Sesto pacchetto di sanzioni Ue: su Kirill la spunta Orban. Nato: “Pronti a guerra di usura, su cessione territori decide Kiev” – La diretta
Gli ambasciatori europei trovano l'accordo sulle misure contro Mosca: il patriarca resta fuori dalla blacklist. Si intensifica l'assalto a Severodonetsk: i russi hanno occupato gran parte della città. Zelensky: “Mosca controlla il 20% del Paese”. Stoltenberg vede Biden a Washington
Aggiornato: 10:49
I fatti più importanti
- Kiev: "Gli ucraini devono avere armi per proteggere le loro case"
- Osce, richiesta nuova indagine sul massacro di Bucha
- Stoltenberg annuncia la convocazione di un incontro con i rappresentanti di Turchia e Svezia e Finlandia
- Nato, Stoltenberg: "Pronti a una guerra di usura a lungo termine"
- "Putin ha un cancro": il report degli 007 Usa
- Usa sanzionano anche Maria Zakharova e l’oligarca Mordashov
- Via libera ambasciatori Ue a sesto pacchetto sanzioni
- Fonti Ue: 'Kirill escluso dalla lista nera delle sanzioni'
- Kiev: "800 in bunker Azot a Severodonetsk"
- Orban: "Su Kirill rispetteremo decisione congiunta Ue"
- Von der Leyen: "Nessuna scorciatoia a Kiev ingresso Ue"
- Colpito monastero a Svyatogorsk, tre morti
- Zelensky: "Russi occupano 20% territorio ucraino"
- Oggi nuova riunione dei 27 ambasciatori
- "Russi controllano 80% di Severodonetsk"
- IL PUNTO - Cosa è successo mercoledì
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10:12
Zelensky: “Deportati oltre 200mila bambini”
Mosca ha deportato in Russia oltre 200.000 bambini ucraini dall’inizio della guerra: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusando il Cremlino di perseguire una “coerente politica criminale di deportazione del nostro popolo” in aree per lo più remote del Paese. Lo riporta la Cnn. La settimana scorsa il Consigliere della missione permanente ucraina presso l’Onu, Sergiy Dvornyk, aveva detto che dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso i bambini ucraini “rapiti” e portati in Russia dalle autorità occupanti erano almeno 230mila. “Lo Stato russo disperde queste persone sul suo territorio e insedia i nostri cittadini, in particolare in regioni remote – ha commentato Zelensky -. Lo scopo di questa politica criminale non è solo quello di rubare le persone, ma di far dimenticare ai deportati l’Ucraina e impedirgli di tornare”
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09:37
Kiev: “Oltre 260 bambini uccisi”
Oltre 260 bambini hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto oggi su Telegram l’ufficio del procuratore generale di Kiev, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. Dal 24 febbraio scorso i minori uccisi sono 261, ben 18 in più rispetto a ieri, mentre i feriti sono oltre 460, ha precisato l’ufficio del procuratore.
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09:35
Gb conferma: “Mosca controlla maggior parte di Severdonetsk”
La Russia ha preso il controllo della maggior parte della città ucraina di Severdonetsk (est): lo ha confermato l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. La strada principale verso Severdonetsk rimane probabilmente sotto il controllo ucraino, sottolinea il rapporto dell’intelligence pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, ma la Russia continua a guadagnare terreno grazie a una forte concentrazione del fuoco di artiglieria. Tuttavia, prosegue, l’operazione è costata finora perdite tra le truppe russe.
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09:32
Helsinki: “Pensavamo tempi Nato più rapidi”
Quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, abbiamo pensato che il nostro grande vicino non rispettasse l’architettura della sicurezza europea. Questo ha scatenato un processo molto rapido, e già a inizio marzo l’opinione pubblica finlandese era cambiata: prima il 50% era a favore dell’ingresso nella Nato, poi il 60%, ed è stato allora che i partiti hanno iniziato a ripensare i loro obiettivi sulla sicurezza”. Lo dice il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, in un’intervista al Corriere della Sera, spiegando che si aspettava però un ingresso più rapido nella Nato. “Alcuni membri, a cominciare dalla Turchia, hanno espresso riserve. Noi li stiamo cercando di convincere che Finlandia e Svezia porterebbero benefici – afferma -. Pensavo che saremmo diventati membri rapidamente, ora è difficile fare previsioni”. “Spero però – aggiunge – che saremo invitati al summit Nato di Madrid a fine giugno”.
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09:24
Mattarella: “Restare uniti in ricerca dialogo”
“L’Italia e tutta la comunità internazionale, hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione della Festa della repubblica.
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09:20
Moglie Zelensky: “Cedere territorio è cedere libertà”
Cedere territorio ucraino alla Russia significherebbe “cedere una libertà” e non porrebbe fine all’invasione del Paese da parte del presidente Vladimir Putin: lo ha detto ai microfoni dell’emittente americana ABC News la first lady ucraina Olena Zelenska.”Non puoi semplicemente cedere… parti del tuo territorio. È come cedere una libertà”, ha detto Zelenska. “Anche se prendessimo in considerazione i territori, l’aggressore non si fermerebbe. Continuerebbe a premere, andrebbe sempre più avanti, continuerebbe a lanciare sempre più attacchi contro il nostro territorio”, ha aggiunto.
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09:18
“Russi controllano 80% di Severodonetsk”
Si combatte ancora nelle strade di Severodonetsk, ma le forze russe controllano ormai circa l’80% di questa città strategica dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk, Serhiy Gayday, secondo quanto riporta la Cnn. “In alcune strade, i nostri difensori hanno successo”, ha detto Gayday sottolineando che sei soldati russi sono stati catturati. I combattimenti continuano anche nei villaggi a sud e ad ovest della città, mentre le truppe di Mosca cercano di circondare completamente le difese ucraine.
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09:16
Wsj: “Centinaia di soldati russi hanno disertato”
Centinaia di soldati russi sono scappati dalla guerra in Ucraina o si sono rifiutati di prendervi parte nella battute iniziali dell’invasione. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali le diserzioni e i rifiuti a intervenire mettono Mosca in difficoltà su come punire i soldati che si sono tirati indietro. Finora le sanzioni sono state limitate al licenziamento formale ma il fatto che la Russia non abbia dichiarato guerra a Kiev riduce le chance di presentare accuse penali contro i disertori.
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09:14
Kiev: “Missile su Leopoli, cinque feriti”
“Un missile ha colpito il tunnel ferroviario di Beskydy nei Carpazi”, ferendo almeno “5 persone, che non sono in pericolo di vita”. Lo ha confermato su Telegram il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, riferendosi alle esplosioni udite in serata nella regione di Leopoli e denunciando il “tentativo di interrompere le forniture occidentali di armi e carburante all’Ucraina”
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23:21
IL PUNTO – Cosa è successo mercoledì
Si chiamano Himars e hanno una gittata di circa 80 km i nuovi missili più avanzati che Joe Biden ha promesso a Kiev. Il vantaggio di questi sistemi è che consentiranno agli ucraini di colpire oltre le linee russe mantenendo una distanza di sicurezza dall’artiglieria nemica. In questo modo potranno minacciare anche i depositi delle forniture russe, aumentando i problemi logistici dell’armata di Putin. L’Ucraina ha “assicurato” che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli Usa per colpire obiettivi in Russia, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.
“Riteniamo che gli Stati Uniti stiano deliberatamente e in modo mirato gettando altra benzina sul fuoco“, è stata la reazione di Mosca, affidata al portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Tali consegne non contribuiscono a risvegliare il desiderio della leadership ucraina di riprendere i colloqui di pace“, ha detto Peskov, ribadendo però l’apertura da parte del Cremlino a un incontro tra Putin e Zelensky.
Sul campo continuano gli scontri a Severodonetsk. Le forze russe hanno preso il controllo della parte orientale della città, ha riferito Kiev, ma sono state respinte altrove. Nel frattempo, i civili si sono rifugiati nei bunker della fabbrica chimica Azot, dove però potrebbero esserci ancora depositi di sostanze chimiche pericolose. Un altro fronte aperto è lo sblocco del grano fermo nei porti ucraini: “Non usatelo come arma”, è stato l’appello lanciato dal Papa. Mentre il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha annunciato che sarà la Turchia a organizzare lo sminamento dei porti ucraini, in modo da sbloccare le esportazioni.