Onu: “Condanna tre militari è crimine di guerra”. Filorussi: “A Severodonetsk circondato l’impianto Azot” – diretta
Nella città contesa i russi hanno distrutto il palazzo del ghiaccio, denuncia il governatore di Lugansk. L'esercito ucraino: "Un'unità russa si è rifiutata di combattere". Podolyak: "Perdiamo tra i cento e i duecento uomini al giorno, ci servono armi". La Francia si dice pronta a sbloccare il porto di Odessa
Aggiornato: 10:49
I fatti più importanti
- Onu: "Processo a tre militari è crimine di guerra"
- Filorussi: "Circondato Azot"
- Francia: "Pronta operazione per sbloccare Odessa"
- Filorussi ai militari Azot: "Arrendetevi"
- Lavrov: "Russia aperta al dialogo, ma il tango si balla in due"
- Separatisti Donetsk: "Le nostre truppe si avvicinano a Sloviansk"
- Zelensky: "Severodonetsk è ancora in piedi"
- Governatore Kharkiv: "Cinque civili uccisi dalle bombe"
- "Distrutto il palazzo del ghiaccio, uno dei simboli di Severodonetsk"
- Esercito Kiev: "Unità russa rifiuta di combattere a Kharkiv"
- Intelligence Uk: "Carenza medicinali a Kherson, rischio colera a Mariupol"
- "I russi vogliono prendere la regione di Lugansk entro il 12 giugno"
- Macron: "Forniremo armi pesanti a Kiev"
- Putin: "La mia impresa come quella di Pietro il Grande"
- Kiev: "Stiamo perdendo, dipendiamo dalle armi dall'Occidente"
- Sei civili uccisi in bombardamenti a Dnipropetrovsk
- Inviato russo all'Onu: "Nessuno pensava di vincere la guerra in sette giorni"
- Procuratrice ucraina: "Contro britannici e marocchino condanne farsa"
- Zelensky: "Con Macron stiamo coordinando i passaggi per adesione all'Ue"
- Esercito Kiev: "Respinti gli assalti russi a Severodonetsk"
- Podolyak: "Perdiamo tra i cento e i duecento uomini al giorno"
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15:54
Russia: “Esercitazione con 3mila soldati a Kaliningrad”
Oltre 3.000 soldati e più di 300 mezzi da combattimento sono coinvolti in un’esercitazione per respingere un attacco nemico nella regione di Kaliningrad. Lo ha reso noto il servizio stampa della flotta baltica, riporta Interfax. “L’addestramento al combattimento coinvolge più di 3.000 soldati, oltre 300 pezzi di combattimento e attrezzature speciali, inclusi carri armati T-72B3, veicoli da combattimento di fanteria BMP-2 e BMP-3, sistemi di artiglieria semovente Msta-S, Uragan e Grad MLRS, e altre attrezzature che sono in dotazione alle unità militari della flotta”, ha affermato la fonte.
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15:52
Zelensky a Wallace: “Grazie per sostegno Kiev”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Londra per il suo ruolo di primo piano nel sostenere l’Ucraina, nel corso della visita a Kiev del ministro della Difesa britannico Ben Wallace. “Le parole si trasformano in fatti. Questo è ciò che fa la differenza tra i rapporti tra Ucraina e Gran Bretagna e quelli tra l’Ucraina e altri Paesi”, ha detto il presidente ucraino. “Armi, finanze, sanzioni: in questi tre dossier, la Gran Bretagna mostra la sua leadership”, ha proseguito Zelensky in un video pubblicato sul suo account Telegram.
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15:49
Wallace a Kiev: “Nuove armi Gb”
Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha compiuto oggi una visita a sorpresa a Kiev – dove è già stato dopo l’inizio della guerra il premier Boris Johnson – e ha avuto un faccia a faccia non solo con il collega Oleksii Reznikov, ma anche il presidente Volodymyr Zelensky. Secondo una nota governativa diffusa a Londra, Wallace ha potuto fare il punto in prima linea sull’andamento del conflitto e ha discusso degli aiuti del Regno Unito all’Ucraina: in primo luogo di quelli militari, con un riferimento al possibile invio di “nuove armi”. Ribadito “l’obiettivo comune di consentire all’Ucraina di liberarsi dall’occupazione illegale russa”. In un video diffuso sui social si vede fra l’altro Wallace rivolgersi a Zelensky da pari a pari, ed elogiarlo per “il buon lavoro” fatto finora.
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15:46
Filorussi ai militari Azot: “Arrendetevi”
I circa 800 tra militari e civili rifugiati nello stabilimento chimico Azot, a Severodonetsk, hanno cercato contatti per avviare negoziati. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, citando un rappresentante dei separatisti del Lugansk. “Ai militanti ucraini nascosti nello stabilimento Azot, è stato spiegato che devono deporre le armi e arrendersi, non si accettano altre condizioni”, ha detto l’esponente filorusso.
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15:27
Svezia: “Puntiamo a progressi con Turchia”
“La nostra ambizione è di fare progressi, in uno spirito costruttivo, sulle questioni sollevate dalla Turchia“. Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese Ann Linde, sottolineando in Parlamento – riportano diversi media internazionali – che il suo Paese punta a compiere passi avanti con Ankara, in vista dell’adesione alla Nato. “La nostra richiesta ha ricevuto ampio sostegno tra i membri” dell’Alleanza, ha ricordato Linde.
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15:23
Stoltenberg in visita in Finlandia e Svezia
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in vista del summit dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza che si terrà a Madrid a fine mese, sarà in visita domenica 12 e lunedì 13 in Finlandia e Svezia, due Paesi che hanno deciso di chiedere di entrare nella Nato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Lo comunica l’Alleanza atlantica. A Helsinki Stoltenberg vedrà, tra gli altri, il presidente Sauli Niinisto e il ministro degli Esteri Pekka Haavisto; a Stoccolma, lunedì, la prima ministra Magdalena Andersson e il suo governo.
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15:19
Scholz: “Chi vuole entrare in Ue deve accettare le sue regole”
Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, chi vuole entrare nella Ue deve accettare l’intero regime di valori e regole legate all’Unione, vale a dire tutti gli accordi, le posizioni in materia di democrazia, di apertura della società, la politica comune nei confronti di altri Paesi, e anche il regime di sanzioni contro la Russia. Rispondendo ai giornalisti in una conferenza stampa oggi a Pristina al termine di un colloquio con il premier kosovaro Albin Kurti, Scholz ha detto che l’aggressione russa all’Ucraina richiede una presa di posizione molto chiara. E alla domanda se la Serbia debba decidersi se stare con la Russia o con la Ue, e scegliere se aderire alle sanzioni o continuare ad ‘approfittare del gas russò, ha risposto affermando che nessuno nel processo negoziale deve farsi delle illusioni, e che è chiaro quale sia il percorso verso l’Europa. A questo riguardo, sulle sanzioni a Mosca, il cancelliere ha elogiato la dirigenza kosovara, definita un partner affidabile che ha sostenuto tutte le misure adottate dalla Ue.
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15:17
Johnson: “Faremo il possibile per rilascio britannici”
Il premier britannico, Boris Johnson, si è detto “sconvolto” per le condanne a morte inflitte ai due britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner da parte dei filorussi del Donetsk e ha ordinato ai ministri di fare “tutto ciò che è in loro potere” per ottenerne il loro rilascio. Lo scrive il Guardian. “Condanniamo la falsa condanna a morte di questi uomini. Non c’è alcuna giustificazione per la violazione della protezione a cui hanno diritto – ha precisato il portavoce di Downing Street -. La nostra priorità è lavorare con il governo ucraino per cercare di assicurarne il rilascio il più rapidamente possibile”.
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15:11
Kiev: “Attacchi contro Chernihiv e Sumy”
Le truppe russe hanno aperto il fuoco nelle zone di confine della regione nord-orientale di Sumy e in quella settentrionale di Chernihiv per sette volte nella giornata di oggi: ha detto il Ministero degli Affari Interni ucraino citato da Ukrinform. “Oggi il nemico ha già sparato sulle zone di confine della Regione di Sumy e della Regione di Chernihiv con sistemi di mortaio e artiglieria per sette volte”, ha dichiarato il ministero. La scorsa notte l’esercito di Mosca ha aperto il fuoco sulla zona di Sumy con sistemi di mortaio per tre volte.
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15:06
Zelensky: “Mosca ha violato 400 trattati internazionali”
La Russia ha violato, dal 2014, circa 400 trattati internazionali. Lo ha sottolineato il presidente Volodymyr Zelensky intervenendo al vertice democratico di Copenaghen, secondo quanto riporta l’Unian. “Solo durante la guerra tra Russia e Ucraina – e dura, ve lo ricordo, non da 24 febbraio, ma dal 2014 – la Russia ha violato circa quattrocento diversi trattati internazionali di cui i nostri Stati sono parte”, ha detto Zelensky citando, tra i vari esempi, la Carta delle Nazioni Unite, la Convenzione delle Nazioni Unite sulla repressione del finanziamento del terrorismo, quella sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nonché una serie di convenzioni che disciplinano le leggi ed i costumi di guerra “La democrazia è sempre rispetto per le parole e anche il diritto internazionale è rispetto per le parole. Ma funzionano e possono vincere negli scontri solo quando sono sostenute dall’azione”, ha concluso.