Elezioni, la diretta – M5s, nessuna deroga al tetto dei due mandati. Conte: “Dimostriamo che per fare politica non serve una poltrona”
Dopo la comunicazione ai vertici, l'ex premier annuncia il mantenimento della regola con un post su Facebook. Calenda presenta le adesioni ad Azione delle ministre Carfagna e Gelmini: "Entreranno nella segreteria". Renzi: "Patto col Pd? Se è sui contenuti possiamo parlarne"
Aggiornato: 22:36
I fatti più importanti
- Meloni agli alleati: "Non si facciano promesse impossibili"
- La telefonata di Conte ai big esclusi: "Grillo è stato irremovibile"
- Conte: "Ci hanno spinti fuori dal palazzo, gli onesti hanno bisogno di noi"
- Conte: "Patrimonio competenze eletti non sarà disperso"
- Conte: "Per fare politica non serve necessariamente una poltrona"
- L'annuncio di Conte: "Chi ha già svolto due mandati non sarà candidato. La regola non cambia"
- Gelmini: "Ho lasciato Forza Italia per rispetto di Draghi e di me stessa"
- Salvini: "Per la sinistra c'è Putin dietro ogni cosa, hanno paura di perdere"
- Chiara Appendino verso la candidatura per il M5s
- Adn: "Fonti M5s, no deroga ai due mandati"
- Conte: "Su doppio mandato valuterete coerenza"
- Renzi: "Pd su posizioni diverse? Non possiamo strapparci vesti"
- Conte: "Draghi voleva andare via"
- Calenda dà il benvenuto a Mara Carfagna
- Conte: "Pd? Non facciamo ammucchiate"
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11:45
Adn: “Fonti M5s, no deroga ai due mandati”
A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti, non ci sarà nessuna deroga alla regola del tetto dei due mandati. La decisione, a quanto si apprende, è stata già comunicata dal leader del movimento Giuseppe Conte ai ‘veterani’ del M5S. Saltano, dunque, nomi storici del Movimento. Tra questi, Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, artefice dell’approdo di Conte nel M5S. La notizia verrà ufficializzata con una nota che sarà diramata nelle prossime ore. Questa mattina, intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5, Conte aveva annunciato la decisione in giornata, su questa, aveva rimarcato, “valuteremo il grado di coerenza del M5S”.
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10:13
Borghi, “Salvini ha ambigua cooperazione con Russia”
“Salvini e la Lega hanno in piedi un’ambigua cooperazione politica con i vertici di un Paese straniero, che non fa parte del nostro sistema di alleanze e di difesa ed è responsabile di un attacco bellico contro uno Stato sovrano, le cui conseguenze stanno producendo danni economici e geopolitici anche all’Italia”. Così nelle interviste a “La Stampa” e a “La Repubblica”, Enrico Borghi, membro del Copasir e responsabile sicurezza del Pd sul caso Russia.
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10:08
Mulè: “Chi lascia FI ne risponde agli elettori”
“I ministri che hanno deciso di lasciare Forza Italia hanno portato avanti importanti battaglie su questioni rispetto alle quali la sinistra che oggi li accoglie la pensa in modo opposto. Cito su tutti la posizione ferma di Mariastella Gelmini contro la liberalizzazione della droga e quella di Mara Carfagna sull’utero in affitto. Sull’addio c’è poco da dire, ognuno prende la sua strada e ne risponde alla sua coscienza e agli italiani. Storicamente chi molla Forza Italia è stato punito dagli elettori che ne riconoscono l’incoerenza. I valori di Forza Italia sono quelli che decliniamo ogni giorno nella nostra attività e sono quelli dell’atlantismo, dell’europeismo e del liberalismo”. Così il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, questa mattina ad Agorà su Rai3.
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09:48
Conte: “Su doppio mandato valuterete coerenza”
“A fine giornata valuteremo il grado di coerenza del Movimento 5 stelle“. Lo ha detto in diretta su Rtl il presidente di M5s, Giuseppe Conte, anticipando che nel corso della giornata verrà ufficialmente sciolto il nodo sulla questione del doppio mandato.
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09:45
Confindustria, sabato riunione straordinaria
Il presidente Carlo Bonomi ha convocato per domani – apprende l’ANSA – una riunione straordinaria del Consiglio Generale di Confindustria per un confronto interno su crisi di Governo e congiuntura economica. Potrebbe essere anche l’occasione per rompere un silenzio che non è passato inosservato: ancora nessun commento infatti è arrivato dai vertici degli industriali dal giorno della crisi di Governo. In Consiglio Generale, organo di indirizzo politico e di raccordo tra vertice e base associativa, sono rappresentate tutte le diverse articolazioni del sistema Confindustria: territori, settori, Piccola Industria, Giovani Imprenditori.
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09:41
Bonomi: “Irresponsabile mandare a casa Draghi”
“L’irresponsabilità dei partiti quel giorno ha toccato l’apice”. Lo afferma il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un’intervista al Corriere della Sera di oggi riferendosi al 20 luglio e alla fine del governo Draghi. Il giudizio del numero uno di Confindustria sul governo Draghi è “ottimo nella svolta col generale Figliolo alla campagna vaccinale e nella riscrittura della parte del Pnrr sulle riforme”. Ancora, “di grande incisività sulle sanzioni europee contro la Russia”. “I guai – afferma Bonomi – sono cominciati dalla scorsa legge di Bilancio. Alcuni approvavano le misure in Cdm e poi, in Parlamento, venivano presentati centinaia di emendamenti”.
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09:35
Renzi: “Pd su posizioni diverse? Non possiamo strapparci vesti”
“A sinistra ci sono due alternative: la prima è evocare il pericolo fascista, non è vero. Io sono contro Meloni e Salvini ma non possiamo combatterli così. L’altra strada è: se il Pd vuole fare un’alleanza seria sui contenuti parliamone. Ma se va avanti su posizioni diverse non possiamo strapparci le vesti“. Lo dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in diretta a 24 Mattino, su Radio24.
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09:31
Conte: “Draghi voleva andare via”
“Noi non abbiamo voluto la crisi ma posto dei temi concreti sui bisogni più urgenti dei cittadini. La crisi economica è drammatica e chiedevamo interventi incisivi, non abbiamo avuto risposte e siamo rimasti anche sorpresi e increduli dall’atteggiamento del premier. Draghi ha dimostrato la volontà di andar via, rassegnando dimissioni irrevocabili”. Una decisione che “ci ha amareggiato, con un atteggiamento sprezzante” nell’intervento al Senato del presidente del Consiglio, parole “di certo di chi non voleva continuare”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, ai microfoni di Rtl 102.5. A chi gli chiede se il Movimento non abbia responsabilità nella caduta del governo, “in 18 mesi abbiamo dovuto difenderci da tutti gli attacchi, anche da parte della stessa maggioranza, persino Draghi sul superbonus ci ha attaccato molto duramente. Noi 18 mesi al governo li abbiamo impiegati per difendere gli impegni assunti con i cittadini, noi siamo stati e siamo responsabili”.
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09:26
Conte, “Di Maio ha abiurato a principi e valori”
“La coerenza ha un costo alto, noi stiamo pagando anche il prezzo di questa scissione” capitanata da Luigi Di Maio. “Loro hanno abiurato ai principi ai valori del Movimento, ci sta”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, ai microfoni di Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sull’addio del ministro e dei cosiddetti ‘dimaiani.