Guerra Russia-Ucraina, diretta | Usa: “Forze russe molto vicine al centro di Mariupol”. Le truppe lasciano Kiev, “ma non si tratta di un ritiro”. Lo stallo nei colloqui: il nodo di Crimea e Donbass
Parigi fa sapere di non vedere alcuna svolta nei negoziati. Il Cremlino annuncia: “Obiettivi a Kiev e Chernihiv raggiunti”, ma la Cnn: "Nella capitale si combatte ancora". Bombe russe sulle principali città, colpito un edificio della Croce rossa. La Casa Bianca: "Putin è mal informato dai suoi"
Aggiornato: 23:35
I fatti più importanti
- Zelensky: "Negoziati per ora solo a parole"
- Pentagono: "Russi molto vicini al centro di Mariupol"
- Usa: "Iniziato il ritiro delle forze russe da Chernobyl"
- Media: "Russia pronta a un cessate il fuoco a Mariupol"
- Pentagono: "Nessun riposizionamento truppe russe in Donbass"
- La Casa Bianca conferma: "Putin mal informato dai suoi"
- Pentagono: "Piccola percentuale di truppe russe spostate da Kiev"
- Cnn: "A Kiev si combatte ancora"
- Parigi: "Nessuna svolta nei negoziati"
- Kiev conferma: "La Russia sta spostando truppe verso est"
- Putin a Scholz: "Per ora si può pagare il gas in euro"
- Kiev risponde a Lavrov: "Malinteso, Crimea e Donbass sono ucraini"
- Lavrov: "Ucraina ha accettato risoluzione questioni Crimea e Donbass"
- Telefonata Zelensky-Biden: "Altri 500 milioni di dollari in aiuti Usa"
- Lavrov: "Progressi positivi dai colloqui di Istanbul"
- Colloquio Draghi-Putin, Cremlino: "Forniti chiarimenti su pagamento gas in rubli"
- Telefonata Putin-Scholz: "Prosegue confronto su pagamento gas in rubli"
- Mosca: "Obiettivi a Kiev e Chernihiv raggiunti, ora raddoppio sforzi in Donbass"
- Telefonata di un'ora tra Draghi e Putin
- Colloquio telefonico Biden-Zelensky
- Ministero difesa ucraino: "Nessun ritiro di truppe russe da Kiev e Chernihiv"
- Capo negoziatore Mosca: "Ucraina pronta a relazioni di buon vicinato"
- Podolyak: "Grati all'Italia se sarà tra i garanti della pace"
- Negoziatore Kiev: "Paesi garanti obbligati a difenderci in caso di attacco"
- Kiev: 'Referendum su intesa dopo ritiro truppe russe'
- Kiev: "La Russia rilascia mine navali nel Mar Nero"
- In attacchi a Chernihiv un morto e sei feriti
- Telefonata Draghi-Putin nel pomeriggio
- Peskov: "Dai negoziati nessuna svolta"
- A Lysychansk colpito anche un asilo
- Kiev, nella notte 30 bombardamenti
- Cina: "Felici per dialogo Mosca-Kiev"
- Di Maio: "Draghi sentirà Putin"
- Polonia punta a stop import petrolio russo entro fine anno
- Cina: "Cooperazione con Russia non ha limiti"
- Mariupol, evacuazione forzata di un reparto maternità in Russia
- "Attacchi su Chernhiv per tutta la notte"
- Kiev: "Da inizio conflitto uccisi 145 bambini"
- Berlino si prepara al braccio di ferro con Mosca
- Russia valuta vendita grano e greggio in rubli
- Missili su tre impianti industriali nella regione di Khmelnitsky, ovest
- Gb: "Truppe russe in Bielorussia per rifornirsi"
- Bbc, ancora esplosioni su Kiev
- Bombe su Lysychansk (Lugansk): "Ci sono vittime"
- Kiev: "Annuncio ritiro truppe? Fuorviante"
- Usa ai cittadini: "Mosca potrebbe trattenervi in Russia"
- IL PUNTO - Spiragli dai negoziati. Zelensky: "La sovranità e l’integrità territoriale devono essere garantite"
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21:27
Pentagono: “Nessun riposizionamento truppe russe in Donbass”
Per adesso il Pentagono non ha constatato “nessun riposizionamento delle truppe russe in Donbass”, come invece era stato annunciato oggi da Mosca. Lo ha comunicato il portavoce John Kirby in un briefing con la stampa, precisando anche di non aver notato alcun “segno di de-escalation militare”.
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21:03
La Casa Bianca conferma: “Putin mal informato dai suoi”
“Crediamo che Vladimir Putin sia stato mal informato” sull’offensiva russa in Ucraina dai capi delle forze armate e che abbia delle “tensioni” con alcuni suoi consiglieri: lo ha detto, confermando le indiscrezioni di stampa, la direttrice della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo cui le informazioni a disposizione dell’amministrazione evidenziano i problemi della campagna russa in Ucraina. “Non posso rivelare informazioni di intelligence ma siamo d’accordo con l’idea che non venga informato correttamente”, ha ribadito il portavoce del Pentagono John Kirby.
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21:01
Pentagono: “Piccola percentuale di truppe russe spostate da Kiev”
Anche gli Usa confermano lo spostamento di una parte delle truppe russe da Kiev. “Abbiamo visto nelle utlime 24 ore un riposizionamento di una piccola percentuale delle truppe russe nella zona di Kiev, crediamo che alcune di quelle, meno del 20%, si stiano riposizionando in Bielorussia”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, durante un briefing con la stampa. “Ma soltanto una parte e questo è un punto importante, perchè se i russi si stessero veramente ritirando le avrebbero spostate tutte”, ha sottolineato.
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20:54
Cnn: “A Kiev si combatte ancora”
Anche oggi sono stati segnati pesanti combattimenti alla periferia di Kiev, nonostante l’annunciato ritiro dei russi dalle aree intorno alla capitale ucraina. Lo ha rilevato la Cnn sul terreno, segnalando continui colpi di proiettili sparati da entrambi i fronti vicino al sobborgo nord-occidentale di Irpin, oltre a diversi lanci di razzi a intermittenza vicino all’ultimo posto di blocco tra Kiev e Irpin, così come sporadici spari di armi di piccolo calibro.
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20:52
Parigi: “Nessuna svolta nei negoziati”
La Francia non vede “nessuna svolta” nei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha detto in serata il ministro degli Esteri di Parigi Jean-Yves Le Drian.
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20:42
Kiev conferma: “La Russia sta spostando truppe verso est”
“La Russia sta trasferendo parte delle sue forze militari dall’area di Kiev e Chernihiv all’Ucraina orientale”. Lo ha affermato il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, Alexei Danilov, citato da Ukrinform. Una mossa in linea con quanto dichiarato nelle scorse ore da Mosca. Secondo Danilov, “i militari russi stanno andando in direzione di Kharkiv e Donetsk. Lì il nemico sta rafforzando le truppe per cercare di aumentare la pressione sui nostri ragazzi che stanno difendendo l’Ucraina nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk”.
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20:39
Berlino: “Germania pronta a svolgere il ruolo di garante”
La Germania è pronta a svolgere, insieme ad altri Paesi, il ruolo di garante della sicurezza dell’Ucraina una volta terminata la guerra con la Russia. Lo ha comunicato il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, rispondendo alla richiesta che il presidente ucraino Zelensky ha avanzato al cancelliere tedesco Scholz durante una conversazione telefonica. Hebestreit ha però sottolineato che il governo dovrà valutare le implicazioni che avrebbe questa decisione, dal momento che la Germania vuole restare lontana dall’avere un ruolo militare nella guerra in Europa orientale.
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20:36
Putin a Scholz: “Per ora si può pagare il gas in euro”
L’ufficio del cancelliere Olaf Scholz ha spiegato che la Germania continuerà a pagare il gas russo esclusivamente in euro o dollari, come concordato nei contratti firmati in precedenza. Il presidente russo Putin, si legge nella dichiarazione, ha riferito a Scholz che i paesi europei con contratti esistenti potranno continuare a pagare in euro o dollari alla Gazprom-Bank dal 1° aprile poiché è una delle poche banche non coperte dalle sanzioni occidentali. La banca farà convertire il denaro ricevuto in rubli.
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20:34
Macron: “La Croce rossa non può essere presa a obiettivo”
“Oggi è un edificio della Croce rossa a essere stato colpito a Mariupol. Il Comitato Internazionale della Croce rossa (CICR) è un attore neutro e imparziale, che non può essere preso come obiettivo. Come non possono essere presi per obiettivo i civili, il personale sanitario o i malati. Di nuovo, lo dico con forza: tregua e rispetto del diritto umanitario!”: lo scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron.
Aujourd'hui c'est un bâtiment de la Croix-Rouge qui a été frappé à Marioupol. Le CICR est un acteur neutre et impartial, qui ne peut être pris pour cible. Pas plus que les civils, les soignants ou les malades. À nouveau, avec force : trêve et respect du droit humanitaire !
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) March 30, 2022 -
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20:29
Kiev risponde a Lavrov: “Malinteso, Crimea e Donbass sono ucraini”
“Le questioni della Crimea occupata e del Donbass saranno definitamente chiuse dopo il ripristino della sovranità ucraina in questi territori”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, citato dall’agenzia Unian. Nikolenko risponde alle affermazioni del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo cui “l’Ucraina ha accettato la risoluzione delle questioni Crimea e Donbass”: “Lavrov dimostra che c’è un malinteso nel processo negoziale“, dice, “le questioni Crimea e Donbass saranno definitivamente chiuse dopo il ripristino della sovranità dell’Ucraina su di loro. Ai colloqui di Istanbul, la delegazione ucraina ha presentato proposte a Mosca su modi per raggiungere questo obiettivo”.