Il procuratore Francesco Lo Voi non aveva scelta: doveva iscrivere nel registro degli indagati la presidente del Consiglio Meloni, i ministri Piantedosi e Nordio e il sottosegretario alla Presidenza Mantovano per trasmettere tutto al Collegio dei reati ministeriali informando “immediatamente’” gli indagati permettere loro di presentare memorie o farsi sentire. Lo impone l’articolo 6 comma […]
![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/01/28/med-1200x630-28-1200x630.jpg)
Caso Almasri, l’avviso di garanzia a Giorgia Meloni un atto dovuto. Ecco perché la procura non aveva altra scelta