Caos centrodestra, contatti Fdi-Fi: “Lunedì incontro tra Meloni e Berlusconi”. Ronzulli: “Il mio caso non esiste, uniti al Colle” la diretta
Settimana decisiva per la formazione del nuovo esecutivo: dopo le scintille Meloni-Berlusconi, in serata voci di tregua. La senatrice azzurra: “La coalizione andrà unita al Colle, il mio caso non è mai esistito e comunque non esiste più”.
Aggiornato: 12:21
I fatti più importanti
- Ronzulli: “Centrodestra unito al Colle, il mio caso non esiste”
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- Orlando: "Disegno della destra non è folklore, è pericoloso"
- Giorgia Meloni: "Sarà un percorso a ostacoli, ma non ci arrendiamo"
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- Sisto (Fi): "B. e Meloni? Tra amici mandarsi a quel paese è un must..."
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- Crosetto (Fdi): "Nessuno vuole fare un governo senza Forza Italia"
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10:33
Crosetto (Fdi): “Nessuno vuole fare un governo senza Forza Italia”
“Nessuno vuol fare un governo senza FI o che non sia di centrodestra. Abbiamo visto, per anni, governi tra Lega e M5s, M5s e Pd, Lega-Pd-M5s. Vuole che ora non ne nasca uno di centrodestra? Vorrebbe dire farsi molto male. Non succederà. E neppure che FI vada da sola alle consultazioni“. Guido Crosetto, co-fondatore di FdI, in un’intervista a QN, circoscrive lo scontro: “C’è stato un atto di rottura forte, simbolico, al Senato, ma alla Camera tutto il centrodestra ha votato, compattamente, per Fontana. Dopo la lite, ci sarà la ricomposizione. Meloni non è una che porta rancore. È una donna forte e pragmatica. Il Paese ha tanti problemi. Non si può aspettare”. Crosetto spiega così le parole di Giorgia Meloni: “Lei non voleva dire ‘io non ricatto, tu sì’. Stava spiegando, e a tutti, che è una persona che non ha paura dei suoi interlocutori, né di minacce, ricatti. Se uno la minaccia, lei va avanti per la sua strada. Se una cosa non mi convince, non la faccio”. E il foglietto di Berlusconi non era a favore di telecamere, aggiunge: “Conosco Berlusconi da tanto tempo. Non fa queste cose: erano i suoi appunti, parlava con sé”. “Da parte di Berlusconi c’è stata una richiesta specifica, per la Ronzulli. Meloni – spiega Corsetto – ha ritenuto di scegliere un’altra figura. Potevano cambiare obiettivo e invece si sono infilati in un braccio di ferro, tra minacce, atti, gesti, voti, eccetera. Potevano chiedere compensazioni di altro tipo”. E aggiunge: “Berlusconi dovrebbe scegliere, per il governo, le persone con il metro con cui ha fatto fortuna nelle sue aziende: selezionando i migliori tra tutti”.
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10:29
Barelli (Fi): “Andremo insieme alle consultazioni”
È “certo” che Berlusconi voglia restare in una coalizione a guida Meloni. Lo afferma al Corriere della Sera Paolo Barelli, deputato di Forza Italia e capogruppo alla Camera nella scorsa legislatura, precisando che “ha costruito lui l’alleanza di centrodestra. Si è impegnato perché vincesse. E sul fatto che lei potesse aspirare ad essere premier è sempre stato d’accordo”. Commenta poi che “non mi starei ad aggrappare al foglietto. Ciascuno di noi può avere appunti” e “Berlusconi è una persona a modo. E credo che interessi a tutto il centrodestra superare queste cose e prepararsi alle consultazioni“. Sulle quali Barelli afferma: “Penso di sì. I tre leader decideranno insieme dimostrando coesione e unità”