“Severodonesk isolata, ponti distrutti: l’evacuazione è impossibile”. Avvistato incrociatore russo al largo della Puglia – La diretta

Mosca: "Bene mediazione Vaticano per sedare il conflitto". Kiev: "Nostre truppe circondate in città". Zelensky: "La Russia schiera soldati poco addestrati". Il ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov: "Manteniamo un dialogo aperto con leadership vaticana"

Aggiornato: 10:46

  • 13:16

    Incrociatore russo al largo della Puglia

    L’account twitter @TheShipYard2 ha pubblicato una mappa aggiornata con le posizioni delle principali unità navali russe: si vedono, al largo della Puglia, l’incrociatore russo Varyag (011) e l’Udaloy I classe DDGH – Admiral Tributs (564). Il primo appartiene alla stessa classe del Moskva. Italmiradar.com segnala che nelle scorse ore hanno effettuato un’insolita deviazione nel Mar Ionio. Varyag è stato segnalato a circa 150 miglia dal golfo di Taranto, in acque internazionali. Si è poi allontanato ed al momento, a quanto si apprende da fonti qualificate, si trova a 300 miglia di distanza dalle coste pugliesi ed è in navigazione verso sud-est, in direzione di Creta. Questo tipo di ‘avvicinamenti’ alle acque territoriali è sempre attentamente monitorato dalla Marina Militare e, più in generale, dai mezzi della Nato. Solo pochi giorni fa il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino, aveva spiegato che al momento ci sono ben 18 navi militari russe nel Mediterraneo, più due sommergibili. Nel 2016 ne era presente soltanto una.  

  • 12:19

    Macron: “Francia entrata in economia di guerra”

    La Francia è “entrata in un’economia di guerra per cui credo, dovremo organizzarci in modo duraturo”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, inaugurando il salone Eurosatory. “Questo significa anche un’economia in cui dovremo andare più veloci, riflettere in modo diverso”, ha avvertito, aggiungendo che questo cambio di passo servirà anche a “poter ricostituire più rapidamente ciò che è indispensabile per le nostre forze armate, per i nostri alleati, per tutti coloro che vogliamo aiutare”. Un’economia, ha precisato Macron, “in cui non possiamo più vivere al ritmo, e direi con la stessa grammatica di com’era fino ad un anno fa. E’ cambiato tutto. E questo cambiamento non sono solo gli Stati a subirne le conseguenze ma tutti gli attori della filiera”. 

  • 12:15

    Kiev: “Fine guerra? Serve parità di armi pesanti”

    Per porre fine alla guerra l’Ucraina ha bisogno di parità di armi pesanti con la Russia. Lo ha dichiarato su Twitter il consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino Mykhailo Podolyak, indicando il tipo di armamenti necessari. E ha aggiunto che la decisione sul numero di armi che l’Occidente invierà è attesa per mercoledì, quando i ministri della Difesa di tutto il mondo si incontreranno presso la sede della Nato a Bruxelles. Nel suo tweet ha indicato quali sono le armi pesanti di cui l’Ucraina ha bisogno per combattere in parità con la Russia: 1.000 obici da 155 millimetri, 300 lanciarazzi multipli Mlrs, 500 carri armati, 2.000 veicoli corazzati, 1.000 droni. 

  • 11:53

    “Uccisi 288 bambini da inizio invasione”

    Sono 288 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, oltre 527 sono stati feriti, secondo l’ufficio del procuratore generale di Kiev citato da Ukrinform. Ieri un bambino di 6 anni è morto durante un attacco di artiglieria russo a Lysychansk, nella regione di Lugansk. L’11 giugno, una dodicenne è stata ferita negli attacchi missilistici russi su Chortkiv, a Ternopil. Nel frattempo, un totale di 17 bambini sono stati feriti nei bombardamenti sulla regione di Kharkiv; due bambini, di 7 e 15 anni, sono rimasti feriti nel bombardamento russo di Lebiazhe, nel distretto di Chuhuiv, il 14 maggio.
    Due giorni fa il report del procuratore ucraino ha reso noto che a Mariupol nei bombardamenrti russi di maggio sono rimasti uccisi 24 bambini, indicando che i numeri non sono definitivi. 

  • 11:29

    Berlino non conferma visita Scholz a Kiev

    Il governo di Berlino non conferma la visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev questa settimana, insieme al premier italiano Mario Draghi e al presidente francese Emmanuel Macron. La missione di Scholz era stata annunciata ieri dalla Bild am Sonntag, che aveva parlato di una visita dei tre leader prima del vertice del G7 a fine giugno. La rivista online Focus aveva parlato di giovedì 16 giugno come possibile data del viaggio.  

  • 11:26

    Mosca: “67 arresti con tecnologia riconoscimento facciale”

    Nella Russia sempre più autoritaria dopo l’avvio della guerra in Ucraina, si ricorre anche a sistemi di riconoscimento facciale per intimidire gli oppositori. Almeno 67 persone sono state arrestate a Mosca in occasione della festa del Giorno della Russia, scrive oggi Moscow Times, precisando che la maggior parte degli arrestati di ieri sono stati individuati nella metropolitana grazie a tecnologie di riconoscimento facciale.  

  • 10:55

    Sindaco Kiev: “Putin deve andarsene o sparire”

    “Putin ha distrutto la vita di milioni di persone. Lui ha iniziato una guerra e lui può concluderla. Ci sono molte speculazioni, sul fatto ad esempio che Putin abbia iniziato la guerra perché sarebbe malato, e non avrebbe più molto da vivere. Ma io non ho informazioni su questo”. Lo dice il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in un’intervista alla Bild, rilasciata insieme al fratello. “Milioni di persone, la cui vita è stata distrutta da Putin, hanno un enorme auspicio: Putin se ne deve andare o sparire. Oppure il buon Dio deve richiamarlo a sé”, ha aggiunto  

  • 10:54

    Klitschko: “Guerra busserà alle porte dell’Europa”

    “La guerra distrugge la vita. E questa guerra busserà anche alla porta degli europei e dei tedeschi. Questo non va sottovalutato”. Lo ha detto Vladimir Klitschko, fratello del sindaco di Kiev, Vitali, in un’intervista alla Bild. “Il conflitto dura già da tre mesi, e durerà ancora più a lungo. E saranno distrutte ancora più vite ed edifici”, ha concluso 

  • 10:50

    Kiev: “Ad Azot circa 550 persone con 40 bambini”

    I russi controllano il 70% di Severodonetsk e l’evacuazione di massa e il trasporto di articoli in gomma a causa dei bombardamenti sono impossibili. Lo ha annunciato su Facebook il capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk Sergei Gaidai, come riferisce Ukrinform. “I russi controllano totalmente la maggior parte di Severodonetsk. I combattimenti sono così feroci che la lotta può durare un giorno, nemmeno per la strada, ma solo per un grattacielo. Azot ha circa 500 residenti, 40 dei quali sono bambini. La zona industriale è pesantemente bombardata da artiglieria nemica di grosso calibro”, ha scritto Gaidai. Gaidai ha aggiunto che le persone rifugiate nell’Azot non sono così forti come quelli dell’Azovstal di Mariupol, quindi “le autorità e i militari stanno cercando di effettuare un’evacuazione organizzata con garanzie di sicurezza” 

  • 10:25

    Cremlino: “Molti reporter occidentali impazziti”

    Il Cremlino mette in dubbio la sanità mentale di molti giornalisti occidentali: “Sono semplicemente impazziti”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista con la Tass. “La sanità mentale di molti importanti giornalisti occidentali sta al momento sollevando quesiti, almeno per noi, e non li chiameremmo propriamente giornalisti e imparziali, perché sono semplicemente impazziti”, ha detto Peskov.