Morte Lorenzo Parelli, studenti ancora in piazza dopo le cariche. Cinquemila a Roma: “Abolire l’alternanza scuola-lavoro” – diretta
Il corteo nazionale arriverà sotto alla sede del ministero dell’Istruzione in viale Trastevere: protesta anche contro la reintroduzione degli scritti alla maturità. Osservatori di Amnesty alla manifestazione di Torino, i ragazzi: "Nessuna mediazione con chi ci ha caricato"
Aggiornato: 12:45
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12:45
Genova, in mille in corteo contro gli scritti alla maturità
Un migliaio di studenti in piazza anche a Genova contro la decisione di tornare alla maturità scritta. I ragazzi si sono ritrovati nei giardini di fronte alla stazione Brignole e hanno percorso in corteo via XX Settembre, con striscioni che recitano “Immaturi siete voi” e “L’istruzione non è politica“. La manifestazione si è conclusa sotto la prefettura. “Come comitati studenteschi non siamo stati convocati per sei mesi”, accusa Francesco Devoti della Rete studenti medi. “Per sei mesi si è detto che si sarebbe fatta al massimo la prima prova, poi con questo blitz finale il ministero ci ha detto che avremmo fatto anche la seconda. Parlano di ritorno alla normalità, ma sono stati due anni non normali e non si può ritornare alla normalità sulla nostra pelle”.
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12:16
Flop a Milano: appena in cinquanta in piazza Fontana
Partecipazione scarsa da parte degli studenti milanesi alla manifestazione indetta dall’Unione degli Studenti in piazza Fontana a Milano. Circa una cinquantina le persone che si sono riunite a metà mattina per protestare contro il ritorno delle prove scritte alla maturità. I presenti hanno esposto uno striscione con la scritta “Gli Immaturi siete voi, ministro Bianchi bocciato”. Confermata, invece, per il prossimo venerdì una seconda manifestazione a cui saranno chiamate altre sigle di rappresentanza degli studenti e diversi istituti della città.
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11:51
Torino, uova contro la sede dell’Unione industriali
Il corteo degli studenti ha raggiunto poco fa la sede dell’Unione industriali di Torino, dove – dopo aver accesso un fumogeno – i manifestanti hanno lanciato uova contro il palazzo e le forze dell’ordine. Inoltre è stato imbrattato di vernice rossa lo stemma dell’associazione.
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11:47
Cinquemila al corteo di Roma: “Abolire alternanza scuola-lavoro”
“Almeno cinquemila“, secondo gli organizzatori, gli studenti in marcia a Roma dalla Piramide verso il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Via Marmorada è un fiume di giovani che cantano lo slogan “immaturi siete voi”, la frase che compare anche nello striscione in testa al corteo. “Chiediamo un passo indietro sulla maturità. Di essere convocati e ascoltati sulla possibilità che entri in vigore un colloquio orale, su una tesina costruita da studenti e docenti” dice all’AdnKronos Luca Ianniello, coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi. L’esame di Stato non è però l’unica questione: “Chiediamo un tavolo per abolire il percorso attuale scuola-lavoro da ricostruire da zero perché l’alternanza in vigore è una modalità fatta “tanto per”. E siamo in piazza per dire no alla discriminazione dei non vaccinati, alla divisione messa in atto tra noi studenti”. Presenti i collettivi dei licei Righi, Tasso, Morgagni, Orazio, Nomentano, Avogadro, Colonna e Cavour.
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11:33
Il corteo di Roma in marcia: “Il governo non investe, le nostre scuole cadono a pezzi”
“Dovremo fare gli scritti dopo due anni di Covid e di didattica a distanza, durante i quali la nostra istruzione è stata completamente tagliata. Non è possibile che il governo non ci ascolti mai: questo è il nostro futuro e la nostra scuola, dovremmo essere consultati. Ma l’esame è solo uno dei problemi che portiamo in piazza: le nostre scuole cadono a pezzi. Siamo stufi. Il governo non sta investendo abbastanza sulla scuola”. Lo ha detto una studentessa al megafono durante il corteo romano. Subito dopo sono partiti cori di insulti al ministero e al ministro Bianchi.
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11:21
Firenze, critiche alla nuova maturità: “Non si può far finta di nulla dopo il Covid”
Oltre cento studenti hanno partecipato a Firenze alla manifestazione indetta dalla Rete degli studenti medi contro le nuove indicazioni sulla maturità 2022, con il ripristino della prima e seconda prova. Gli studenti hanno sfilato da piazza San Marco a piazza Santo Spirito. L’obiettivo – spiega uno degli organizzatori, Leandro Moscardi – è “esprimere il nostro dissenso verso queste nuove modalità della maturità che costituiscono un ritorno alla normalità. Ma questo è inadeguato: siamo la generazione che è stata più di tutti in dad, abbiamo fatto tutto il triennio col Covid. L’anno scorso abbiamo fatto 70 giorni in presenza, abbiamo delle lacune importanti a causa della dad. Dal ministero non ci hanno ascoltato, non c’è stato alcun confronto riguardo alla maturità. Si vuol far finta che non ci siano stati grossi problemi, ma non è così”, spiega, “noi non abbiamo intrapreso un percorso scolastico normale. Chiediamo che venga eliminata la seconda prova scritta che è molto impegnativa perché è quella che si concentra sulle materie di indirizzo. E chiediamo all’orale di fare una tesina come è stato fatto negli scorsi anni al posto dell’interrogazione su tutto il programma”.
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11:02
In mille al corteo di Torino: “Nessuna mediazione con chi ci ha caricato”
Una settimana dopo le tensioni con le forze dell’ordine, gli studenti torinesi tornano a manifestare per Lorenzo Parelli, il 18enne morto in un incidente sul lavoro durante uno stage aziendale in Friuli. Sono un migliaio i giovani che si sono radunati in piazza XVIII Dicembre per la “passeggiata consapevole“, com’è stata ribattezzata la manifestazione dopo gli incontri di ieri in Questura e Prefettura, perché le attuali norme anti-Covid, col Piemonte in zona arancione, vietano i cortei. Per verificare il rispetto del diritto di manifestare in piazza sono presenti, con tanto di pettorine, anche gli osservatori di Amnesty International. “Per noi questo è un corteo vero e proprio”, rivendicano gli studenti. “Oggi da Torino arriva un segnale importante, da qui si apre una prospettiva di lotta: non abbiamo niente da perdere ma tutto da conquistare. Siamo determinati a ricordare che di lavoro e scuola non si muore“. Concetto ripreso nello striscione in testa al serpentone, che dovrebbe raggiungere il campus universitario Luigi Einaudi passando nei pressi della sede regionale del ministeero dell’Istruzione. In coda anche lo striscione della Fiom.
“Nessuna mediazione con la controparte che la scorsa settimana ci ha caricato. Nessun dialogo, noi rispondiamo con la piazza”, dicono gli studenti, che hanno iniziato a muoversi dal punto di ritrovo. “Abbiamo il dovere di far sì che questa giornata sia l’inizio di un percorso, non c’è nulla da festeggiare: noi ci siamo presi il corteo e dobbiamo dimostrare la nostra rabbia. Questa è l’occasione di organizzarci. Non vogliamo pacche sulle spalle dal Pd che fa finta di essere con noi. Noi ci rappresenteranno mai”, dicono a proposito delle parole del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che aveva auspicato il dialogo tra studenti e forze dell’ordine. “Devono partire altre iniziative nei prossimi giorni. Abbiamo dimostrato che non facciamo un passo indietro neanche con la testa rotta. I fatti noi li portiamo in piazza e non deleghiamo nessuno. Oggi ci riprendiamo la città“. Tra i cori scanditi al megafono: “La nostra protesta non è una passeggiata, ogni scuola sarà una barricata”, “Lorenzo è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai”.
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10:55
Partito il corteo di Roma verso il ministero
“Se non cambierà, lotta dura sarà” è il coro che accompagna la marcia degli studenti romani nel corteo partito da Piramide e diretto verso la sede del ministero dell’Istruzione, a Trastevere. A capo della protesta esponenti del movimento studentesco “La Lupa” e dalla Rete degli studenti medi. Dopo la morte di Lorenzo Parelli gli studenti protestano contro il sistema dell’alternanza scuola-lavoro, la repressione da parte della polizia nelle piazze e soprattutto la decisione del ministro Patrizio Bianchi di far riprendere gli esami scritti per la maturità. “Non è possibile questa modalità dopo due anni di pandemia. Il governo non sta investendo su di noi e sulla scuola. A questo diciamo no. La mobilitazione inizia oggi ma non ci fermeremo qui“, alcune delle frasi urlate dal megafono.
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10:07
Amnesty Italia: “I nostri osservatori alla manifestazione di Torino”
Constatato l'uso eccessivo e non giustificato della forza, da parte di agenti di polizia, nel corso di recenti iniziative studentesche, abbiamo deciso di inviare i nostri osservatori alla manifestazione che si svolgerà oggi a Torino
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) February 4, 2022