Le trattative su governo e Camere – IL PUNTO
L’accordo arriva in extremis: dopo una giornata di tensioni e incontri, sembra reggere l’intesa che porterà Ignazio La Russa alla presidenza del Senato e un leghista, probabilmente Riccardo Molinari, alla Camera. Il centrodestra arriva all’accordo, che ora dovrà reggere in Aula, non senza difficoltà e colpi bassi. Con la trattativa per la futura squadra di governo che potrebbe regalare altri colpi di scena.
In una vigilia piena di tensioni, la leader di Fdi ha aperto una trattativa serrata e praticamente a oltranza con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che non rinunciano alle loro mire su diversi dicasteri di peso. Con la Lega che rilancia sul Viminale e Forza Italia che rivendica la Giustizia.
Il Senato a La Russa, con Riccardo Molinari per la presidenza di Montecitorio (da eleggere venerdì): questa era l’intesa di massima per la seconda e la terza carica dello Stato che già in mattinata pareva definita. Tutto però è tornato in discussione per via delle frizioni sulle caselle dei ministeri. Non a caso, Matteo Salvini ha convocato il Federale della Lega. Così il braccio di ferro è ripreso.
L’obiettivo dei leghisti è arrivare almeno a quattro ministeri: secondo quanto filtra, non interessano Sanità e Giustizia mentre è prioritario quello per gli Affari regionali e l’Autonomia, per cui si profila un derby veneto tra Lorenzo Fontana e Erika Stefani, favorita.