Ucraina, la diretta – Putin: “Mobilitazione completata. Incontro con Biden? Non necessario. Se inviano esplosivi via mare, pronti a bloccare i corridoi per il grano”

Il presidente russo fa il punto sul conflitto e afferma che "attacchi massicci non sono più necessari al momento". Sul possibile intervento Nato in Ucraina: "Sarebbe una catastrofe globale". Il Financial Times: "Kiev potrebbe riprendersi Kherson la prossima settimana"

Aggiornato: 12:21

  • 10:14

    Intelligence Uk: “Piccoli progressi russi nel Donbass centrale”

    “La Russia continua a portare avanti operazioni offensive nel Donbass centrale e, molto lentamente, sta facendo progressi. Il suo progetto operativo generale è però minato dalla pressione ucraina contro i fianchi settentrionale e meridionale e dalla grave carenza di munizioni e manodopera”. Lo scrive l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. “Le forze guidate dalla compagnia militare privata Wagner Group hanno ottenuto alcuni guadagni localizzati nel Donbass: Wagner probabilmente rimane fortemente coinvolto nei combattimenti di Bakhmut. È probabile che la Russia consideri il sequestro di Bakhmut come preliminare per avanzare nell’area urbana di Kramatorsk-Sloviansk, che è il centro abitato più significativo della regione di Donetsk che appartiene all’Ucraina”, si legge ancora nel report. “Negli ultimi tre giorni, le forze filo-russe hanno compiuto progressi tattici verso il centro della città di Bakhmut. Elementi del 2° Corpo d’armata, la milizia filo-russa della regione di Luhansk, probabilmente sono riuscite ad avanzare nei villaggi di Opytine e Ivangrad a sud della città”, prosegue il rapporto dell’intelligence britannica. “Ci sono stati pochi, se non nessuno, insediamenti sequestrati da forze regolari russe o separatiste dall’inizio di luglio”, aggiunge poi il rapporto. 

  • 10:11

    Attacco missilistico russo su Zaporizhzhia

    I russi hanno lanciato un attacco missilistico sulla cittò di Zaporizhzhia e in uno dei distretti è scoppiato un incendio. Lo riportano i media ucraini, citando Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale che lo ha scritto su Telegram. In città è suonata una sirena a segnalare il raid aereo e si sono udite potenti esplosioni. In uno dei distretti è scoppiato un incendio, sul posto sono al lavoro servizi specializzati. A Zaporizhzhia si stanno ancora sgomberando le macerie dell’edificio civile attaccato lo scorso 9 ottobre. Secondo gli ultimi dati, il bilancio delle vittime dell’attacco è già salito a 12.

  • 10:05

    Eon Musk: “La rete Starlink donata all’Ucraina ha costi insostenibili. Paghi il Pentagono”

    Elon Musk avvisa che non è più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai circa 20 mila terminali satellitari Starlink donati all’Ucraina e in settembre ha avvisato con una lettera il Pentagono che potrebbe mettere fine al servizio se la difesa Usa non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese. Lo riporta la Cnn. L’imprenditore miliardario ha fatto sapere che finora la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari e che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi. “Non siamo nella posizione di donare altri terminali all’Ucraina o di finanziare i terminali esistenti per un indefinito periodo di tempo”, ha scritto al Pentagono il direttore di SpaceX per le vendite governative. In luglio il comandante generale dell’esercito ucraino, il gen.Valerii Zaluzhniy, aveva richiesto a Musk circa altri 8000 terminali Starlink, rivela la Cnn. Terminali che sono una fonte vitale di informazioni per le truppe di Kiev, consentendo loro di combattere e di restare collegate anche quanto i network per i cellulari ed internet sono distrutti nella guerra con i russi. Recentemente però sono circolate notizie, non smentite da Musk, di blackout del servizio e perdite di comunicazione, con conseguenze per la prima linea e per il proseguimento della controffensiva. Nei giorni scorsi Musk aveva lanciato una controversa proposta di pace che prevede la cessione della Crimea e la ripetizione dei referendum nelle regioni orientali sotto l’egida dell’Onu. Proposta accolta positivamente da Mosca ma non dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto al magnate americano da che parte stesse. Musk aveva risposto che sostiene ancora molto Kiev ma teme una escalation.