Bild: “Scholz a Kiev con Draghi e Macron prima del G7”. Incendio dentro all’impianto chimico Azot dopo raid russo – La diretta
Ursula von der Leyen in visita nella capitale: "Ucraina è sulla strada giusta verso l'Europa". Zelensky: "Ora è il momento decisivo per il nostro ingresso". A Kherson consegnati a 23 residenti i primi passaporti russi. Putin firma legge contro le sentenze della Cedu
Aggiornato: 10:49
I fatti più importanti
- Putin firma legge contro sentenze Cedu
- Bild: "Scholz a Kiev con Draghi e Macron prima del G7"
- Kiev: "Incendio ad Azot dopo raid russo"
- Mariupol, Russi cambiano nome a 'Piazza della Libertà'
- "Pesanti perdite russe, nuovo ospedale da campo a Belgorod"
- Commissione inchiesta Onu giunta in Ucraina
- Von der Leyen visita soldati in ospedale a Kiev
- "Senza corrente distrutti Bakhmut e Kramatorsk"
- Arrivata von der Leyen a Kiev
- Zelensky e Biden a confronto
- "A Mariupol morti 24 bambini"
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17:05
Kuleba: “Discusso con Polonia di armi”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha reso noto di aver parlato con il suo omologo polacco Zbigniew Rau per discutere delle future consegne di armi pesanti all’Ucraina. Kuleba in un tweet ha scritto di aver discusso anche delle future sanzioni dell’Unione europea contro la Russia.
I had a call with my Polish counterpart and friend @RauZbigniew this morning to discuss next deliveries of heavy weapons to Ukraine and the seventh EU sanctions package on Russia. I also conveyed my support to his important efforts as Chairperson-in-Office of the OSCE.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) June 11, 2022 -
16:56
Onu: ‘7,3 milioni di ucraini fuggiti all’estero’
Sono 7,3 milioni gli ucraini fuggiti all’estero a seguito della guerra, più della metà di loro si trovano in Polonia. Sono i dati aggiornati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Gli sfollati interni sono più di 7 milioni.
Prima dell’invasione russa l’Ucraina contava 37 milioni di abitanti. -
16:34
Ripresa connessione fra Aiea e centrale Zaporizhzhia
L’operatore nazionale delle centrali ucraine ha ripristinato la connessione Internet tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e i server della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che è occupata dalle forze russe. Lo riporta il Guardian. L’operatore Energoatom ha ricordato che la connessione era stata interrotta il 30 maggio ma è stata ripristinata il 10 giugno. La connessione consente all’Aiea di riprendere il monitoraggio dei dati sul controllo del materiale nucleare nell’impianto.
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16:08
“Fino a 300mila tonnellate di grano distrutte dalle bombe”
Fino a 300.000 tonnellate di grano, immagazzinate al porto ucraino di Mykolaiv sul Mar Nero, potrebbero essere state distrutte dai bombardamenti russi della scorsa settimana, ha detto oggi il ministro dell’agricoltura ucraino Taras Vysotskyi ripreso dal Guardian. Parlando alla tv nazionale, il ministro ha affermato che, secondo i registri, all’inizio della guerra i magazzini di uno dei più grandi terminal agricoli dell’Ucraina nel porto di Mykolaiv sul Mar Nero contenevano da 250.000 a 300.000 tonnellate di grano e mais. La notizia arriva dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che a causa del blocco all’export ucraino il mondo rischia di dover affrontare una “grave crisi alimentare e una carestia” rivolgendosi ai delegati allo Shangri-La Dialogue a Singapore.
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15:17
“Decisione finale spetta al Consiglio europeo”
La decisione finale spetterà al Consiglio europeo, probabilmente già al vertice di fine giugno. Tra gli Stati membri, a quanto si apprende, permangono divergenze sulla candidatura di Kiev. Nella categoria degli scettici Svezia, Danimarca, Olanda e Portogallo mentre Germania e Austria si mostrano indecise. I Paesi dell’Europa dell’Est, Polonia in testa, sono tutti a favore e lo stesso vale per l’Italia come per Spagna e Grecia, sebbene con minore entusiasmo. La Francia, finora, non si è mostrata favorevole. Ma a Bruxelles, sulla posizione che prenderà Emmanuel Macron in vista del vertice europeo, c’è estrema prudenza anche perché la Francia, fino a fine giugno, detiene la presidenza del semestre europeo. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen non farà alcun annuncio nel corso della sua visita di oggi a Kiev. Il suo obiettivo è che l’Ue arrivi ad una decisione che tenga assieme tutti e 27 Paesi membri e non scontenti Kiev.
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15:15
Zelensky e von der Leyen: conferenza congiunta
Zelensky e Ursula von der Leyen hanno tenuto una dichiarazione congiunta. La presidente della Commissione europea ha commentato: “Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida, ha un’amministrazione funzionante. Vediamo un Paese ad alta digitalizzazione. È un Paese che ha già accordi commerciali e di associazione. Ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e in campo amministrazione per attrarre gli investitori” e si è detta “impressionata dalla resilienza del popolo ucraino”. Zelensky ha invece sottolineato come questo sia “momento decisivo non solo per l’Ucraina ma per tutto il continente europeo” perché “la Russia vuole dividere e indebolire l’Ue. L’Europa è il suo obiettivo”. Il presidente ucraino ha detto che Kiev “attende un responso positivo” da parte dell’Ue sulla candidatura ucraina. “Attendiamo questo supporto al vertice europeo che si preannuncia storico”.
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15:14
Von der Leyen: “Presto nostra valutazione su candidatura Kiev”
L’aggiornamento sul tema della candidatura dell’Ucraina che verrà fatto negli incontri di oggi “contribuirà alla nostra valutazione, che arriverà presto”, ha aggiunto von der Leyen, che ha precisato: “Una chiave sarà legare gli investimenti in Ucraina alle riforme che Kiev è chiamata a fare per puntare alla membership europea”. Venerdì, a quanto apprende l’Ansa, è previsto il parere della Commissione europea sulla concessione dello status di candidato Ue all’Ucraina: lunedì ci sarà una prima riunione dei commissari europei sul dossier, poi venerdì il collegio dei commissari – eccezionalmente fissato alla fine della settimana lavorativa – deciderà se dare luce verde alla candidatura di Kiev.
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15:12
Arrivata von der Leyen a Kiev
È arrivata oggi a Kiev la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, senza preannunciare la sua missione per motivi di sicurezza: “Torno qui per incontrare il presidente Zelensky e il premier Denys Shmyhal. Faremo il punto sul lavoro che sarà necessario fare assieme per la ricostruzione” dell’Ucraina e “sui progressi fatti” dal Paese “nel suo percorso europeo”, ha spiegato parlando con un ristretto gruppo di media internazionali.
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15:11
Zelensky e Biden a confronto
“Volodymyr Zelensky non ha voluto sentire, in molti non hanno voluto sentire” gli avvertimenti americani prima dell’invasione russa dell’Ucraina: “Pensavano stessi esagerando ma sapevo che avevamo le informazioni a sostegno”. A dirlo è il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha spiegato come gli Usa si aspettassero l’attacco del 24 febbraio scorso: “Sapevamo che Putin avrebbe superato la frontiera. Non c’era alcun dubbio, e Zelensky non volle ascoltare, così come molte altre persone. Ne capisco il motivo, ma alla fine (Putin) lo ha fatto”, ha sottolineato il capo della Casa Bianca. Ma da Kiev arriva la risposta di Zelensky, che dice “di aver chiesto ai partner occidentali sanzioni preventive contro la Russia prima che questa invadesse l’Ucraina”. E a sua volta sostiene “di non essere stato ascoltato”. Ad affermarlo è il portavoce presidenziale Sergei Nikiforov, commentando così le parole del presidente Usa.