Ancora bombe a Kiev, esplosioni vicino alla stazione. Cherson sotto controllo russo: l’annuncio del sindaco. E la Svezia: “Mosca ha violato il nostro spazio aereo”

Un’altra notte di bombe: la Corte penale internazionale indaga sui crimini di guerra russi. L’Onu ha approvato la risoluzione che condanna l’invasione. Zelensky: “Scelta la parte giusta della storia”. Biden: “Putin isolato dal mondo ora più che mai”. Dall’inizio del conflitto 2mila soldati russi morti, altrettante vittime tra la popolazione ucraina

Aggiornato: 09:25

I fatti più importanti

  • 22:06

    Consigliere ministro Interni: “Centrale termica distrutta a Kiev”

    Un grande centrale termica potrebbe essere stata distrutta nell’attacco missilistico vicino alla stazione ferroviaria di Kiev, lasciando probabilmente alcune zone della città senza riscaldamento. Lo ha riferito sui social il consigliere del ministero degli Interni Anton Herashchenko.

  • 22:04

    L’Italia cede una parte delle scorte di petrolio per abbassare i prezzi

    Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha dato il via libera all’adesione dell’Italia alla proposta, su base volontaria, di rilascio coordinato di una quota delle proprie scorte petrolifere promossa dall’Iea, l’Agenzia internazionale dell’Energia, con un contributo di 2.041 milioni di barili – pari a 68,7 barili al giorno per 30 giorni – con l’obiettivo di ridurre il picco di prezzi a cui stiamo assistendo a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. La decisione arriva a conclusione della riunione straordinaria della Iea di cui l’Italia fa parte insieme ad altri trenta paesi.

  • 21:15

    Lavrov: “Congelamento beni russi in Occidente è un furto”

    Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha definito “un furto” il congelamento dei beni russi all’estero deciso dai Paesi occidentali. “Sputano su tutti i principi che hanno stabilito sulla scena internazionale. Questo è un furto”, ha detto in un’intervista ad Al Jazeera.

  • 21:07

    Guerini: “Mail ai parlamentari mostra arroganza regime russo”

     

     

    La dichiarazione del ministro degli Esteri russo Lavrov “è rimbalzata su tutti i siti. La modalità con cui è stata trasmessa al Parlamento italiano e alle altre istituzioni degli altri Paesi dà il senso dell’arroganza del regime russo. Credo che veramente siamo in presenza di una situazione che anche da questo punto di vista rischia di essere esplosiva nella capacità di controllarla. Non solo è lecito ma è doveroso l’aiuto che stiamo dando, il Parlamento ha deciso unanimemente di fornire aiuti all’Ucraina”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervenuto al podcast Metropolis di Gerardo Greco.

  • 21:04

    Delegati di Kiev si dirigono ai colloqui

    La delegazione di Kiev incaricata di condurre i negoziati con la parte russa per la fine della crisi ucraina si sta dirigendo verso la foresta di Bialowieza, al confine tra Polonia e Bielorussia, per un secondo round di colloqui. Lo rende noto l’ufficio del presidente Zelensky.

  • 21:01

    La mail dell’ambasciata russa ai parlamentari italiani: “Sanzioni non resteranno senza risposta”

    I componenti delle Commissioni Difesa di Camera e Senato hanno ricevuto per vie formali una mail dell’ambasciatore russo in Italia con allegata la dichiarazione con cui, nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha fatto sapere all’Ue che le sanzioni “non resteranno senza risposta“. L’ambasciata russa ha spiegato che si tratta di “normale prassi diplomatica“, perché “l’ambasciatore deve inviare questi messaggi ai parlamentari per dovere d’ufficio”, e infatti le due righe di accompagnamento non contengono “alcun messaggio minatorio all’Italia”. Ma la tempistica non è passata inosservata: la mail è arrivata all’indomani del via libera trasversale del Parlamento italiano all’invio di aiuti militari all’Ucraina. E, tra l’altro, nel testo allegato il ministro russo avverte: “I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze armate ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni”.

     

  • 20:55

    Nyt: “Cina chiese a Russia di non invadere prima della fine delle Olimpiadi”

    La Cina, agli inizi di febbraio, ha chiesto alla Russia di non invadere l’Ucraina prima della fine delle Olimpiadi. Lo riporta il New York Times citando fonti dell’amministrazione Biden, secondo la quale Pechino era almeno in parte a conoscenza dei piani di Mosca prima che l’invasione iniziasse la scorsa settimana.

  • 20:53

    Pentagono: “In stallo l’avanzata russa verso Kiev”

    È in stallo l’avanzata russa verso Kiev, dove ieri si stava dirigendo un convoglio lungo 64 chilometri. Lo ha rivelato una fonte del Pentagono, secondo cui la colonna è bloccata in parte a causa della resistenza ucraina, in parte a causa della mancanza di carburante e di cibo per i militari.

  • 20:39

    Macron: “Ho scelto di restare in contatto con Putin”

     

     

    “Noi non siamo in guerra contro la Russia”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando in diretta tv al Paese sulla guerra in Ucraina. “Sappiamo tutto quello che ci lega a questo grande popolo europeo che è il popolo russo, che si è tanto sacrificato durante la seconda guerra mondiale per salvare l’Europa dall’abisso. Siamo oggi al fianco di tutti i russi che, rifiutando che venga fatta una guerra indegna in loro nome, hanno lo spirito, la responsabilità e il coraggio di difendere la pace e che lo fanno sapere in Russia e altrove”.

    “I prossimi giorni di questa prova senza precedenti da decenni saranno ancora più duri“, ha aggiunto Macron. “Non dobbiamo ingannarci, quello che sta succedendo, questi avvenimenti non avranno soltanto conseguenze immediate per qualche settimana. Sono il segnale di un cambiamento epocale. La guerra in Europa non appartiene più ai libri di storia. È qui, sotto i nostri occhi”.

    “Mentre parlo costantemente con Zelensky, ho deciso di rimanere in contatto, fin quando ci riesco e fin quando è necessario, anche con il presidente Putin“, ha concluso, “per cercare instancabilmente di convincerlo a rinunciare alle armi” e “per prevenire il contagio e l’allargamento del conflitto fin quando è possibile”.

  • 20:20

    Viminale: 3.840 profughi arrivati in Italia

    Sono 3.840 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto e fino a mezzanotte del 1° marzo. Si tratta di 1.890 donne, 570 uomini e 1.380 minori. Lo riferiscono fonti del Viminale.