Ucraina, la diretta – Putin: “Mobilitazione completata. Incontro con Biden? Non necessario. Se inviano esplosivi via mare, pronti a bloccare i corridoi per il grano”

Il presidente russo fa il punto sul conflitto e afferma che "attacchi massicci non sono più necessari al momento". Sul possibile intervento Nato in Ucraina: "Sarebbe una catastrofe globale". Il Financial Times: "Kiev potrebbe riprendersi Kherson la prossima settimana"

Aggiornato: 12:21

  • In Evidenza
    15:29

    Putin: “La mobilitazione parziale terminerà entro due settimane”

    “La mobilitazione parziale finirà presto”, verrà “completata entro due settimane”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa ad Astana. “222mila riservisti sono stati mobilitati su 300mila”, ha precisato Putin, sottolineando che “la qualità della mobilitazione va migliorata” e “tutti i mobilitati devono essere formati”.

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  • 19:19

    Orban: “Sanzioni contro la Russia sono fallite, necessari negoziati”

    “Le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia sono fallite, e quindi è necessario avviare negoziati di pace tra la Federazione Russa e l’Ucraina”. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orbán su Kossuth Rádió, aggiungendo che esiste un “campo di pace” a cui appartiene anche l’Ungheria e dove può essere vista la soluzione all’attuale crisi. “Il Santo Padre è per la pace – ha aggiunto – Kissinger è per la pace. Eravamo in Germania, c’è un filosofo rispettato di nome Habermas, di sinistra, non della nostra comunità politica. Ma dice la stessa cosa. Ci sono americani, repubblicani, uomini d’affari globali. Sento che la voce per un cessate il fuoco e poi per un accordo di pace dopo il cessate il fuoco si sta rafforzando”.

  • 19:17

    Attacco a Belgorod in Russia: a fuoco centrale elettrica

    Nella città russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, c’è stato un nuovo attacco ucraino ed è andata a fuoco una centrale elettrica. “Si sono sentite esplosioni in alcune aree, dopo il bombardamento una sottostazione da 110 kW ha preso fuoco e l’elettricità è venuta meno in una parte della città”, afferma il governatore della regione di Belgorod della Federazione Russa, Vyacheslav Gladkov, come riporta Ukrainska Pravda.

  • 18:36

    Fmi: “Non è vero che la Russia uscirà dalla recessione profonda”

    “No, non è vero che la Russia uscirà dalla recessione. In Russia quest’anno e il prossimo ci sarà crescita negativa, e nel 2023 il Pil sarà inferiore del 10% a quanto ci aspettavamo prima della guerra, dunque siamo in una recessione profonda”. Lo ha detto Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, in risposta a una domanda dell’agenzia Tass che chiedeva se la Russia, elle previsioni del Fmi, uscisse meglio dell’Europa dalla crisi economica indotta dalla guerra. “Lo scenario per l’Europa – ha aggiunto Kammer – vede una crescita inferiore, non una profonda recessione

  • 18:33

    Vitali Klitschko: “Negoziati solo dopo che i russi saranno andati via”

    “Sono dell’idea che questa guerra possa finire al tavolo dei negoziati, ma solo dopo che l’ultimo soldato russo abbia lasciato l’Ucraina: allora, in quel momento, potremmo negoziare”. Lo ha affermato Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, in un messaggio video inviato a SkyTg24 Live in Firenze. Klitschko ha osservato che “i russi hanno detto di voler trovare un compromesso, di portare avanti i negoziati”, ma “non riesco a capire di cosa parlino: negoziati per lasciare ai russi parte dei nostri territori, questo è il compromesso? No, non lo è”. Per il sindaco di Kiev “ora come ora non abbiamo sufficienti garanzie. Dobbiamo difendere la nostra integrità territoriale e la nostra sovranità. Questa è la priorità per la sopravvivenza degli ucraini”.

  • 18:30

    Meduza: “Putin vuole pausa per preparare nuova offensiva nel 2023”

    Mosca starebbe promuovendo l’idea di negoziati con Kiev per arrivare a un cessate il fuoco che possa permettere alle forze armate russe di organizzare una nuova offensiva nel febbraio-marzo 2023. E’ quanto scrive il sito indipendente russo Meduza citando fonti vicine al Cremlino. Il leader russo per attuare questo piano sarebbe pronto anche a ritirare le truppe da “almeno una parte” del territorio occupato della regione di Kherson” mantenendo il controllo sul Donbass ed escludendo da qualsiasi tipo di trattativa la Crimea. Sempre secondo le stesse fonti, il cessate il fuoco temporaneo potrebbe essere negoziato “fra i due eserciti senza il coinvolgimento dei leader”.

  • 18:29

    Nuovo invio armi Usa a Kiev: “Non ci sono sistemi di difesa aerea”

    Nel prossimo pacchetto di armi all’Ucraina che gli Stati Uniti annunceranno nella prossime ore non ci sono “nuove capacità significative o nuovi sistemi di difesa anti-aerea” per respingere gli attacchi missilistici che la Russia ha lanciato nei giorni scorsi contro città e obiettivi civili. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione all’agenzia Reuters. Il pacchetto, da 725 milioni di dollari, conterrà tuttavia “armi e sistemi” per aiutare l’Ucraina nella “controffensiva che ha portato alla riconquista di vaste parte di territorio” da parte delle forze di Kiev.

  • 16:40

    Putin: “L’Ucraina ha smesso di negoziare da quando ci siamo ritirati da Kiev”

    “L’Ucraina ha modificato la sua posizione sui negoziati con la Russia non appena le nostre truppe si sono ritirate da Kiev”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nella conferenza stampa finale del vertice euroasiatico di Astana.
    “Da parte mia, come sapete, quando ho parlato di prendere una decisione sui membri costituenti della Federazione, ho detto che eravamo aperti e siamo sempre stati aperti ai negoziati”, ha detto Putin ai giornalisti, riferisce l’agenzia Tass. “Abbiamo persino raggiunto alcuni accordi a Istanbul e questi accordi sono stati quasi siglati. Non appena le nostre truppe russe si sono ritirate da Kiev, le autorità ucraine hanno immediatamente perso il desiderio di tenere i negoziati e questo è ciò che è successo. Forse ora saranno necessari gli sforzi di mediazione di tutte le parti interessate”, ha proseguito lo zar. Kiev ha continuato a dire che voleva negoziare e ora hanno ufficialmente preso una decisione che vieta di tenere questi negoziati. È quindi possibile parlare in questa situazione?”, ha aggiunto Putin. Sul potenziale ruolo di mediazione di Cina e India nei negoziati con l’Ucraina, Putin ha affermato che i due Paesi hanno sempre parlato della necessità di costruire un dialogo e di risolvere il conflitto in modo pacifico. “Conosciamo la loro posizione. Sono nostri stretti alleati e partner e rispettiamo la loro posizione”, ha detto.

  • 16:17

    Putin: “Improbabile che il Nord Stream 2 entri in funzione”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che è “improbabile” che venga presa la decisione di mettere in funzione la linea funzionante del gasdotto Nord Stream 2. Lo riporta la Tass. “Sebbene una linea sia apparentemente funzionante, la decisione non viene presa ed è improbabile che venga presa. Ma questo non è più affare nostro, questo è affare dei nostri partner”, ha detto Putin secondo la Tass. I gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 sono stati danneggiati in presunti atti di sabotaggio di cui non si sa chi siano i responsabili. Il Nord Stream 2 non è mai entrato in funzione: la Germania lo ha infatti congelato dopo che Mosca ha riconosciuto le autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass, e quindi alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina ordinata da Putin. Gli interessi della Germania “sono considerati da pochi, altrimenti i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 non sarebbero stati fatti saltare”, ha detto Putin. “Anche se non funzionavano, avevano ancora un elemento di affidabilità e potevano essere utilizzati in casi estremi. Ora questa possibilità non c’è. Anche se una linea sembra essere utilizzabile. Tuttavia, non è stata presa alcuna decisione in tal senso ed è improbabile che venga presa. Ma questo non è più affare nostro, è affare dei nostri partner”, ha dichiarato Putin.

  • 16:16

    Ponte Crimea, Putin: “Esplosivo arrivato via mare”

    “Il Servizio di sicurezza federale ha affermato che molto probabilmente questo cosiddetto carico, più esplosivo è stato inviato via mare da Odessa, ma non è stato definitivamente stabilito se sia stato fatto o meno attraverso le navi che trasportano grano. Questo è un domanda alla quale non c’è ancora una risposta”, Lo ha detto l presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa in Kazakistan in merito all’esplosione sul ponte di Cirmea. Lo riporta Ria Novosti.