Ucraina, la diretta – Putin: “Kiev dietro esplosione del ponte, è terrorismo”. Mosca: “Coinvolti anche cittadini russi e stranieri”

Washington chiarisce le parole di Biden che aveva evocato il rischio di una Armageddon nucleare: "Riflettono l’elevata posta in gioco”. Bombe su Zaporizhzhia: 13 morti e oltre 80 feriti, tra cui 10 bambini. L'Unione Europea addestrerà 15mila soldati ucraini in Germania e Polonia

Aggiornato: 16:54

  • In Evidenza
    20:40

    “Kiev dietro l’esplosione sul ponte, coinvolti cittadini stranieri” – LA GIORNATA

    Il ‘camion-bomba’ che ha danneggiato il ponte di Crimea è “un attacco terroristico volto a distruggere le infrastrutture civili critiche della Federazione Russa” e “gli autori ed esecutori sono i servizi speciali dell’Ucraina”. Queste le parole di Putin dopo l’incontro che il leader del Cremlino ha avuto con il capo del comitato investigativo della Federazione Russa, Alexander Bastrykin. Secondo l’uomo scelto per fare chiarezza sull’accaduto ad “aiutare” gli 007 di Kiev nel “preparare l’attacco” ci sono anche “cittadini della Russia e di paesi stranieri“. Conferme decisamente meno parziali arrivano anche dagli Stati Uniti. A puntare sulla pista ucraina infatti è pure il New York Times. Il quotidiano americano, citando come fonte un alto funzionario ucraino, conferma che l’attacco sarebbe stato orchestrato dai servizi segreti ucraini. La stessa tesi che il giornale aveva portato avanti per l’uccisione di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, lo scorso agosto.

    Lunedì Putin terrà una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza mentre il servizio di sicurezza russo fa sapere di aver rilevato un “aumento significativo” del numero di attacchi alle regioni di confine della Federazione Russa da parte dell’Ucraina. Sarebbero oltre 100 nelle regioni di Bryansk, Kursk e Belgorod con “razzi, cannoni di artiglieria, mortai e veicoli aerei senza pilota”. Per quanto riguarda lo spettro di un conflitto nucleare Mosca, pur non nominandolo apertamente, fa sapere che la “linea rossa” è “la fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev” che potrebbe portare gli ucraini a portare la loro azione anche in territorio russo. Intanto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, torna sulle parole di Joe Biden relativa al rischio di un ‘Armageddon’. “Erano riferite al fatto che la posta in gioco è molto alto” ma “non erano basate su informazioni fresche o nuove indicazioni che Putin abbia preso la decisione di usare armi nucleari e, francamente, non abbiamo alcuna indicazione in questo senso”, ha spiegato. Mentre una prima rappresaglia russa dopo l’attacco al ponte di Crimea colpisce Zaporizhzhia. Una raid missilistico con un bilancio di 13 morti, fra cui un bambino, e una novantina di feriti fra i civili. “Hanno distrutto abitazioni private dove le persone dormivano, vivevano e basta, non hanno attaccato nessuno. Il mondo deve vedere la verità”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

    Leggi tutto
  • 20:51

    Mosca: camion bomba sul ponte di Crimea arrivato dall’estero

    Il camion bomba esploso ieri sul ponte di Crimea è giunto passando da Bulgaria, Georgia, Armenia, Ossezia del Nord e dalla regione russa di Krasnodar. Lo ha affermato il presidente del Comitato investigativo russo Alexander Bastrykin, citato da Interfax.

  • 20:40

    “Kiev dietro l’esplosione sul ponte, coinvolti cittadini stranieri” – LA GIORNATA

    Il ‘camion-bomba’ che ha danneggiato il ponte di Crimea è “un attacco terroristico volto a distruggere le infrastrutture civili critiche della Federazione Russa” e “gli autori ed esecutori sono i servizi speciali dell’Ucraina”. Queste le parole di Putin dopo l’incontro che il leader del Cremlino ha avuto con il capo del comitato investigativo della Federazione Russa, Alexander Bastrykin. Secondo l’uomo scelto per fare chiarezza sull’accaduto ad “aiutare” gli 007 di Kiev nel “preparare l’attacco” ci sono anche “cittadini della Russia e di paesi stranieri“. Conferme decisamente meno parziali arrivano anche dagli Stati Uniti. A puntare sulla pista ucraina infatti è pure il New York Times. Il quotidiano americano, citando come fonte un alto funzionario ucraino, conferma che l’attacco sarebbe stato orchestrato dai servizi segreti ucraini. La stessa tesi che il giornale aveva portato avanti per l’uccisione di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, lo scorso agosto.

    Lunedì Putin terrà una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza mentre il servizio di sicurezza russo fa sapere di aver rilevato un “aumento significativo” del numero di attacchi alle regioni di confine della Federazione Russa da parte dell’Ucraina. Sarebbero oltre 100 nelle regioni di Bryansk, Kursk e Belgorod con “razzi, cannoni di artiglieria, mortai e veicoli aerei senza pilota”. Per quanto riguarda lo spettro di un conflitto nucleare Mosca, pur non nominandolo apertamente, fa sapere che la “linea rossa” è “la fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev” che potrebbe portare gli ucraini a portare la loro azione anche in territorio russo. Intanto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, torna sulle parole di Joe Biden relativa al rischio di un ‘Armageddon’. “Erano riferite al fatto che la posta in gioco è molto alto” ma “non erano basate su informazioni fresche o nuove indicazioni che Putin abbia preso la decisione di usare armi nucleari e, francamente, non abbiamo alcuna indicazione in questo senso”, ha spiegato. Mentre una prima rappresaglia russa dopo l’attacco al ponte di Crimea colpisce Zaporizhzhia. Una raid missilistico con un bilancio di 13 morti, fra cui un bambino, e una novantina di feriti fra i civili. “Hanno distrutto abitazioni private dove le persone dormivano, vivevano e basta, non hanno attaccato nessuno. Il mondo deve vedere la verità”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 20:12

    Biden-Scholz: conseguenze gravi per Mosca se usa l’atomica

    Il presidente degli Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in una telefonata avuta oggi, hanno criticato i recenti “gesti minacciosi” sul fronte nucleare da parte di Vladimir Putin, giudicandoli “irresponsabili”, e “sono stati concordi sul fatto che un passo del genere provocherebbe conseguenze straordinariamente gravose per la Russia”. È quello che si legge in una nota diramata dalla cancelleria a Berlino.

  • 19:51

    Mosca: “Cittadini russi e stranieri coinvolti nell’attacco al ponte in Crimea”

    Cittadini russi e stranieri sono coinvolti nell’attacco terroristico sul ponte di Crimea e hanno assistito alla preparazione dell’attacco terroristico”. Lo afferma il presidente del comitato investigativo, Alexander Bastrykin, che ha incontrato in serata il presidente russo Vladimir Putin. 

  • 19:38

    Putin: “Servizi speciali ucraini dietro l’esplosione del ponte, è terrorismo”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che gli autori dell’esplosione del ponte di Crimea sono “i servizi speciali dell’Ucraina”, che hanno commesso “un atto di terrorismo”. Lo riporta Ria Novosti, agenzia di stampa russa.

  • 19:35

    Auto bloccate in coda per lasciare la Crimea dopo l’esplosione del ponte

    Oltre 5 chilometri di coda per lasciare la Crimea, ma nessuna autorizzazione ad abbandonare il paese. Lo riporta Unian che cita i giornali russi. “Oggi, 9 ottobre, si è formata una coda di diverse centinaia di auto davanti al ponte di Crimea. Gli autisti con passeggeri stanno per ore negli ingorghi e aspettano l’opportunità di lasciare il territorio della penisola”, specifica l’agenzia ucraina. Le macchine sul posto, spiega Unian, vengono ispezionate e “dal luogo viene riferito che nessuno è autorizzato a partire”. 

  • 19:19

    Dodik: “Zelensky arrogante, pretende di poter dare lezioni a chiunque”

    “L’arroganza mostrata da Zelensky supera l’importanza del ruolo che lui pensa di avere. Di sicuro lui non è uno al quale chiedere cosa debbano o non debbano fare i Balcani occidentali”, anche se “pretende di poter dare lezioni a chiunque, giudicando chi è sulla strada giusta e chi su quella sbagliata”. Lo ha dichiarato Milorad Dodik, membro serbo uscente della presidenza tripartita bosniaca all’agenzia Srna. Il riferimento è all’appello lanciato ieri da Zelensky all’Unione europea, e in particolare ai Balcani, ad avviare quello che ha definito il “processo di indipendenza dalla Russia” in politica, economia e nel settore energetico. “Politicamente è fuori luogo. Le sue posizioni non ci riguardano, né sono quelle che dovremmo seguire”, ha concluso. 

  • 19:02

    Ripristinata la linea elettrica della centrale nucleare a Zaporizhzhia

    La linea elettrica fuori sede saltata ieri presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata ripristinata. Lo ha annunciato su Twitter il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Grossi. “Il nostro team a Zaporizhzhia conferma che la linea elettrica persa ieri è stata ripristinata e la centrale è stata ricollegata alla rete: un sollievo temporaneo in una situazione ancora insostenibile”. Grossi si augura anche che venga istituita “una zona di protezione”, spiegando che “mi recherò in Ucraina e vedrò Zelensky per stabilire la zona”.

  • 18:55

    Ponte di Crimea, fonti russe: conducente del camion esploso non sapeva della bomba

    Il conducente del camion bomba saltato in aria ieri sul ponte di Crimea non era a conoscenza dell’esplosivo caricato sul suo mezzo. Questa è la versione delle fonti russe dell’indagine, citate su Telegram dall’ex consigliere del presidente Vladimir Putin, Serghei Markov. Secondo la ricostruzione, l’autista ha ricevuto un ordine per il trasporto di merci via internet e l’esplosivo è stato nascosto tra i materiali che gli sono stati consegnati. L’attacco, aggiungono le stesse fonti, era stato inizialmente organizzato per il giorno precedente, il 7 ottobre, in concomitanza con il compleanno di Putin, ma è stato rinviato al giorno dopo per imprevisti organizzativi.