Onu: “Condanna tre militari è crimine di guerra”. Filorussi: “A Severodonetsk circondato l’impianto Azot” – diretta
Nella città contesa i russi hanno distrutto il palazzo del ghiaccio, denuncia il governatore di Lugansk. L'esercito ucraino: "Un'unità russa si è rifiutata di combattere". Podolyak: "Perdiamo tra i cento e i duecento uomini al giorno, ci servono armi". La Francia si dice pronta a sbloccare il porto di Odessa
Aggiornato: 10:49
I fatti più importanti
- Onu: "Processo a tre militari è crimine di guerra"
- Filorussi: "Circondato Azot"
- Francia: "Pronta operazione per sbloccare Odessa"
- Filorussi ai militari Azot: "Arrendetevi"
- Lavrov: "Russia aperta al dialogo, ma il tango si balla in due"
- Separatisti Donetsk: "Le nostre truppe si avvicinano a Sloviansk"
- Zelensky: "Severodonetsk è ancora in piedi"
- Governatore Kharkiv: "Cinque civili uccisi dalle bombe"
- "Distrutto il palazzo del ghiaccio, uno dei simboli di Severodonetsk"
- Esercito Kiev: "Unità russa rifiuta di combattere a Kharkiv"
- Intelligence Uk: "Carenza medicinali a Kherson, rischio colera a Mariupol"
- "I russi vogliono prendere la regione di Lugansk entro il 12 giugno"
- Macron: "Forniremo armi pesanti a Kiev"
- Putin: "La mia impresa come quella di Pietro il Grande"
- Kiev: "Stiamo perdendo, dipendiamo dalle armi dall'Occidente"
- Sei civili uccisi in bombardamenti a Dnipropetrovsk
- Inviato russo all'Onu: "Nessuno pensava di vincere la guerra in sette giorni"
- Procuratrice ucraina: "Contro britannici e marocchino condanne farsa"
- Zelensky: "Con Macron stiamo coordinando i passaggi per adesione all'Ue"
- Esercito Kiev: "Respinti gli assalti russi a Severodonetsk"
- Podolyak: "Perdiamo tra i cento e i duecento uomini al giorno"
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15:03
Russia: “85% popolazione si dice patriota”
Un’ampia maggioranza dei russi, l’85% si definisce patriota. È quanto rileva un sondaggio della Public Opinion Foundation, come riporta l’agenzia Interfax, precisando che nel 2006 la percentuale era pari al 57%. Inoltre in base alla rilevazione quasi due terzi della popolazione russa (il 65%) ritiene che chi non conosce la storia nazionale non possa definirsi patriota. I dati sono stati raccolti a maggio su un campione di 1.500 intervistati, provenienti da 53 diverse regioni del paese.
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15:01
Mariupol, bruciate tonnellate di semi e olio di girasole
Migliaia di tonnellate di semi di girasole e olio sono andate distrutte in un incendio che sarebbe stato causato dai russi durante il tentativo di ripristinare i servizi di alimentazione elettrica di un impianto di trasformazione a Mariupol. Lo ha reso noto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko, citato da Ukrinform. L’incendio è scoppiato nell’impianto Satellite, situato nel distretto di Livobereahnyi, specializzato nella raccolta e nella trasformazione dei semi di girasole in olio. Secondo Andriushchenko, le autorità di occupazione della città stanno cercando di nascondere alla leadership russa la vera entità delle perdite, poiché questi prodotti dovevano essere portati in Russia
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12:51
Lavrov: “Russia aperta al dialogo, ma il tango si balla in due”
La Russia è aperta al dialogo, ma “bisogna essere in due per ballare il tango”. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riporta la Tass, rispetto alla via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina. “Siamo ancora aperti al dialogo, ma bisogna essere in due per ballare il tango, mentre i nostri partner occidentali finora hanno ballato la break-dance da soli”, ha dichiarato il capo della diplomazia russa.
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12:32
Sindaco Mykolaiv: “Colpito un deposito portuale di grano”
Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, denuncia che la città continua a essere bombardata quotidianamente dall’artiglieria russa da tutte le direzioni: un porto privato della città, che è uno dei più grandi depositi di grano in Ucraina, è stato colpito. Il distretto è stato danneggiato, con quattro siti di stoccaggio bruciati e tutto il grano all’interno perso. Alla Bbc Newsday, il sindaco afferma che le linee di combattimento si sono spostate un po’ avanti e un po’ indietro, ma gli ucraini hanno attrezzature sufficienti solo per difendere la città, non per attaccare.
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12:28
Separatisti Donetsk: “Le nostre truppe si avvicinano a Sloviansk”
Unità militari dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) si stanno avvicinando alla città di Sloviansk, ancora sotto il controllo ucraino: lo dichiara il quartier generale della difesa territoriale della Dpr, citato dall’agenzia statale russa Ria Novosti. Il raggruppamento di truppe delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, con il supporto delle forze armate russe, ha aggiunto di avere il controllo di 235 insediamenti nella Dpr , tra cui Trypillya, Vladimirovka, Stavki e Lipovoe.
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12:25
Governatore Kharkiv: “Due civili morti nelle ultime 24 ore”
“Nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi sono morti due civili e ne sono stati feriti 15. Nei villaggi vicini alla regione sono morte quattro persone e 12 sono state ferite, tra cui un bambino di 12 anni”. Lo ha scritto su Telegram Oleg Synegubov, governatore regione di Kharkiv.
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12:24
Procura generale ucraina: “Da inizio conflitto morti 263 bambini”
Dall’inizio del conflitto in Ucraina sono morti 263 bambini, mentre 491 sono rimasti feriti. Lo riporta la procura generale di Kiev nel proprio bollettino quotidiano pubblicato sui media ucraini.
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12:22
Guardia frontiera ucraina: “Chernihiv attaccata con i lanciamine”
“Stamattina, nella regione di Chernihiv, è stata attaccata con i lanciamine la città di Hremiach. Ci sono stati circa venti lanci”. Lo ha detto a Suspilne Halyna Scekhovtsova, portavoce delle guardie di frontiera nella regione di Cernihiv.
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12:20
Governatore Lugansk: “Severodonetsk ancora sotto il controllo ucraino”
Severodonetsk, la città del Donbass contesa da giorni, “rimane sotto il controllo dell’Ucraina” Lo ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Serhii Haidai, aggiungendo che “l’intera regione libera di Lugansk è sotto il fuoco pesante. A Severodonetsk continuano feroci battaglie di strada. Stiamo esaurendo il nemico”.
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12:17
Due cittadini ucraini condannati a 13 anni per tradimento
Il tribunale distrettuale di Shevchenkivskyi, a Kiev, ha condannato due cittadini ucraini a 13 anni di reclusione per tradimento e aver partecipato con le truppe russe all’occupazione della regione di Kherson, riporta l’Ukrainska Pravda. “I pubblici ministeri hanno dimostrato in tribunale che due residenti della Repubblica autonoma di Crimea si sono schierati dalla parte del nemico e nel 2014 e nel 2020 hanno firmato contratti con le forze armate russe. Nell’esercito di occupazione nel febbraio 2022 hanno partecipato alle ostilità sul territorio delle aree di Nikolaev e Kherson”, scrive il tribunale. L’indagine ha dimostrato che dal 25 al 28 febbraio i detenuti hanno combattuto con la difesa aerea delle truppe russe vicino alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka nella città di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Il primo marzo sono entrati in combattimento vicino a Bashtanka nell’area di Nikolaev e il giorno successivo sono stati fatti prigionieri dalle unità ucraine.