Ucraina, la diretta – Mosca: “Nucleare possibile secondo la nostra dottrina”. E ammette: “Kiev oltre le nostre linee di difesa nel Kherson”
Il portavoce del Cremlino liquida così le dichiarazioni del leader ceceno e torna sull'eventuale uso dell'atomica. A Zaporizhzhia iniziata la mobilitazione forzata. L’Italia all’ambasciatore russo: voto annessioni è farsa
Aggiornato: 15:57
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13:54
Duma ratifica le annessioni
La Camera bassa dal Parlamento russo, la Duma, ha ratificato i trattati di annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine in cui si sono tenuti i referendum orchestrati dal Cremlino e non riconosciuti dalla comunità internazionale. Si tratta delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. La ratifica da parte della Camera alta del Parlamento russo è attesa per domani.
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13:52
Praga chiede ai connazionali di lasciare la Russia
“Il ministero degli Esteri ceco chiede ai cittadini della Repubblica ceca di lasciare il Paese”, si legge in una nota. “In relazione all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia e al possibile peggioramento della situazione di sicurezza nel Paese, soprattutto per i cittadini dei Paesi dell’Unione europea e della Nato, il ministero degli Esteri ceco si dice fortemente contrario ai viaggi nei territori della Federazione russa”, si legge sul sito del ministero degli Esteri di Praga.
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12:57
Kadyrov invia al fronte tre figli minorenni
Il Presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov ha annunciato di aver inviato al fronte in Ucraina i suoi tre figli maschi minorenni. Akhmat, 14 anni, Eli, 15, e Adam, 16, “sono pronti a mostrare le loro capacità nel territorio dell’operazione militare speciale”, ha scritto. “Non sto scherzando. E’ arrivato il momento che dimostrino quanto valgono in battaglia. Sostengo la loro ambizione”, ha aggiunto dopo l’annuncio, il mese scorso, della mobilitazione parziale da parte del Presidente Putin.
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12:38
L’Italia all’ambasciatore russo: “Referendum farsa”
“Un messaggio inequivocabile. Ferma condanna dell’Italia per i referendum farsa, consultazioni condotte dalla Federazione Russia in modo illegale in violazione di ogni norma internazionale”. Lo ha detto il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi in un punto stampa dopo il colloquio con l’ambasciatore russo Serghey Razov. “L’Italia non riconosce e non ne riconoscerà l’esito” e, ha aggiunto, “sarà pienamente allineata con i paesi partner nel valutare ulteriori misure restrittive contro le azioni illegali della Russia come pacifico strumento di pressione per porre fine a questa guerra di aggressione”.
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12:29
Petraeus: “Nucleare? Elimineremo forze russe in Ucraina”
Gli Stati Uniti, insieme agli alleati della Nato, “eliminerebbero” le forze russe in Ucraina se il presidente russo Vladimir Putin decidesse di usare armi nucleari in Ucraina. Ad affermarlo intervenendo ad Abc è il generale in pensione ed ex capo della Cia, David Petraeus. Per Petraeus le potenze occidentali devono prendere sul serio le minacce alle armi nucleari della Russia. “Solo per darvi un’ipotesi” nel caso “penso che risponderemmo eliminando ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero”, ha spiegato Petraeus. Un attacco nucleare “non potrebbe rimanere senza risposta. Ma non deve essere per forza una risposta maggiore: non è nucleare per il nucleare. Non si vuole, di nuovo, entrare in un’escalation nucleare ma devi dimostrare che questo non può essere accettato in alcun modo”.
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11:57
Cremlino: “Kadyrov su uso nucleare? Emotivo”
Il Cremlino liquida come “emotiva” la richiesta del leader ceceno Kadyrov di usare armi nucleari a bassa potenza. Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
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11:55
Mosca: “Nucleare possibile secondo la nostra dottrina”
“L’uso delle armi nucleari da parte della Russia è possibile solo in accordo con la sua dottrina” sulla deterrenza. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.
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11:51
“A Melitopol mobilitazione forzata”
Le forze russe hanno iniziato la mobilitazione forzata della popolazione locale nel distretto occupato di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia (sud), appena annessa alla Russia dopo i referendum farsa: lo ha reso noto oggi il sindaco della città, Ivan Fedorov, secondo quanto riporta Unian. “Gli uomini hanno appena iniziato a essere presi per le strade. Abbiamo avuto un gran numero di casi durante il fine settimana in cui (i russi, ndr) si avvicinano semplicemente a uomini di età diverse, con diversa forma fisica e chiedono loro di andare all’ufficio del comandante per essere registrati”.
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11:44
Kiev: “Lyman fattore chiave per la riconquista”
Il controllo della città di Lyman da parte delle forze di Kiev potrebbe rivelarsi un “fattore chiave” per aiutare l’Ucraina a recuperare il territorio perduto nella vicina regione di Lugansk: lo ha detto il governatore del Lugansk, Serhiy Gaidai, secondo quanto riporta il Guardian. La riconquista di Lyman, ha sottolineato Gaidai, rappresenta la più grande perdita sul campo subita dalla Russia dopo la fulminea controffensiva ucraina nella regione nord-orientale di Kharkiv il mese scorso. Le forze russe, ha ricordato il governatore, avevano catturato Lyman a maggio e la usavano come centro logistico e di trasporto per le operazioni nel nord della regione di Donetsk. Secondo il ministero della Difesa britannico l’importanza strategica di Lyman è dovuta alla sua posizione di comando su un ponte stradale sul fiume Siverskyi Donets, dietro il quale la Russia sta cercando di consolidare le proprie difese.