Guerra in Ucraina, la diretta – La Chiesa di Kiev si dichiara indipendente da Mosca. Zelensky a Draghi: “Mi aspetto più aiuti militari”
Nel pomeriggio telefonata fra il presidente ucraino e il primo ministro italiano: "Confronto sullo sblocco dei porti". Continua l'offensiva russa in tutto il Donbass. I filorussi: “Conquistata la città di Lyman, ucraini senza vie per la ritirata”. L’ambasciatore di Kiev: “Berlino ci ha lasciati soli”. Cnn: “Usa pronti a inviare missili a lungo raggio”. Lavrov: “Sarà un serio passo verso l’escalation”
Aggiornato: 15:58
I fatti più importanti
- Chiesa ortodossa ucraina dichiara indipendenza da quella russa
- Incendio in magazzino a Mosca
- Zelensky a Draghi: "Ci aspettiamo più supporto militare"
- Ambasciatore Kiev in Germania: "Berlino ci ha lasciati soli militarmente"
- Kiev: "Severodonetsk accerchiata per due terzi, ma resiste"
- Filorussi: "Tagliate le vie di ritirata agli ucraini nel Luhansk"
- Missile su una caserma a Dnipro: 10 morti e 35 feriti
- LA STORIA - Parla uno degli ucraini deportati in Russia
- Russia avvia sostituzione della polizia a Kherson
- Intelligence Kiev: "Guerra potrebbe durare fino a fine anno"
- Filorussi: "Conquistata la città di Lyman"
- Trovati 70 morti sotto le macerie di uno stabilimento a Mariupol
- Timmermans: "Basta mettere soldi in tasca a Putin"
- Cnn: "Usa pronta a inviare armi più potenti a Kiev. Anche missili a lungo raggio"
- IL PUNTO
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16:45
Putin: “L’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile”
Il presidente russo Vladimir Putin nel colloquio con il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha sottolineato che l’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi. Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass.
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16:04
Ambasciatore Kiev in Germania: “Berlino ci ha lasciati soli militarmente”
“Militarmente, l’Ucraina è stata semplicemente lasciata sola da Berlino”: lo ha detto in un’intervista a Bild l’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk. Il rappresentante di Kiev ha criticato l’intervento del cancelliere Olaf Scholz a Davos, da cui emergerebbe una “mancanza di leadership e coraggio”. Secondo Melnyk, Scholz avrebbe dovuto spiegare quali “passi molto concreti” voglia fare Berlino per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. All’interrogativo non ci sarebbero però state risposte, soprattutto rispetto alla fornitura delle armi pesanti necessarie a contrastare l’offensiva russa.
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15:38
Kiev: “Severodonetsk accerchiata per due terzi, ma resiste”
“La città è accerchiata dai russi per 2/3 ma non si è arresa, la città è in feroce difesa”. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare della città di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk. Stryuk ha aggiunto che i russi hanno cercato di occupare la città per una settimana e mezza ma “grazie agli sforzi sovrumani dei soldati ucraini, la città è stata tenuta”. Negli ultimi due giorni, aggiunge, la città è stata incendiata dai continui bombardamenti, ci sono vittime tra la popolazione civile e tra i dipendenti della fabbrica Azot. Ha anche aggiunto che a occhio nudo il 90% del patrimonio immobiliare è danneggiato e il 60% dovrà essere ricostruito.
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15:23
Filorussi: “Tagliate le vie di ritirata agli ucraini nel Luhansk”
Le forze dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk (Lpr) hanno dichiarato di avere tagliato tutte le vie di ritirata per i militari ucraini. Lo riporta la Tass. “Abbiamo tagliato tutte le loro vie di fuga e stiamo monitorando l’intero territorio”, ha detto Andrey Marochko, ufficiale della milizia popolare della Lpr in una trasmissione sul Canale Uno.
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13:48
Putin: “Le pressioni dei Paesi ostili sono quasi un’aggressione”
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito le pressioni esercitate da una serie di Paesi ostili come “quasi un’aggressione”. Lo riporta la Tass.
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12:55
Leader filo-russi a Donetsk: “Porto di Mariupol attivo entro la fine di maggio”
Il porto di Mariupol ricomincerà ad accogliere navi “prima della fine di maggio”, quindi entro quattro giorni. Lo ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, riporta Interfax.
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12:54
Missile su una caserma a Dnipro: 10 morti e 35 feriti
Dieci persone sono morte e circa 35 sono rimaste ferite da un missile lanciato dai russi sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro. Lo ha affermato il capo militare della regione Gennady Korban come riporta Ukrainska Pravda. Secondo Korban, tre missili sono stati lanciati dalla regione di Rostov, uno dei quali ha colpito il bersaglio.
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11:38
Nato: “Invieremo armi fino a quando sarà necessario”
L’invio di armamenti in Ucraina da parte dei paesi membri della Nato dovrà continuare “fino a quando sarà necessario.” Così il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, nell’intervista esclusiva al Tg3, rilancia il controverso tema dell’invio di armi. “E’ un processo che è iniziato a Ramstein – prosegue il numero due dell’Alleanza Atlantica – e noi continueremo ad aiutare l’Ucraina in termini militari, ma anche dal punto di vista umanitario e finanziario”. Il vicesegretario generale conferma poi la linea della Nato: “Come ho già detto e come ha dichiarato anche il segretario Stoltenberg, l’Ucraina può vincere questa guerra”.
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11:36
L’Occidente ha dichiarato guerra totale al mondo russo
L’occidente ha dichiarato guerra totale al mondo russo: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Lo riporta la Tass.