la detassazione delle retribuzioni, per l’assunzione di nuovo personale. In una lettera alla premier, le associazioni di medici e infermieri hanno criticato destra e sinistra, unite da una “visione miope” della sanità. Meloni “ha stanziato più risorse in assoluto”, ma spalmate in 5 anni e “ben al di sotto del tasso inflattivo”. Per i sindacati, dunque, le risorse “sono appena sufficienti a mantenere lo status quo” e non smaltiranno le liste d’attesa infinite. Critiche arrivano per i fondi destinati alla sanità privata, “che sfrutta i propri dipendenti senza rinnovare loro i contratti di lavoro da quasi 20 anni, e che si ostina a non riconoscere loro il medesimo status contrattuale dei colleghi del pubblico impiego”. Al Fatto.it, il segretario di Anaao Assomed Pierino Di Silvierio mette in guardia: “Se non arriveranno risposte, saremo disposti ad azioni più estreme. Anche alle dimissioni di massa”. Sul Fatto di domani, la cronaca e le ragioni dello sciopero dei medici.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Commissione Ue, accordo raggiunto su Ribera e Fitto: in serata il voto. “L’accordo è ormai chiuso, è un’intesa a pacchetto che include il sì a Teresa Ribera e Raffaele Fitto”. Lo hanno spiegato fonti parlamentari all’Ansa a margine della conferenza dei capigruppo dell’Eurocamera. “In serata ci attendiamo il voto su tutti i candidati”, hanno aggiunto. I coordinatori della commissione Affari Regionali del Pe chiamati a valutare il candidato commissario Raffaele Fitto sono stati convocati per le 19. Sul giornale di domani vedremo quello che è successo. Nell’intesa è previsto lo scorporamento di alcune deleghe per Oliver Varhelyi, candidato al ruolo di commissario alla Sanità. L’accordo prevede anche che tutti e sei i candidati vicepresidenti, quindi anche Teresa Ribera e Raffaele Fitto, passino con i 2/3 della maggioranza nella valutazione dei coordinatori dei gruppi all’interno delle commissioni competenti.

“Torture nel carcere di Trapani”: arrestati 11 agenti della polizia penitenziaria, 14 sospesi. Sono accusati di tortura e abuso d’autorità, gli agenti ai domiciliari in servizio nel carcere Pietro Cerulli del capoluogo siculo. Altri 14 sono stati sospesi dal lavoro, come stabilito dall’ordinanza di custodia cautelare. Complessivamente sono 46 gli indagati per cui è scattata la perquisizione domiciliare. Le indagini sono partite nel 2021 dopo le denunce di alcuni detenuti del penitenziario trapanese. Avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere. Poi, una volta installate, sarebbero state registrate violenze ripetute da parte degli agenti.

Il nuovo Codice della Strada è legge. Tra le principali novità l’inasprimento delle multe e la sospensione della patente più facile per chi guida con il telefonino in mano o sotto effetto di alcol e stupefacenti, ma anche la stretta sui monopattini con obbligo di targa, casco e assicurazione. Salvini esulta, ma le associazioni delle vittime della strada restano scettiche, vista per esempio la possibilità data ai neopatentati di guidare auto più potenti.

“Modalità anomale per un suicidio”: l’autopsia sulla 15enne trovata impiccata a Piazza Armerina solleva dubbi. Aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell’altalena, la ragazza trovata morta in provincia di Enna. Lo ha stabilito l’autopsia che ha trovato sul cadavere i segni delle corde, poi slacciate dalla madre della giovane nel tentativo di soccorrerla. La 15enne aveva però le mani libere, l’osso cervicale non era spezzato e le scarpe erano pulite, nonostante l’albero si trovi in mezzo al terreno. Elementi che alimentano i dubbi della procura dei minori di Caltanissetta. Gli inquirenti non escludono un caso di revenge porn.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione