Guerra in Ucraina, la diretta – Guterres vedrà Putin. Mosca: “Tregua? Con bandiera bianca ad Azovstal”. Draghi, ipotesi missione a Kiev

Il segretario generale Onu atteso a Mosca il 26 aprile. Il presidente russo a Michel: "Ue irresponsabile". Media: “Mosca ha ammesso la perdita di 20mila soldati”. Ma minimizza il bilancio della nave Moskva: "Un morto e 27 dispersi". Attacco su Sloviansk, “forse con bombe a grappolo”

Aggiornato: 11:54

I fatti più importanti

  • 23:33

    IL PUNTO – Cosa è successo oggi

    In un venerdì segnato dal pessimismo diplomatico, l’unico spiraglio è aperto dall’incontro che, martedì al Cremlino, avranno il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Pieno sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite per una tregua”, ha sottolineato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, che ha telefonato proprio a Putin: 90 minuti di colloquio per certificare le distanze tra Europa e Russia. “Sulla necessità di una soluzione militare del conflitto, l’Europa è irresponsabile“, è stato l’attacco di Putin.

    Prima del 9 maggio, è la convinzione che serpeggia nei corridoi dei vertici europei, nulla cambierà. Parlare di tregua, ora, sembra più che mai un’utopia. Anche il premier britannico Boris Johnson non solo ha avvertito che la “guerra potrebbe durare fino alla fine del 2023” ma ha ammesso che questa guerra la Russia “la può vincere”. E Mosca ha delineato i nuovi obiettivi militari: “Il pieno controllo” del Donbass e di tutta l’Ucraina meridionale fino a Odessa, prendendo non solo il corridoio di collegamento terrestre con la Crimea ma anche quello che porta alla Transnistria e bloccando così a Kiev l’accesso al mare.

    Nel Donbass, l’offensiva che il Cremlino vuole decisiva entra intanto sempre più nel vivo. Le operazioni d’assalto puntano in particolare su Sloviansk, nell’oblast di Donetsk, continuando a raggruppare unità militari della 41esima Armata di forze combinate dalla Russia. Nel mirino restano i centri strategici di Rubizhne e Popasna, dove le forze di Mosca hanno aperto il fuoco su un autobus che stava evacuando civili. Pesanti raid anche su Kharkiv, dove l’esercito russo ha rivendicato la conquista di un arsenale con migliaia di tonnellate di munizioni. A Mariupol, dopo la conquista dichiarata dal Cremlino, resta lo stallo intorno al fortino dell’acciaieria Azovstal, dove sono ancora barricati circa duemila combattenti ucraini tra forze del reggimento Azov e truppe regolari dei marines insieme a centinaia di civili. “La tregua – ha avvertito il generale russo Mikhail Mizintsev – inizierà quando le forze ucraine alzeranno le bandiere bianche lungo l’intero perimetro o alcune rotte che portano fuori da Azovstal”.

    La prossima settimana toccherà al sesto pacchetto di sanzioni europee vedere la luce. La Commissione dovrebbe prima presentare il suo lavoro alle capitali europee e poi, dopo l’ormai usuale ciclo di riunioni degli ambasciatori dei 27, le nuove misure entro l’inizio di maggio dovrebbero entrare in vigore. L’ipotesi è che ci si muova sullo stop al petrolio russo, magari prevedendo – come è accaduto per il carbone – un periodo di ‘phasing out‘ e non un embargo immediato, impossibile anche per i contratti in essere. Sarà inoltre allargata la lista delle banche russe escluse dal sistema Swift.

  • 22:04

    Mariupol, “fossa comune con circa mille civili”

    Circa mille civili potrebbero essere sepolti in una fossa comune alla periferia di Mariupol, nel villaggio di Vynohradne. Lo ha affermato il servizio stampa del consiglio comunale di Mariupol su Telegram. “Le immagini satellitari scattate da Planet il 20 aprile mostrano una fossa comune lunga 45 metri e larga 25. Almeno mille residenti di Mariupol uccisi dai fascisti russi possono essere sepolti qui”, si legge nella nota.

  • 21:32

    Mosca: “Sulla Moskva un morto e 27 dispersi”

    Un membro dell’equipaggio morto, 27 dispersi e 396 tratti in salvo dalla Moskva, l’ammiraglia della flotta russa del mar Nero colpita da missili ucraini il 13 aprile al largo di Odessa e affondata. E’ il bilancio fornito dal ministero della Difesa russo, riporta Interfax.

  • 21:31

    Ue ad aziende: “Gas russo si può pagare in euro o in dollari”

    La Commissione europea, con delle Faq pubblicate ad hoc per le aziende europee, indica che i pagamenti del gas russo possono continuare a essere effettuati in euro o in dollari nonostante il decreto varato dal Cremlino lo scorso 31 marzo, secondo il quale i contratti in essere sono rispettati solo dopo la conversione in rubli delle somme dovute. “Le società dell’Ue possono chiedere” alla Russia “di adempiere ai propri obblighi contrattuali come previsto prima dell’adozione del decreto, ovvero depositando l’importo dovuto in euro o dollari”, si legge.

  • 21:01

    Ambasciatore russo: “Sanzioni? Resteremo in piedi”

    “Ovviamente ci sono state difficoltà per l’economia del nostro Paese, come per i Paesi che hanno prodotto le sanzioni. Abbiamo detto che sono un’arma a doppio taglio. Ma sono sicuro che noi resteremo in piedi”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia Serghei Razov a Stasera Italia su Rete 4.

  • 21:00

    Ambasciatore russo: “Rapporti con l’Italia in forte degrado”

    “Devo dire con rammarico che lo stato dei rapporti bilaterali è in forte degrado e non dipende da noi. Ci dispiace l’espulsione di 30 nostri diplomatici e a breve ci sarà una risposta adeguata, come prevede la prassi diplomatica”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Italia Serghei Razov a Stasera Italia su Rete 4. “Per me è una logica strana che per arrivare alla pace devi mandare armi pesanti. Posso solo dire alle autorità italiane che con queste armi verranno uccisi civili e militari russi e questo non gioverà alle nostre relazioni. Ma non tutti gli italiani sono a favore di queste misure”, ha aggiunto l’ambasciatore.

  • 20:55

    Mosca, oppositore Kara-Murza detenuto fino al 12 giugno

    Un tribunale russo ha ordinato la custodia cautelare per il politico di opposizione Vladimir Kara-Murza per presunta diffusione di false informazioni sull’esercito russo. Lo ha reso noto il suo avvocato. Il tribunale distrettuale di Basmanny di Mosca ha ordinato che il 40enne oppositore del Cremlino sia trattenuto in custodia cautelare fino al 12 giugno, ha dichiarato su Facebook il legale Vadim Prokhorov.

  • 19:24

    Ue verso il sesto pacchetto di sanzioni la prossima settimana

    L’Ue, a quanto si apprende da più fonti europee, si appresta a mettere in campo il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca la settimana prossima. Le nuove misure, si apprende ancora, potrebbero contenere lo stop all’import del petrolio, anche se sulle modalità i lavori sono in corso. È possibile che l’Ue vari un periodo di ‘phasing out’ per l’uscita dal petrolio, così come è accaduto con il carbone. Previsto anche l’allargamento della lista delle banche russe escluse dal sistema Swift. Il timing dovrebbe prevedere un primo giro d’orizzonte tra la Commissione e i Paesi membri a inizio settimana e l’adozione nei giorni successivi. 

  • 18:51

    Transnistria minacciata, Moldavia convoca ambasciatore russo

    La Moldavia ha convocato l’ambasciatore russo a Chisinau, dopo le dichiarazioni dei vertici militari di Mosca sulla volontà di conquistare tutta l’Ucraina meridionale per avere anche una “via d’accesso” alla regione separatista filorussa della Transnistria. Lo riferisce il ministero degli Esteri moldavo. 

  • 18:49

    Ancora un incendio in Russia, a Korolyov

    Un incendio di vaste dimensione è avvenuto nel polo industriale di Korolyov, alle porte di Mosca, che ospita numerosi stabilimenti legati alla produzione di energia e componentistica aerospaziale, tra cui TsNIIMash-NII-88, centro scientifico russo dedicato allo sviluppo di razzi e veicoli spaziali, e RKK Energija, società che si occupa di attività correlate al volo spaziale. Le immagini dell’incendio sono state diffuse su diversi canali social ucraini, insieme all’ipotesi che si possa trattare di azioni di sabotaggio anti-russe. Quello di Korolyov non è infatti un caso isolato. Ieri altri due incendi sono scoppiati in Russia, uno all’Istituto di ricerca per la difesa aerospaziale a Tver e un altro all’impianto chimico Dmitrievsky a Kineshma