Quirinale 2022, la diretta dell’elezione del Presidente della Repubblica – Valanga di schede bianche, fumata nera alla prima votazione: risultati
La prima votazione per eleggere il capo dello Stato è durata sei ore. Come annunciato tutti i grandi partiti hanno depositato nell'urna una scheda bianca: in totale sono state 672, esattamente il quorum dei due terzi che avrebbe garantito un'elezione al primo giro. Tra i più votati il magistrato Maddalena (36) e Mattarella (16). Voti anche per lo storico Barbero, Piero Angela, Gratteri e Amadeus
Aggiornato: 21:56
I fatti più importanti
- I risultati: 36 voti a Maddalena, 16 a Mattarella
- Si rivota martedì alle 15
- I risultati: "quorum" di schede bianche
- Le schede bianche sono 672
- Il pallottoliere aggiornato
- Terminato lo spoglio
- Valanga di schede bianche, fumata nera alla prima votazione
- In corso lo scrutinio
- Terminata votazione, a breve inizia scrutinio
- Inizia la chiama dei delegati regionali
- Finita la chiama dei deputati, alle 19.40 comincia quella dei delegati
- Salta internet alla Camera: agenzie di stampa non trasmettono
- Iniziata la chiama dei deputati
- Terminata la chiama dei senatori, seduta sospesa dieci minuti
- Ingresso scaglionato, disinfettante e matita monouso: la procedura anti-Covid
- Cappellacci, il primo al drive-in: "Tutto in massima sicurezza"
- Via i catafalchi, ecco le cabine anti-Covid
- Arriva in ambulanza il primo elettore del seggio "drive-in": è Ugo Cappellacci
- Suona il "cicalino" in Transatlantico, via alle votazioni. Si parte dai senatori
- Fico leggerà solo i cognomi: addio alle schede segnate
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16:21
Ingresso scaglionato, disinfettante e matita monouso: la procedura anti-Covid
Si entra per fasce orarie, cinquanta alla volta, alla sinistra della presidenza e ci si accomoda negli scranni vuoti, indipendentemente dalla propria appartenenza politica. Quando è il proprio turno ci si avvicina alla cabina elettorale e si igienizzano bene le mani sotto l’occhio attento dei commessi parlamentari. Poi ognuno riceve una scheda e una matita monouso. La scheda va nella classica “insalatiera”, l’urna di vimini che raccoglie i voti, e la matita si ripone in un cesto messo all’angolo dell’aula di Montecitorio per poi essere sterilizzata. L’uscita, obbligata, è alla destra della presidenza. È questo il percorso dettato dal Covid ai grandi elettori per il voto del presidente della Repubblica. Tutto procede in un’atmosfera abbastanza silenziosa, insolitamente disciplinata.
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16:18
Renzi in ritardo, corre per votare in tempo
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è arrivato in ritardo alla prima chiama e ha attraversato di corsa il Transatlantico, appena in tempo per partecipare alla votazione.
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16:16
Casellati chiede un minuto di silenzio per Fasano. Ma Fico rifiuta: non è nel protocollo
È iniziata con una piccola incomprensione la prima seduta comune del Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica. Dopo che il presidente, Roberto Fico, ha espresso il cordoglio per la scomparsa del deputato di Forza Italia Enzo Fasano, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per due volte gli ha suggerito di invitare l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio. Ma Fico – dopo essersi consultato con il segretario generale della Camera, Fabrizio Castaldi – ha deciso di soprassedere, perchè il minuto di silenzio non è previsto dal protocollo e perchè in questo caso l’Assemblea è anche seggio elettorale. Nemmeno il 24 maggio del 1992, dopo la commemorazione di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta uccisi il giorno prima nell’attentato di Capaci, il presiedente Oscar Luigi Scalfaro, invitò l’Aula a osservare il raccoglimento.
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16:11
Cappellacci, il primo al drive-in: “Tutto in massima sicurezza”
“È avvenuto tutto in massima sicurezza“. L’ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci è stato il primo fra i grandi elettori a esprimere il voto per il presidente della Repubblica nell’inedito seggio speciale “drive-in” allestito nel parcheggio di Montecitorio per consentire di votare anche a chi è positivo o in quarantena. “Non avendo l’auto mi sono organizzato con un’ambulanza. All’ingresso viene effettuata l’identificazione con il tesserino da parlamentare”, spiega al telefono con l’Ansa. Il Covid, racconta, lo ha colpito “come un banalissimo raffreddore, grazie al vaccino”.
Il deputato di Forza Italia ripercorre la procedura di voto: “In un primo tendone fanno disinfettare le mani, e viene consegnata una busta sigillata con matita e scheda. In un secondo tendone si vota. E nel terzo si inserisce la scheda in un’urna sigillata, con solo la fessura per il foglio. Finito tutto, ho buttato la busta con il materiale e sono tornato sull’ambulanza. Complessivamente sono bastati un paio di minuti, tutto è stato rapido, in totale sicurezza: le persone con cui ho interagito erano bardate come in un reparto Covid. Ora mi seguirò la votazione e lo spoglio dai canali della Camera. E per domani l’organizzazione sarà identica”.
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16:03
Casini (guarito dal Covid) ha votato alla prima chiama
Pierferdinando Casini, che nei giorni scorsi si era ammalato di Covid, è guarito e ha regolarmente votato in Aula a Montecitorio nella prima seduta comune del Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica. Quello di Casini è uno dei nomi in campo per un accordo tra centrodestra e centrosinistra. Dopo aver deposto la scheda nell’urna, l’ex presidente della Camera si è fermato a chiacchierare con la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini, il senatore della Lega Stefano Candiani e la senatrice Paola Binetti: quindi è andato a salutare Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati al banco della presidenza.
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15:59
Due minuti per il voto nel seggio drive-in
Dopo aver atteso qualche minuto a bordo dell’ambulanza su cui è stato accompagnato, Ugo Cappellacci – il primo dei grandi elettori che votano per il presidente della Repubblica nel seggio speciale – è entrato camminando lungo il percorso pedonale nella tensostruttura allestita davanti a Montecitorio tenendo in mano lo smartphone, come se stesse girando un video. Il voto è durato un paio di minuti, al termine dei quali il parlamentare è tornato a bordo dell’ambulanza, che ha subito lasciato via della Missione. Poco dopo un altro grande elettore è entrato nel seggio a bordo di un’auto, sulla quale ha compilato la sua scheda.
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15:57
Transatlantico pieno, i delegati regionali scattano selfie
Transatlantico pieno come non si vedeva da molto tempo alla Camera. A popolare l’ampio spazio davanti l’ingresso dell’Aula non solo i grandi elettori, ma anche numerosi giornalisti. I deputati questori stanno controllando, assieme ai commessi, che tutto si svolga secondo i piani. I più emozionati sono i delegati regionali, alcuni dei quali si scattano selfie con lo smartphone (benché le foto siano vietate).
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15:44
Via i catafalchi, ecco le cabine anti-Covid
I “catafalchi”, le tradizionali strutture con il tetto a volta tenda di velluto pesante, sono stati sostituiti da strutture anti-Covid: tre cabine enormi, una più grande delle altre due per accedervi in sedia a rotelle, rivestite di rosso, campeggiano al centro dell’emiciclo. Al loro ingresso, presidiato dai commessi che distribuiscono le schede ai grandi elettori, ci sono tre distributori di liquido disinfettante.
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15:37
Bossi il primo a votare, poi i senatori a vita. In Aula Cattaneo e Segre, assenti Napolitano e Rubbia
È stato il fondatore della Lega Umberto Bossi il primo grande elettore a votare nella prima chiama dell’elezione del presidente della Repubblica. L’Aula è presieduta congiuntamente dei presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico: quest’ultimo ha spiegato le modalità di voto. Dopo Bossi hanno votato quattro senatori costretti in sedia a rotelle (Piergiorgio Cortellazzo di FI, Matteo Dall’Osso di Coraggio Italia, Lisa Noja di Iv e Leonardo Penna del M5S) poi la senatrice a vita Elena Cattaneo, in stampelle per un incidente (è stata vittima di uno scippo a Milano). Assenti i senatori a vita Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia, mentre sono presenti e hanno votato Liliana Segre, Mario Monti e Renzo Piano.
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15:23
In Transatlantico finestre spalancate in funzione anti-Covid
Correnti gelide in Transatlantico: i finestroni che danno sul cortile di Montecitorio sono spalancati come misura anti-Covid. Benché il voto sia contingentato a gruppi di 50, il corridoio è comunque gremito di parlamentari, giornalisti, staff. C’è anche chi si concede un selfie: ad esempio un gruppo di senatori, tra i quali spunta la chioma rossa di Valeria Fedeli, ex vicepresidente di palazzo Madama che presiedette alle votazioni del 2015.