Governo, diretta – La ministra francese apre un caso: “Vigileremo sull’Italia”. Salvini: “Chiederò per la Lega il ministero della natalità”

Aggiornato: 16:55

  • 17:33

    Governo, Draghi: “In Europa curiosità, non preoccupazione”

    “Quando c’è un cambio di governo c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”. Lo ha detto il premier Mario Draghi a Praga, alla riunione dei capi di Stato e di governo della Comunità politica europea, rispondendo alla domanda se dai partner europei siano state espresse riserve sul futuro governo.

  • 17:28

    Governo, Tajani: “Servono più politici possibile”

    Nel nuovo governo”serve il maggior numero possibile di politici. Se poi ci sono degli incarichi che può assolvere bene un tecnico, nessun problema. E poi i tecnici sono sempre tecnici di area”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite a Oggi è un altro giorno su Rai 1.

  • 17:25

    Governo, Tajani: “Chiediamo pari dignità con la Lega”

    “Se abbiamo dato indicazioni a Meloni sulla squadra di governo? Noi chiediamo pari dignità con la Lega perché abbiamo preso lo stesso numero di voti”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite a Oggi è un altro giorno su Rai 1.

  • 17:22

    Il gabinetto della ministra francese: “Frasi semplificate, non vogliamo dare lezioni”

    “La presentazione in questa intervista della relazione che intendiamo avere con l’Italia semplifica eccessivamente il pensiero del ministro. Come ha detto, la Francia rispetta ovviamente la scelta democratica degli italiani. Il ministro, che è vicino all’Italia, vuole portare avanti il lavoro di cooperazione e desidera dialogare con il futuro esecutivo il prima possibile”. È quanto riferiscono fonti del gabinetto della ministra francese per gli affari europei, Laurence Boone, in merito alla sua intervista a Repubblica (in cui le sono state attribuite le parole “Vigileremo sui diritti e sulle libertà in Italia”) e alla reazione di Giorgia Meloni. “Il ministro non intende dare lezioni a nessuno”, viene aggiunto.

  • 13:08

    Calenda: “Ha ragione Meloni, ministra francese inopportuna”

    “Ha ragione ad arrabbiarsi. Devono farsi i fatti loro”. Così, ospite a L’aria che tira, Carlo Calenda commenta la rabbia di Giorgia Meloni dopo le parole della ministra francese Boone sul nuovo governo italiano (“Vigileremo sul rispetto dei diritti e le libertà”. “Siamo un Paese dell’Unione europea, se c’è una questione attinente allo stato di diritto se ne occupa l’Ue come ha fatto con Polonia e Ungheria, quindi è del tutto inopportuno. Io nelle condizioni di Meloni mi sarei espresso come si è espressa lei”, ha aggiunto Calenda.

  • 12:40

    Lega: “Non ci sono veti su Salvini”

    “Non ci sono veti di alcun tipo su Matteo Salvini, il cui ottimo lavoro ai tempi del Viminale non è in discussione”. Così una nota informale della Lega. 

  • 12:38

    La Lega chiede un ministero per Famiglia e Natalità

    La Lega chiede un ministero per la Famiglia e la natalità. Lo ha annunciato il segretario Matteo Salvini ieri in un incontro con i militanti varesini a Saronno, come conferma all’Ansa il capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo: “Con questo governo si spera di concretizzare i progetti che in Parlamento abbiamo più volte sostenuto, cercando di seguire l’esempio delle politiche del Trentino-Alto Adige, la Regione che ha l’indice di natalità più alto”. La Lega, ha aggiunto Romeo, “gradirebbe molto” ricoprire il ministero per Affari regionali, autonomia e riforme e, assicura, “sarà garanzia di stabilità per il governo e per il Paese”.

  • 12:36

    Salvini ai suoi: “Troppo comodo lasciare dopo la sconfitta”

    “Troppo comodo fare come fanno altri, c’è chi lascia la segreteria dopo la sconfitta elettorale. Io me ne andrò solamente quando riporterò la Lega al 30%”. È il ragionamento, riportato dall’AdnKronos, che Matteo Salvini ha fatto ai suoi nel corso di un’iniziativa del partito a Saronno, nel Varesotto. 

  • 12:31

    Meloni: “Il governo francese smentisca la ministra, inaccettabile minaccia di ingerenza”

    “Leggo su Repubblica che il ministro francese per gli Affari europei, Laurence Boone, avrebbe detto: “Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà” e “saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”. Replicando lo scivolone già fatto qualche giorno fa dal primo ministro francese Élisabeth Borne”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, postando lo screenshot con l’articolo del quotidiano. “Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri, e confido che il governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Unione Europea. L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa”, conclude la leader di Fratelli d’Italia.

  • 12:28

    La ministra francese: “Vigileremo su rispetto diritti e libertà in Italia”

    “Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà”. Lo dice – in un’intervista a Repubblica – Laurence Boone, nuova ministra per gli Affari europei del governo francese, secondo la quale “è importante che il governo Meloni resti nel fronte europeo contro Mosca e in favore delle sanzioni”. “Rispetteremo la scelta democratica degli italiani, afferma. “L’Europa deve rimanere unita, in particolare nell’affrontare la guerra che la Russia ha dichiarato in Ucraina, con le sanzioni che abbiamo adottato. Su questo punto, Meloni ha espresso chiaramente il suo sostegno a ciò che l’Europa sta facendo. Dopodiché è chiaro che abbiamo delle divergenze. Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”.