Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Turchia: “Pronti a negoziare sull’entrata di Svezia e Finlandia nella Nato”. Colloqui Helsinki-Mosca. Zelensky firma legge che vieta i partiti filo-russi
Il presidente Niinisto ha chiamato Vladimir Putin spiegando che l'adesione all'Alleanza è legata ai timori sorti dopo l'invasione dell'Ucraina. Il capo del Cremlino replica: "Sarebbe un errore". Berlino contro Mosca: “Ha scatenato la guerra del grano”. Intanto la procuratrice generale ucraina parla di "11mila casi di crimini di guerra". Esercitazioni aeree russe nel Baltico
Aggiornato: 11:35
I fatti più importanti
- Incontro tra ministri degli Esteri turco e svedese
- Zelensky firma legge che vieta i partiti filo-russi
- Cavusoglu: "Finlandia e Svezia appoggiano il Pkk"
- Turchia: "Nessun veto, vogliamo negoziati con Svezia e Finlandia per l'adesione alla Nato"
- Putin: "Negoziati tra Mosca e Kiev interrotti per colpa degli ucraini"
- Putin: "Se la Finlandia entra nella Nato commette un errore"
- Esercitazioni aeree russe sul Baltico
- Il presidente finlandese a Putin: "Vogliamo entrare nella Nato dopo l'invasione dell'Ucraina"
- Il presidente della Finlandia chiama Putin
- Kiev: "Trattative in corso per evacuare 60 persone da Azovstal"
- Mosca: "Nessuna nostra ostilità contro Svezia e Finlandia"
- Mosca interrompe fornitura di elettricità alla Finlandia
- In Ucraina 227 bambini uccisi e 420 feriti da inizio guerra
- Zelensky: "37 ambasciate hanno riaperto a Kiev"
- IL PUNTO di ieri - 13 maggio
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10:06
Zelensky: “37 ambasciate hanno riaperto a Kiev”
Sono “già 37 le missioni diplomatiche estere” che “hanno ripreso il loro lavoro a Kiev. E sono grato a tutti loro, perché questa è la prova che l’Ucraina è forte e ha prospettive, a differenza della Federazione Russa”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio video citato dall’agenzia ucraina Unian. “Sono fiducioso che altre missioni estere torneranno presto nella capitale”, ha aggiunto Zelensky, auspicando al contempo che “tutte le imprese ucraine che non hanno ancora ripreso le attività, ritornino al lavoro in aree sicure”. Il leader ucraino ha quindi sottolineato che “fornire posti di lavoro e adeguare l’attività economica alle condizioni esistenti è anche un grande lavoro per la difesa, per il nostro futuro”.
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10:03
Dagli Usa possibili sanzioni a banche che aiutano Mosca
Gli Stati Uniti potrebbero estendere le sanzioni alle banche straniere che aiutano la Russia a eludere le sanzioni, ha affermato il vicesegretario al Tesoro americano Adewale ‘Wally’ Adeyemo in un’intervista al New York Times ripresa dall’agenzia russa Tass. “Se fornisci supporto materiale a un individuo sanzionato o a un’entità sanzionata, possiamo estendere il nostro regime sanzionatorio a te”, ha sottolineato. “Voglio chiarirlo ad altri paesi che potrebbero non aver intrapreso azioni sanzionatorie: gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner sono pronti ad agire se fanno cose che violano le nostre sanzioni”, ha aggiunto Adeyemo.
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09:19
Zelensky: “Da guerra rischio crisi alimentare su larga scala”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che la guerra e il blocco russo dei porti ucraini possono “provocare una crisi alimentare su larga scala”. “I russi stanno minacciando apertamente il mondo che ci sarà carestia in decine di paesi – ha detto Zelensky nel suo ultimo videomessaggio – E quali potrebbero essere le conseguenze di una simile carestia? A quale instabilità politica e flussi migratori questo porterà? Quanto si dovrà spendere allora per superarne le conseguenze? Queste sono le domande a cui devono rispondere coloro che stanno ritardando le sanzioni alla Russia o stanno cercando di rinviare gli aiuti all’Ucraina”.
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09:15
Zelensky: “Negoziati complessi per evacuare Azovstal”
Nel suo ultimo video-discorso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di colloqui “molto complessi” con la Russia per far uscire gli ultimi difensori dallo stabilimento Azovstal di Mariupol, aggiungendo che Kiev si avvale di “intermediari influenti”. “Le forze russe bombardano costantemente le acciaierie nel porto meridionale di Mariupol, l’ultimo bastione di centinaia di difensori ucraini in una città quasi completamente controllata dalla Russia dopo più di due mesi di assedio – afferma il presidente ucraino -. Al momento sono in corso trattative molto complesse sulla prossima fase della missione di evacuazione: l’allontanamento dei medici gravemente feriti. Stiamo parlando di un gran numero di persone. E stiamo facendo di tutto anche per evacuare tutti gli altri, tutti i nostri difensori. Abbiamo già coinvolto tutti coloro che nel mondo potrebbero essere gli intermediari più influenti”.
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22:49
IL PUNTO di ieri – 13 maggio
Per la prima volta dall’inizio della guerra, i due (ex) blocchi si parlano: Washington chiama Mosca per chiedere un cessate il fuoco. Lloyd Austin, Segretario della difesa degli Stati Uniti si rivolge al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu: chiede il cessate il fuoco e propone l’avvio delle trattative. La conversazione dura circa un’ora. Austin ha espresso “l’interesse a mantenere la linea di comunicazione” aperta, ma al termine ha precisato che non è stata risolutiva. Kiev colpisce una nave della Marina russa dedita alla logistica vicino all’Isola dei Serpenti, nel Mar Nero. Nel frattempo continuano gli attacchi aerei ad Azovstal e nel Lugansk. Mosca però inizia a ritirare i suoi soldati da Kharkiv, fra le città più colpite dai bombardamenti dall’inizio della guerra. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, durante la sua visita a Hiroshima, ripete quanto già detto nelle scorse ore da Ursula von der Leyen: “La Russia è una minaccia alla sicurezza mondiale”. E intanto il Cremlino smentisce quanto trapelato l’11 maggio: non intende tagliare il gas alla Finlandia, che insieme alla Svezia sta per aderire alla Nato. Invece, da oggi toglierà a Helsinki l’elettricità. “Eravamo preparati”, rispondono da oltre il confine. Si alza la tensione quando il presidente turco Erdogan fa sapere di essere contrario alla scelta finlandese e svedese di aderire all’Alleanza atlantica: “Sostengono i curdi“. Il suo veto mette a rischio l’ingresso dei due Paesi, perché per far sì che avvenga è necessario il voto unanime di tutti gli Stati membri della Nato. Segue, in serata, uno scambio di comunicazioni con la Casa Bianca al termine del quale gli Stati Uniti fanno sapere di essere “Al lavoro per chiarire la posizione della Turchia” sul tema. La vicepremier ucraina Irina Vereshchuk: “Ad Azovstal ci sono oltre 500 feriti”.