Guerra in Ucraina, la diretta – La Chiesa di Kiev si dichiara indipendente da Mosca. Zelensky a Draghi: “Mi aspetto più aiuti militari”
Nel pomeriggio telefonata fra il presidente ucraino e il primo ministro italiano: "Confronto sullo sblocco dei porti". Continua l'offensiva russa in tutto il Donbass. I filorussi: “Conquistata la città di Lyman, ucraini senza vie per la ritirata”. L’ambasciatore di Kiev: “Berlino ci ha lasciati soli”. Cnn: “Usa pronti a inviare missili a lungo raggio”. Lavrov: “Sarà un serio passo verso l’escalation”
Aggiornato: 15:58
I fatti più importanti
- Chiesa ortodossa ucraina dichiara indipendenza da quella russa
- Incendio in magazzino a Mosca
- Zelensky a Draghi: "Ci aspettiamo più supporto militare"
- Ambasciatore Kiev in Germania: "Berlino ci ha lasciati soli militarmente"
- Kiev: "Severodonetsk accerchiata per due terzi, ma resiste"
- Filorussi: "Tagliate le vie di ritirata agli ucraini nel Luhansk"
- Missile su una caserma a Dnipro: 10 morti e 35 feriti
- LA STORIA - Parla uno degli ucraini deportati in Russia
- Russia avvia sostituzione della polizia a Kherson
- Intelligence Kiev: "Guerra potrebbe durare fino a fine anno"
- Filorussi: "Conquistata la città di Lyman"
- Trovati 70 morti sotto le macerie di uno stabilimento a Mariupol
- Timmermans: "Basta mettere soldi in tasca a Putin"
- Cnn: "Usa pronta a inviare armi più potenti a Kiev. Anche missili a lungo raggio"
- IL PUNTO
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09:32
Timmermans: “Basta mettere soldi in tasca a Putin”
L’embargo energetico contro la Russia serve, ma da solo non basta, secondo il vice presidente della Commissione Ue Frans Timmermans, responsabile dello European Green Deal. In un’intervista a ‘La Stampà, sottolinea che “dobbiamo avere più risorse rinnovabili, essere sempre più indipendenti per gli approvvigionamenti e consumare meno”, nella consapevolezza che la resistenza cominci fra le mura domestiche: “Un grado in meno di temperatura nelle case di 450 milioni di famiglie vale 10 miliardi di metri cubi di gas”. “Un embargo petrolifero aiuta, tuttavia non è un colpo risolutivo – sottolinea – noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili”. Putin ci ricatta con il gas? “Non c’è modo – secondo Timmermans – in cui possa ricattarci col suo gas. Se taglia le forniture farà molto più male a sé stesso che a chiunque altro”. Il passo successivo, dice, è “l’accelerazione verso le rinnovabili, superando anche il problema delle autorizzazioni che richiedono tempi lunghi. Su questo abbiamo proposto di semplificare le regole. Si sveltiscono i progetti e si investe più rapidamente”. Infine si dice “agnostico” sul nucleare: “Una centrale costa molto e richiede tempi lunghi per la costruzione”, “consiglio di ragionare sui numeri a lungo termine, sui tempi e i costi, sulla certezza di avere l’uranio che occorre. Se tutte le risposte sono valide, allora si può fare. Se no, no”.
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08:59
Notte di intensi raid aerei a Sumy
Non è stata una notte tranquilla nella regione di Sumy, situata nel nord-est dell’Ucraina al confine con la Russia. Su Telegram, il governatore Dmitry Zhivitsky ha riferito che nelle scorse ore ci sono stati intensi bombardamenti, mentre da questa mattina la città di Shostka, nel nord della regione, viene bombardata da colpi di mortaio ogni mezz’ora.
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08:57
Governatore Belgorod (Russia): “Donna morta dopo bombardamenti ucraini”
Una donna ha perso la vita dopo essere stata gravemente ferita nel villaggio di confine di Zhuravlevka, nella regione russa di Belgorod. Lo ha scritto su Telegram Vyacheslav Gladkov, governatore di Belgorod, spiegando che la donna ha ceduto alle ferite riportate durante “una giornata intera di bombardamentì’ sul villaggio di Zhuravlevka. Si tratta della terza vittima civile in territorio russo dall’inizio della guerra in Ucraina dopo uno studente di 18 anni di Belgorod e un camionista della vicina Kursk. Il governatore ha chiesto agli abitanti di non recarsi a Zhuravlevka e Nekhoteevka, circa 30 chilometri a nord della città ucraina di Kharkiv, nel nord-est, fino a nuovo avviso.
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08:54
Numerosi attacchi nella regione di Dnipropetrovsk
Attacchi russi nella notte e in mattinata nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina orientale. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, riportato da Ukrinform. “Ci sono stati diversi attacchi. Gravi distruzioni”, ha dichiarato, spiegando che i soccorritori stanno scavando tra le macerie alla ricerca di feriti o vittime. Anche il sindaco di Novomoskovsk, Sergii Rieznik, ha detto che a Dnipro sono state udite esplosioni: “In mattinata sono state segnalate esplosioni, stiamo aspettando informazioni ufficiali dall’amministrazione militare”.
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08:36
Intelligence britannica: “Forze russe cercano di accerchiare Severodonetsk”
“Le forze di terra russe continuano con il loro tentativo di circondare Severodonetsk e Lyschansk, prendendo il controllo di recente di diversi villaggi a nord-ovest di Popasna”, nella regione orientale di Luhansk. Lo afferma l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento sulla guerra in Ucraina pubblicato su Twitter dal sito del ministero della Difesa di Londra. “La Russia sta facendo pressioni sulla sacca di Severodonetsk sebbene l’Ucraina mantenga il controllo di più settori, negando alla Russia il pieno controllo del Donbass”, ha aggiunto l’intelligence.
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08:35
I russi trasferiscono militari ed equipaggiamento dalla Crimea a Zaporizhzhia
I russi stanno trasferendo personale ed equipaggiamento militare dalla Crimea alla regione di Zaporizhia. Lo comunica l’amministrazione militare di Zaporizhzhya, aggiungendo che “il nemico ha sparato contro le posizioni delle truppe ucraine nella regione con mortai, artiglieria e per mezzo della contraerea”. “Inoltre – prosegue il comunicato – il fronte nemico si è ulteriormente rafforzato con un battaglione di carri armati T-62. Dalla penisola di Crimea, la Federazione Russa sta trasferendo le sue forze: non solo truppe di terra, ma anche componenti aeree e navali. È noto che un convoglio di equipaggiamento militare, con circa due dozzine di camion centinati e lo stesso numero di installazioni antincendio “Hail”, è arrivato a Melitopol dalla Crimea”. “L’esercito russo sta costruendo una terza linea di difesa, spostando rinforzi per consolidare e mantenere la sua posizione nell’Ucraina meridionale”.
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08:33
Sale a 9 il bilancio delle vittime a Kharkiv
È salito ad almeno nove, incluso un bambino di 5 mesi, il bilancio delle vittime civili provocate dai bombardamenti russi nella città ucraina di Kharkiv (est), mentre i feriti sono almeno 19. Lo hanno reso noto le autorità locali, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. La città à stata di nuovo presa di mira dal fuoco russo la notte scorsa.
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08:32
Blocco del grano, gli Usa respingono la richiesta di Putin di cessare le sanzioni
Gli Stati Uniti hanno respinto l’appello all’Occidente del presidente russo, Vladimir Putin, affinché revochi le sanzioni economiche imposte a Mosca. Secondo il Cremlino, Putin ha detto al premier Mario Draghi che la Russia libererà le navi che trasportano cereali e fertilizzanti “a condizione che le restrizioni politicamente motivate siano revocate dall’Occidente”. La nuova portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha replicato che “è la Russia che sta attivamente bloccando l’esportazione di cibo dai porti ucraini e sta aumentando la fame nel mondo” e “al momento non si è discusso” della revoca delle sanzioni. La Russia dovrebbe “cessare immediatamente la sua guerra all’Ucraina” che ha avuto un impatto sulla sicurezza alimentare globale, ha aggiunto Jean-Pierre.
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08:31
Onu: “Bilancio vittime civili sale a 4mila”
Sfiora quota 4.000 il bilancio delle vittime civili accertate in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Gli abitanti uccisi finora dalle forze russe sono infatti almeno 3.998 (dato aggiornato a mercoledì), mentre i civili feriti sono almeno 4.693. L’agenzia ritiene comunque che i dati effettivi siano molto più alti.
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08:28
Cnn: “Usa pronta a inviare armi più potenti a Kiev. Anche missili a lungo raggio”
L’amministrazione Biden si sta preparando a inviare all’Ucraina armi più potenti nell’ambito di un nuovo pacchetto la prossima settimana. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione alla Cnn. Si tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lungo raggio, Multiple Launch Rocket System o MLRS, che da tempo sta chiedendo Volodymyr Zelensky. Le armi, prodotte negli Stati Uniti, possono sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina, e secondo Kiev potrebbe essere il punto di svolta nella loro guerra contro la Russia. Un altro sistema richiesto dall’Ucraina è il High Mobility Artillery Rocket System o HIMARS, più leggero dell’Mlrs ma in grado di sparare lo stesso tipo di munizioni. Finora Biden aveva evitato di inviare questi sistemi per timore che l’Ucraina potesse utilizzarli per attaccare all’interno del territorio russo con la conseguenza di una reazione da parte di Mosca, riferiscono le fonti.