Crisi, la diretta – Sull’intervento di Draghi sarà posta la fiducia: accordo Casellati-Fico per partire dal Senato. I governisti spingevano per la Camera
Fallite le spinte di Pd, Italia viva e del capogruppo M5s perché il premier iniziasse a parlare a Montecitorio. I presidenti delle Camera hanno stabilito che il primo voto sarà a Palazzo Madama. Tensioni durante l'assemblea dei 5 stelle. Lega: "Così è una farsa"
Aggiornato: 11:10
I fatti più importanti
- Da Salvini "stima per Draghi"
- Castellone (M5s): "Strappo voluto da Draghi"
- Riuniti i parlamentari della Lega con Matteo Salvini
- Conte chiude l’assemblea M5s: "La maggioranza è con me"
- M5s, terminata l'assemblea dei gruppi di Camera e Senato
- Conte: "La maggioranza ha colto la coerenza della nostra posizione. Ora tocca a Draghi"
- Verso la fine dell'assemblea M5s, Conte: "Confronto costruttivo"
- Grillo tace, ma cambia la foto profilo: il messaggio ai suoi
- Bonafede: "Ognuno di noi sia ambasciatore del buon senso"
- Ue, Borrell: "Mosca festeggia la crisi di Draghi? Non canti vittoria"
- La ministra Dadone: "Seguirò la decisione di Conte"
- Beppe Grillo cambia l'immagine del profilo Whatsapp
- Accordo Casellati-Fico: la fiducia sarà prima in Senato
- Crippa a Conte: "Dall'opposizione la vita non la migliori. Fai solo propaganda"
- Conte all'assemblea M5s: "Draghi prima alla Camera? Crippa non mi ha informato"
- I capigruppo: Draghi faccia comunicazioni alle Camere con voto fiduciario e chiama
- Meloni: "La sinistra fugge dal voto"
- Assemblea parlamentari M5s riprende alle 14
- Fontana (Lega): "Parlamento delegittimato, si torni al voto"
- Appello delle associazioni a Draghi: "Scongiurare la crisi"
- Renzi: "Draghi bis solo se Draghi vuole farlo"
- Di Stasio (Ipf): "Tanti per Draghi nel M5s"
- Castellone (M5s): "Da Draghi aperture ma servono risposte concrete"
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15:39
Italia viva: “Speriamo che il Pd si accorga della scarsa affidabilità del M5s”
“Il campo largo non è mai esistito, se non nei disegni del Nazareno. Per noi quel campo è sempre stato più che altro minato e i fatti lo confermano. Le mine erano tutte sotto i piedi del Pd. Del resto lo avevamo detto che non avremmo mai stretto alleanze con i grillini”. – Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato ai giornalisti fuori dalla Camera. “Noi di Conte ci siamo sempre fidati poco, ora spero sia il Pd, che ha condizionato addirittura il suo sostegno a Draghi solo in caso di presenza del M5s, ad accorgersi della scarsa affidabilità dei grillini, ha aggiunto.
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15:29
Conte all’assemblea M5s: “Draghi prima alla Camera? Crippa non mi ha informato”
Secondo quanto apprende l’Adnkronos, nel corso dell’assemblea congiunta M5s, a richiesta rivolta dai parlamentari al capogruppo Davide Crippa di spiegare perché durante la capigruppo alla Camera si è tentato di invertire l’ordine tradizionale facendo partire le comunicazioni del premier Mario Draghi prima da Montecitorio, il leader pentastellato Giuseppe Conte ha chiesto di intervenire anche lui: “Non sono stato informato”, ha detto l’ex presidente del Consiglio.
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14:57
I capigruppo Lega: “Siamo alla farsa”
“Siamo alla farsa. Ora Pd e M5S chiedono a Draghi di comunicare prima alla Camera e poi al Senato solamente perché Conte è più debole alla Camera. Giochini vergognosi che vanno contro la prassi che vuole che le comunicazioni del Presidente del Consiglio siano fatte nella camera di prima fiducia o dove si è generata la crisi. In entrambi i casi, quindi, al Senato. Gli italiani meritano rispetto, serietà e certezze”. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
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14:20
Ricci (Pd) a Meloni: “I sindaci ragionano con la loro testa”
“#Draghibis continuano le adesioni traversali dei sindaci. Con questo ritmo per mercoledì supereranno le 2 mila adesioni. Cara Giorgia Meloni i sindaci italiani ragionano con la loro testa nell’interesse del Paese. Non prendono ordini da nessuno. Quelli erano i Podestà”. Così il sindaco di Pesato e coordinatore dei sindaci Pd, Matteo Ricci, su twitter.
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12:58
I capigruppo: Draghi faccia comunicazioni alle Camere con voto fiduciario e chiama
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, renderà comunicazioni alle Camere con voto fiduciario con chiama. È quanto emerso dalla Conferenza dei capigruppo della Camera, che tornerà a riunirsi domani, alle 16.30, per stabilire tempi e modalità del dibattito, alla luce delle decisioni che verrano prese Senato. Draghi infatti dovrebbe riferire inizialmente a Palazzo Madama, secondo la prassi in base alla quale le comunicazioni vengono rese nel ramo del Parlamento dove il governo ha ottenuto la prima volta la fiducia e dove si sono manifestate le condizioni che hanno portato all’apertura della crisi. Successivamente il premier depositerà il testo del discorso alla Camera.
La scelta definitiva dell’Assemblea dove inizierà il dibattito arriverà dopo una consultazione tra i presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, visto che durante la capigruppo M5s e Pd, trovando la contrarietà del centrodestra, hanno chiesto che Draghi si recasse in primo luogo a Montecitorio, dove si sarebbero manifestati i primi segnali di crisi per la decisione del Movimento 5 stelle di non partecipare alla votazione finale sul Dl Aiuti.
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11:30
Meloni: “La sinistra fugge dal voto”
“Appelli, ripensamenti, suppliche e giravolte: per paura di esser sconfitta, la sinistra è disposta a tutto pur di scongiurare il ritorno al voto. Possono fuggire quanto vogliono, arriverà presto il giorno in cui dovranno fare i conti col giudizio degli italiani”. Così su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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11:15
Sindaco di Palermo (centrodestra) aderisce ad appello pro Draghi
“Credo che i sindaci si preoccupino di garantire la continuità dell’azione di governo che in questo momento è auspicabile, in particolare per Palermo, impegnata (su questioni legate al bilancio comunale) nel confronto con lo Stato, che dovrebbe trovare soluzioni in tempi rapidi. La proposta di sottoscrizione della lettera mi è arrivata in zona cesarini e parte dalla politica dell’Anci, le cui dinamiche al momento non conosco essendomi insediato da poco tempo”. Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, eletto dalla coalizione di centrodestra. “Ne comprendo comunque lo spirito – aggiunge Lagalla – e condivido la riflessione politica fatta in modo chiaro da Forza Italia e Lega sull’inaffidabilità del M5s”. Lagalla conclude: “È altrettanto vero il ragionamento secondo cui il governo debba essere nel pieno dei suoi poteri perché le elezioni anticipate farebbero slittare provvedimenti e adempimenti, a cominciare da quelli che riguardano la città di Palermo”
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10:57
Assemblea parlamentari M5s riprende alle 14
Riprenderà alle ore 14 l’assemblea congiunta dei gruppi M5S con Giuseppe Conte. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari stellate. La riunione potrebbe svolgersi sempre da remoto via Zoom ma non è escluso che l’incontro possa avvenire anche in presenza, presso l’Aula dei gruppi parlamentari.
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10:54
Fontana (Lega): “Parlamento delegittimato, si torni al voto”
“Basta con l’indegno teatrino di 5Stelle e PD che, come spiegato giovedì dal Presidente Mario Draghi, ha fatto venir meno ‘il patto di fiducia‘ su cui era nato questo governo. Il Parlamento è ormai completamente delegittimato: basarsi su transfughi e maggioranze ballerine non garantisce stabilità ed è in contrasto con quanto desiderato esplicitamente dal premier che non vuole cambiare in corsa le forze che lo sostengono. A questo punto, diamo agli italiani la possibilità di scegliere un nuovo Parlamento che finalmente, e per cinque anni, si occupi di lavoro, sicurezza e salute degli Italiani, altro che droga libera, Ius Soli o Ddl Zan”. Così il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana.
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10:25
Appello delle associazioni a Draghi: “Scongiurare la crisi”
Il mondo dell’associazionismo lancia un “appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di Governo”. Esprimendo “profonda e sincera preoccupazione”, sottolineano che “la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società non abbiano bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse”. Il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità, ed è aperto ad altre sottoscrizioni.