Guerra in Ucraina, la diretta – 264 soldati evacuati dall’acciaieria Azovstal: “Portati in aree filorusse, ci sarà scambio di prigionieri”. Zelensky: “Gli eroi ci servono vivi”
A Mariupol è iniziata l'evacuazione dei militari. Finisce la battaglia del reggimento Azov: "Abbiamo respinto i russi per 82 giorni". I 53 feriti gravi sono stati portati in ospedale, gli altri a Olenivka, città in mano ai separatisti. Kiev: "In corso sforzi per salvare chi è rimasto all'interno"
Aggiornato: 11:35
I fatti più importanti
- Kiev: “Ai comandanti è stato dato l’ordine di salvare la vita del personale”
- Zelensky: "Gli eroi ucraini ci servono vivi"
- Evacuati 264 militari dall’acciaieria Azovstal: sono in territorio controllato dai separatisti filorussi
- In corso l'evacuazione da Azovstal - FOTO
- Comandante Azov: "Attuiamo l'ordine di evacuazione"
- Radio Svoboda: "Quarta fossa comune a Mariupol"
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Zelensky: “Continua l’attività diplomatica”
Dopo le trattative che hanno portato all’inizio dell’evacuazione dei militari ucraini dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, Kiev continua “la massima attività diplomatica in altre aree, nell’interesse del Paese”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform, in un discorso alla nazione.
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Kiev: “Ai comandanti è stato dato l’ordine di salvare la vita del personale”
“La guarnigione ‘Mariupol’ ha portato a termine la sua missione di combattimento. Il Comando militare supremo ha ordinato ai comandanti delle unità di stanza ad Azovstal di salvare la vita del personale“, ha affermato lo Stato maggiore ucraino, precisando che “le iniziative di soccorso ai difensori rimasti sul territorio dell’Azovstal continuano”. “I difensori di Mariupol sono gli eroi del nostro tempo. Sono per sempre nella storia”, ha proseguito il comando di Kiev. “Mantenendo le posizioni ad Azovstal, non hanno permesso al nemico di trasferire gruppi fino a 17 gruppi tattici di battaglione (circa 20.000 membri del personale) in altre aree. Ciò ha impedito l’attuazione del piano per la rapida cattura di Zaporizhzhia, l’accesso al confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia” e “ci ha dato l’opportunità di preparare e creare linee difensive, dove si trovano oggi le nostre truppe”, ha spiegato lo Stato maggiore.
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Zelensky: “Gli eroi ucraini ci servono vivi”
“Grazie al lavoro dei militari delle forze armate ucraine, dell’intelligence, della squadra dei negoziati, del Comitato internazionale della croce rossa, e dell’Onu. Speriamo di poter preservare la vita dei nostri ragazzi. Tra di loro ci sono dei feriti gravi. A loro viene fornito aiuto. Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all’Ucraina vivi. E’ iniziata l’operazione per far tornare i nostri militari a casa. E’ un lavoro che richiede delicatezza e tempi”. A dirlo su Telegram è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando dei difensori di Mariupol. Il suo messaggio arriva dopo che il ministero della Difesa di Kiev ha confermato l’avvio dell’evacuazione dei militari asserragliati nell’acciaieria Azovstal.
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23:35
Evacuati 264 militari dall’acciaieria Azovstal: sono in territorio controllato dai separatisti filorussi
L’Ucraina ha confermato l’evacuazione di 264 militari dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Si tratta di 53 soldati feriti, condotti a Novoazovsk, e di 211 altri combattenti portati a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. Questi ultimi saranno poi ricondotti nelle zone in mano alle forze ucraine nell’ambito di uno scambio di prigionieri. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev su Facebook.
La viceministra della Difesa, Hanna Malyar, in un video ha dichiarato: “Il 16 maggio da Azovstal 53 feriti gravi sono stati evacuati in un istituto medico di Novoazovsk per ricevere assistenza medica. Altre 211 persone attraverso il corridoio umanitario sono state consegnate a Olenivka. Verrà effettuata la procedura di scambio per farli tornare a casa. Per quanto riguarda i difensori che restano ancora nell’Azovstal, sono in corso sforzi congiunti”.
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23:10
Kyiv Independent: “Assedio ad Azovstal sembra concludersi”
“L’assedio dell’acciaieria Azovstal sembra concludersi”. Lo scrive il Kyiv Independent, che a supporto della sua tesi cita le dichiarazioni di Denys Prokopenko, comandante del reggimento di Azov. I soldati ucraini ad Azovstal hanno “adempiuto agli ordini” e hanno “impegnato l’esercito russo per 82 giorni“, ha affermato Prokopenko.
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22:02
Reuters: “Una dozzina di bus fuori da Azovstal”
L’agenzia Reuters ha rivelato di aver visto circa una dozzina di autobus che trasportavano combattenti ucraini lasciare l’acciaieria Azovstal.
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21:53
In corso l’evacuazione da Azovstal – FOTO
I soldati feriti del battaglione Azov vengono portati fuori dallo stabilimento Azovstal. Le prime immagini
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21:49
Comandante Azov: “Attuiamo l’ordine di evacuazione”
“I difensori di Mariupol hanno eseguito l’ordine. Nonostante tutte le difficoltà, hanno respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e hanno permesso all’esercito ucraino di riorganizzarsi, addestrare più personale e ricevere armi dai Paesi partner. Nessuna arma funzionerà senza militari professionisti, il che li rende l’elemento più prezioso dell’esercito. Per salvare vite umane, l’intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione (di evacuazione) approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino”. Lo dice in un videomessaggio il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko.
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21:38
Macron: “A fianco di Svezia e Finlandia in caso di aggressione”
Il presidente francese Emmanuel Macron “saluta e sostiene” la decisione di Svezia e Finlandia di chiedere l’adesione alla Nato. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Eliseo, nel quale si sottolinea che la Francia sarà “a fianco” di Stoccolma ed Helsinki in caso di aggressione. “Ogni stato che volesse testare la solidarietà europea, attraverso una minaccia o un’aggressione contro la loro sovranità con qualsiasi mezzo, deve avere la certezza che la Francia sarà a fianco di Svezia e Finlandia. La Francia ribadisce il suo impegno, nei termini dell’articolo 42.7 del trattato sull’Unione Europea, e si tiene pronta a rafforzare la cooperazione in materia di difesa e di sicurezza con questi due partner, attraverso consultazioni strategiche di alto livello e interazioni militari rafforzate”, si legge nel comunicato della presidenza francese. Parigi sottolinea così l’impegno per la sicurezza di Svezia e Finlandia anche prima del completamento dell’iter del loro ingresso nella Nato.
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21:28
La Bulgaria conferma il no all’embargo sul petrolio russo
“La Bulgaria ha dato il suo importante apporto per fermare i flussi di denaro verso Putin rifiutandosi di pagare il gas naturale russo in rubli. Nello stesso tempo non potremmo per adesso aderire all’embargo sul petrolio russo in quanto la nostra unica raffineria purtroppo funziona solo con un mix di petrolio degli Urali. Vorremo far parte delle eccezioni finché non avremo altre possibilità infrastrutturali”. Lo ha dichiarato oggi il premier bulgaro Kiril Petkov dopo il suo incontro con il premier olandese Mark Rutte, in vista a Sofia.