Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Fallita evacuazione delle città. Zelensky: “Annunciano bombe sulle città”. Mosca: “Chi ospita jet ucraini sarà in guerra”
La tregua non regge: "L'uscita dei cittadini fermata dagli attacchi russi". Intorno a Kiev altri bombardamenti. Putin a Macron: "Non attaccheremo le centrali nucleari". Telefonata Draghi-Zelensky: "Pieno sostegno, fa parte della famiglia europea"
Aggiornato: 12:59
I fatti più importanti
- Kiev: "Impossibile accordo su Crimea e Donbass"
- Nuovo lancio di missili su Kharkiv
- "Russia proverà a prendere Kiev tra pochi giorni"
- Colpo di mortaio sui civili durante l'evacuazione
- Blinken: "Stiamo valutando la questione aerei"
- Russia: "Chi ospita aerei ucraini coinvolto nel conflitto"
- "Distrutti bio-laboratori con agenti patogeni"
- Polonia smentisce Usa: "Non daremo aerei a Kiev"
- Putin a Macron: "Non contrario a vertice su centrali nucleari"
- Interrotto il tentativo di evacuare i civili da Mariupol
- Putin a Erdogan: "Kiev tenga conto della realtà esistente"
- “Intera famiglia uccisa davanti ai miei occhi" - Il video del fotografo ucraino
- Colloquio telefonico Macron-Putin
- Russi bombardano punto di evacuazione: "Almeno 3 civili uccisi"
- Unhcr: "Crisi di profughi più veloce dal 1945"
- Inziata l'evacuazione dei civili a Mariupol
- Moody's taglia rating Russia: "A un passo dal default"
- Telefonata tra Erdogan e Putin
- Bennett ha parlato con Zelensky
- Negoziatore russo conferma colloqui lunedì
- Mariupol annuncia evacuazione dei civili
- Oms: "Attacchi a strutture sanitarie"
- Pechino: "Attenzione a impatto negativo espansione Nato"
- Russi vogliono controllo diga di Kaniv
- Donetsk annuncia riapertura corridoi umanitari
-
08:50
Pechino: “Attenzione a impatto negativo espansione Nato”
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone a ogni mossa che “getta benzina sul fuoco” in Ucraina. Wang ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un bilanciato meccanismo di sicurezza europeo. Wang Yi ha inoltre detto a Blinken che gli Stati Uniti e l’Europa dovrebbero prestare attenzione all’impatto negativo sulla sicurezza della Russia dell’espansione della Nato a est.
-
08:40
Kiev: “Violente battaglie a Mariupol e Chernihiv”
Le forze ucraine hanno “combattuto violente battaglie per mantenere determinate posizioni”: a riferirne è stato l’esercito ucraino nel rapporto operativo pubblicato questa mattina e citato dal Guardian. Un’operazione di difesa nella parte orientale del distretto operativo di Donetsk è in corso mentre gli sforzi sono concentrati sulla difesa della città di Mariupol, hanno annunciato i militari. Secondo il rapporto, le forze russe sono state bloccate nell’avanzata verso la regione di Dnipropetrovsk da Balaklia ed è in corso un’operazione per difendere la città di Chernihiv. Il rapporto fa riferimento a “pesanti perdite di armi, equipaggiamento e personale” insieme a quella di 88 aerei ed elicotteri russi.
-
08:37
Zelensky: “Con Biden parlato di sicurezza e sanzioni”
“Come parte del dialogo costante, ho avuto un’altra conversazione con il presidente Usa Joe Biden. Sul tavolo le questioni della sicurezza, il sostegno finanziario all’Ucraina e il proseguimento delle sanzioni contro la Russia”. Così in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
As part of the constant dialogue, I had another conversation with @POTUS. The agenda included the issues of security, financial support for Ukraine and the continuation of sanctions against Russia.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 6, 2022
-
-
08:35
Russi vogliono controllo diga di Kaniv
Le forze russe vogliono assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, situata circa 150 chilometri a sud di Kiev, sul fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: le unità russe – hanno riferito alle prime ore di oggi i militari – stanno tentando di tutto per penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
-
08:34
Donetsk annuncia riapertura corridoi umanitari
I corridoi umanitari dalle città assediate di Mariupol e di Volnovakha, che ieri non hanno funzionato, saranno riaperti questa mattina, secondo quanto dichiara il vicecomandante della milizia filorussa dell’autoproclamata repubblica di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, citato dall’agenzia russa Tass.
“In mattinata i corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga (…) affinché i civili possano lasciare queste aree popolate”, ha detto Basurin ai giornalisti, secondo Tass.
Ieri il leader russo Vladimir Putin ha accusato i “nazionalisti” ucraini di aver impedito alla gente di evacuare quando i corridoi umanitari erano in vigore e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov ha asserito che “nessuno si è presentato”. -
08:05
Ucraina senza tregua: gli sforzi diplomatici
I media ucraini hanno riferito nelle ultime ore di spari contro i civili ed evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel. Almeno tre persone sarebbero state uccise, tra queste una volontaria che aveva appena consegnato cibo per gli sfollati. Le forze armate ucraine lanciano intanto un allarme sulla diga che serve la centrale idroelettrica di Kaniv, di cui i russi, dicono, vorrebbero assumere il controllo. Il sindaco di Mariupol parla di “situazione disperata” in città, dove mancano da giorni elettricità, acqua, riscaldamento ed è difficile reperire forniture mediche e altri beni essenziali.
È questo lo sfondo della nuova offensiva diplomatica avviata ieri a sorpresa dal premier israeliano Naftali Bennet che ieri, dopo le durissime parole di Putin che ha paragonato le sanzioni a una dichiarazione di guerra, ha violato lo Shabbat per volare a Mosca. Tre ore di colloquio nella prima visita di un leader straniero al Cremlino dopo l’attacco a Kiev dopo una breve consultazione con Germania, Francia e Stati Uniti; poi una telefonata al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e a Macron, e un altro volo diretto stavolta a Berlino. Dopo un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz il portavoce del governo tedesco afferma: “L’obiettivo comune resta quello di mettere fine alla guerra il prima possibile. Lavoreremo per questo”.