Rosy Bindi: “Il Pd si sciolga, è accanimento terapeutico”. Governo, incontro Berlusconi-Salvini ad Arcore – la diretta
L'ex presidente dem: "Sbagliato appiattirsi sull'agenda Draghi". Il segretario lancia il congresso: "Servono contenuti, non è un casting. Abbiamo perso ma siamo vivi". Governo, Salvini ai suoi: "Voglio il Viminale, non mi interessano altri posti"
Aggiornato: 20:55
I fatti più importanti
- Meloni: "Governo? Mi sto occupando di bollette, è la priorità"
- Incontro Salvini-Berlusconi: "Comunità d’intenti con Meloni"
- Meloni: "Non è tempo di divisioni ma di responsabilità"
- Salvini ai suoi: "Voglio il Viminale, non mi interessano altri posti"
- Salvini: "Sul governo troveremo la quadra in un quarto d'ora"
- Letta: "Al congresso tutto in discussione, anche nome e simbolo"
- Letta: "Rimettere tutto in discussione prima che sia tardi"
- Letta: "Servono contenuti, il Congresso non sia un casting"
- Letta: "Congresso in quattro fasi: chiamata, nodi, confronto e primarie"
- Letta: "Nonostante gli attacchi siamo il secondo partito"
- Letta: "Abbiamo perso ma siamo vivi. Le basi per ripartire ci sono"
- Salvini: "Sento tutti i giorni Giorgia e Silvio, il clima è ottimo"
- Calderoli: "Al governo recupereremo voti"
- Tajani: "Salvini faccia quello che vuole, decide il premier"
- Bindi: "Il Pd non doveva appiattirsi su Draghi"
- Rosy Bindi: "Il Pd deve sciogliersi, il congresso è accanimento terapeutico"
- Bonino: "Calenda ha fatto vincere la destra"
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12:06
Letta: “Abbiamo perso ma siamo vivi. Le basi per ripartire ci sono”
“Carissime e carissimi, passati pochi giorni dal voto che ha sconvolto gli equilibri politici italiani ed europei sento la necessità di rivolgermi a ciascuno di voi per ringraziarvi dello straordinario impegno profuso in questa durissima campagna elettorale”. Si legge nella lettera di Enrico Letta agli iscritti e alle iscritte al Congresso costituente del nuovo Pd “Apertura, opposizione, nuova vita”. “Abbiamo perso. Ne usciamo con un risultato insufficiente, ma ne usciamo vivi. E sulle nostre spalle c’è oggi la responsabilità di organizzare un’opposizione seria alla destra. Abbiamo il tempo e abbiamo la forza morale, intellettuale e politica per rimetterci in piedi. Le basi per ripartire ci sono”, sottolinea il segretario.
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11:32
Salvini: “Sento tutti i giorni Giorgia e Silvio, il clima è ottimo”
“Sento o vedo tutti i giorni gli amici Giorgia e Silvio: il clima è ottimo, abbiamo la determinazione necessaria per affrontare le emergenze del Paese a partire dal caro bollette. La sinistra e i suoi giornali si rassegnino: il centrodestra ha vinto le elezioni e in tempi velocissimi nascerà un esecutivo all’altezza delle aspettative degli elettori che porterà anni di buon governo. La Lega ha le idee chiare su cosa fare e sulla futura squadra, donne e uomini che daranno il massimo”. Lo dichiara il leader della Lega Matteo Salvini.
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11:31
Calderoli: “Al governo recupereremo voti”
“Sono convinto che con il nostro lavoro al governo recupereremo, faremo qualcosa per questo paese e dimostreremo a tutti la centralità della Lega”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Che concorda con il suo segretario, Matteo Salvini, sul fatto che il Carroccio abbia pagato il sostegno al governo: “In tutta la campagna elettorale la domanda che mi veniva fatta era sempre la stessa: ma come fate a stare lì con Lamorgese e Di Maio? Con Speranza che, lo dico da sì vax convinto, ci avrebbe chiusi in casa per tutta la vita? Noi abbiamo pagato il biglietto d’ingresso e pagato anche all’uscita. Doppia randellata”. Rispetto alla possibilità che il leader della Lega possa tornare al Viminale, “per scegliere, bisogna vedere che cosa hanno fatto i possibili candidati. Quale si sposa di più con il profilo del centrodestra? Chi ha più contrastato l’immigrazione illegale e più si è impegnato per la sicurezza? Chi ha più difeso le forze dell’ordine? Per me, ma non credo solo per me, il nome è soltanto uno: quello di Matteo Salvini”, dice.
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11:27
Calenda: “Il Pd com’è oggi non ha senso di esistere”
“Il Pd penso che debba riflettere, anche se sono 15 anni che riflette su cosa debba essere. Credo tornerà nelle braccia dei 5 stelle ma il Pd, così com’è oggi, non ha più senso di esistere: metà di loro guarda a noi, al riformismo; l’altra metà guarda ai 5 stelle. Questa cosa va chiarita una volta per tutte. Io credo che in Italia ci debbano essere tre poli tra cui scegliere: uno di sinistra populista con Pd, Fratoianni e M5s; un altro di centrodestra e uno fatto da noi, con le persone che arriveranno e con i voti che sapremo conquistare”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di Mattino cinque su Canale 5.
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11:21
Tajani: “Salvini faccia quello che vuole, decide il premier”
“La sinistra cerca di seminare zizzania sulle nomine dei ministri. Dicono che il governo durerà poco? È una previsione un po’ iettatoria, all’Italia interessa la stabilità. Qualche iettatore c’è sempre. Hanno perso le elezioni e ovviamente cercano di screditare chi ha vinto. Salvini? Per quanto ci riguarda Salvini può fare quello che preferisce, poi deciderà il futuro presidente del Consiglio”. Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite a The Breakfast Club su Radio Capital.
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11:19
Bindi: “Il Pd non doveva appiattirsi su Draghi”
“Quando Letta divenne segretario, mi permisi di dargli un consiglio: il Pd sostenga con lealtà il governo Draghi, ma non si dica al Paese che questo è il nostro governo. Il Pd non doveva identificarsi con l’agenda Draghi, ammesso che sia mai esistita, perché si trattava di un governo di larghe intese. Bisognava garantire lealtà, sì, ma guardando al futuro. Come sulla guerra: non doveva esserci nessun dubbio da che parte stare, ma come starci forse sì, per esempio rivendicando l’autonomia dell’Europa nell’Alleanza atlantica. Se ti appiattisci sul governo Draghi, è naturale che non puoi fare alleanze con chi lo fa cadere”. Lo ha detto Rosy Bindi nell’intervista di stamattina alla Stampa.
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11:07
Tajani: “Io agli Esteri? Posso fare qualsiasi cosa”
“Io ministro degli Esteri? Posso fare qualsiasi cosa, ho fatto tutto nella vita, farò quello che è utile, nell’interesse del Paese. E con la Meloni volutamente non ho fatto nomi, i nomi li farà Berlusconi alla fine. Di sicuro questo governo non cambierà politica estera, resteranno strategiche le relazioni con Washington, Bruxelles e la Nato”. Lo afferma in un’intervista al Corriere Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e vicepresidente del Ppe.